5. Sembra un sogno

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Non posso dirglielo! Non posso!
Devo scoprire qualcosa in più!

La porta sì aprì e sentì:
"Ciao tesoro! Sono a casa!"
"Vieni in cucina.. Sono qui!" gli risposi.
"Che profumino! Cosa hai preparato di buono?"
"Stufato di maiale!" esclamai.
"Ho una fame! A proposito.. Dopo cena, uscirò con i miei colleghi di lavoro.. Farò tardi!"
"Posso venire anche io?"
"Non ti conviene, ti annoierai!"
"Ok va bene!" esclamai.

Secondo me deve incontrare la ragazza che ho visto nella foto! Devo parlare subito con Gerard! Devo chiedergli se oggi alle dieci era a lavoro!

"Io oggi dormo a casa di mamma che sta molto male.. Ha la febbre e vado a farle compagnia" gli dissi freddamente.
"Va bene tesoro.." rispose e iniziammo a mangiare..
Lo stufato di maiale era una bontà e dopo aver finito, John si cambiò e uscì di casa.. Io, invece, decisi di chiamare Gerard per informarlo che sarei passata a parlargli e chiesi se fosse stata possibile la posizione della sua abitazione..
"Ti mando il mio autista per portarti qui" rispose.
Dopo dieci minuti l'autista arrivò con una limousine nera e, rimanendo senza parole, ci salì... all'interno era tutta tappezzata di pelle rossa con luce che cambiavano colore.. ero meravigliata da tutta questa lussuria.
"Buonasera signora Willis.. La porto dal signor Tomson" mi disse.
"Va bene.. Grazie mille.." risposi.
Percorremmo la strada principale ed entrammo in un cancello tutto placcato in oro.. Si fermò in uno spiazzo con una fontana al centro e tanti fiori colorati che circondavano tutta la casa..
Scesi dalla macchina e avanzando verso la porta principale, mi ritrovai il maggiordomo che esclamò:
"Buonasera signora Willis.. Io sono il maggiordomo Louis che l'accompagna dal signor Tomson.."
"Grazie mille Louis.." risposi "è un piacere conoscerla"
"Il piacere è tutto mio, signora"
Era molto artistico all'interno della casa con dei lampadari in cristallo che scendevano dal soffitto, tappeti di velluto bordeaux e calate che adornavano le finestre... Sembrava di entrare in un teatro di lusso..
"Signore, la signora Willis è arrivata" disse il maggiordomo.
"La faccia entrare!" rispose.
Entrai nella sua biblioteca, rimanendo abbagliata di quanto fosse grande e luminosa..
"Ciao Gerard" dissi.
"Ciao Serena" rispose.
Mentre mi avvicinai vidi il suo morso al suo labbro inferiore..

È troppo sexy quando fa così... Non può provocarmi!

"Sono venuta per parlare di una cosa" dissi.
"Sono tutto orecchie!Eri un po' generica nel messaggio..." rispose.
"Si tratta di John... Vorrei sapere se questa mattina, alle dieci, stava lavorando.. Solo questo volevo sapere"
Ci pensò un attimo e mi rispose.
"Mi ha chiamato informandomi che stava male e che non poteva venire a lavoro... Quindi sono venuto a casa vostra per vedere come stava, ma non ho trovato lui... Ho trovato solo te!"
Gli feci vedere la foto e lui rimase a bocca aperta.. Trattenni le lacrime..
"Oh cazzo! Non lo sapevo!" disse.
"Non sei stato tu a mandarmi questa foto?" chiesi.
"No.. Non sono stato io!" rispose.

ALLORA CHI È STATO?

"Pensavo che fossi stato tu.. Scusami.."
"Tranquilla non ti devi scusare.. Essere colpevolizzato da una donna attraente, mi eccita!"
"Oh davvero? Non pensavo che le donne giudici sono così attraenti!"
"Loro no, ma tu si!" rispose voltandosi verso il mio viso, mentre mi diede un bacio con una passione che nemmeno il sole scioglie così velocemente il gelato..
"Tu sei mia!" mi sussurrò all'orecchio.
Salimmo nella sua camera da letto, si mise di fronte a me e mi legò i polsi alla spalliera in argento... iniziò a spogliarmi..
"Sei troppo bella per restare con tuo marito!" mi disse dolcemente mentre mi accarezzava il seno.
Affondò le sue labbra sul capezzolo, tanto da farlo indurire.. Poi prese l'altro e fece lo stesso movimento.. continuò con una tale ferocia che prese la mia mano nella sua e mi accompagnò verso l'interno coscia, fino a quando io feci alcuni gemiti..

Sembra di essere Mozart quando si metteva a comporre brani!

Mi fa godere come una matta!

Scese verso il basso, leccando la mia pelle, fino ad arrivare alla mia femminilità.. Accarezzò il clitoride con la lingua.. Io gemetti sempre più forte.. Lui mise un dito dentro di me.. Poi due.. Era così eccitante sentire le sensazioni che emanavano quelle dita..
"Mi piace sentirti godere.. È una melodia che mi eccita pian piano!" disse.
Mi mise una benda e non vidi più nulla.. Aspettai eccitata un'eternità.. Arrivò, sentendo al tatto la sua pelle nuda.. Sentì il suo sesso penetrarmi... Saliva e scendeva come una danza.. Aprì le gambe più che potevo per accoglierlo meglio.. Gemevo così forte che mi mise una mano..
"Ssssh!" mi sussurrò.
Mi penetrò così forte che venimmo tutte e due contemporaneamente..

È stata una sensazione che non ho mai provato prima..

Mi slegò, mi tolse la benda e si mise accanto a me..
"Torno subito!" disse.
"Va bene" risposi.
Aspettai nel suo letto nuda ed ero felice di passare la notte con lui.. Uscì dal bagno dopo dieci lunghi minuti:
"Vieni con me.."
Andammo in bagno dove trovai una grandissima vasca piena di schiuma e petali di rosa..
"È bellissimo!" esclamai.
"Vieni... Entra con me" rispose.
"Va bene".
Io davanti e lui dietro, mi massaggiò la schiena mentre mi facevo trasportare dalle bollicine dall'idromassaggio.. Ci rimanemmo mezz'ora fino a quando le nostre dita diventarono rugose..
"Era troppo rilassante questa vasca.. Grazie!" dissi.
"Lo so.. Tutte le donne me lo hanno detto!" rispose vantandosi.
"........ "
"Stavo scherzando! Tu sei la prima donna che entra in questa vasca, in quel letto e in questa casa! Tutte le donne che ho avuto non sono mai entrate.. Andavo sempre a casa loro.. Ma con te è diverso! È più eccitante, più selvaggio e po' più proibito!" disse.
"Sei sempre più arrogante!" sorrisi.
"Si è fatto tardi ed è ora di dormire.. Vieni.."
"Si arrivo" risposi.
Andammo di nuovo nel letto, uno accanto all' altro:
"Buonanotte Gerard!"
"Buonanotte principessa!" mi diedi un bacio e ci addormentammo..

È bellissimo dormire affianco a lui.. Sentire la sua pelle sulla mia.. Sembra un sogno.. Spero di non smettere mai di riviverlo.. Fantastico..

Sentì la sveglia suonare, mi alzai e mi preparai per andare a lavoro..
"Devo andare a lavoro.. Ci vediamo" gli dissi.
"Va bene.. Ricordati che casa mia è sempre aperta per te.." rispose.
Gli diedi un bacio sulle labbra e andai a lavoro..
Durante la giornata, pensai solo a lui e a come dovevo affrontare la situazione con quello schifoso di mio marito..

Dovevo ascoltare i miei genitori prima di sposarmi perché non era la persona giusta per me e ho fatto di testa mia! Prima mi pentivo di averlo tradito..
Ora mi pento di averlo sposato!
Spero un giorno di trovarlo in flagrante per buttarlo fuori da casa mia e dalla mia vita!
Sono e rimarrò sempre una stupida..
Che nervi!

Il Capo Di Mio MaritoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora