capitolo 3

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Arrivata a casa accendo la connessione e trovo un suo messaggio: "so che non ci credi, ma sei bellissima"

Leggendo quel messaggio sorrido, e nello stomaco ho un mare in tempesta. Altro che farfalle, qui ci sono farfalle, pesci, delfini, leoni, scimme, peggio di uno zoo. Ed è solo in questo momento che inizio a capirci qualcosa. Mi sto innamorando. E non dovevo. Cazzo. Non posso illudermi. Non dinuovo. Non posso.

Non riesco a trovare il coraggio di prendere in mano il cellulare e rispondergli. I minuti passano e sono ancora seduta sul letto a fissare il soffitto, ma non credo proprio che la soluzione che cerco possa comparire scritta li per miracolo, per cui mi alzo e rispondo "niente cazzate per favore".

Non mi ascolta, continua a dire che per lui lo sono.

Quando finalmente decido di dormire un vecchio incubo torna a bussare alle porte dei ricordi e risveglia tutti i motivi per i quali non avrei mai dovuto lasciare che jamie si prendesse il mio cuore.

Siamo stati in una stradina minuscola in piena notte, continuo a correre, ma jamie è troppo veloce, non posso raggiungerlo. Mi fermo e comincio a urlare il suo nome ma non si volta, sta scappando, sta scappando da me. Mi appoggio al muro e le gambe non riescono più a reggermi, è come se al mio peso si fosse sovrapposto quello della consapevolezza che lui è andato via e non potessi reggerlo. Mi accascio a terra e chiudo gli occhi. Dopo non sento più nulla.


Mi sveglio improvvisamente e guardo la sveglia sul comodino. Le quattro. Ultimamente mi sveglio spesso di notte ma non so bene perché, forse incubi, ma non li ricordo quasi mai, nemmeno adesso ricordo cosa ho sognato, ma deve essere stato un incubo, altrimenti non avrei il viso rigato dalle lacrime e la brutta senzazione che riguardi Jamie. Come può il tuo sogno essere anche il tuo incubo? Beh, lui lo è.

Mi riaddormento e per fortuna la mattina dopo Rachel mi costringe ad andare con lei in cortile a ricreazione, anche se avevo detto a Jamie che sarei andata da lui. Almeno non mi torturerò anche ora.

Mi manca però, e senza pensarci più di tanto, qualche ora più tardi sono sugli scogli vicino alla spiaggia, con tutta la comitiva e vicino Jamie e Rachel.

Lei è stesa con la testa sulle sue gambe e lui le accarezza i capelli. È solo adesso che mi rendo conto che tra loro c'è qualcosa, qualcosa che prima non avevo notato e che nessuno dei due aveva voluto farmi notare. Non so come abbia fatto a non capirlo prima, mi sento stupida, non ci vuole un genio per notare come gli brillano gli occhi.

Jamie si gira verso di me: "Ronniee non stare da sola, abbraccia Simon"

"Nah" è tutto ciò che riesco a dire, tanto non lo avrebbe mai capito che è lui che io voglio abbracciare, che non posso abbracciare Simon perché le mie braccia vogliono lui. Ma non dico nulla. Continuo a guardare il mare sperando che le sue onde, così come si abbattono sugli scogli, possano abbattersi sui miei pensieri, e,investendoli con tutta la loro forza, portarli a largo, il più lontano possibile da me senza lasciare che la corrente li riporti indietro.

---lo so, lo so, sono troppo corti ma oggi un po mi sono impegnata per dilungarmi di più 🙈
Commentate per favore che non so che ne pensate quindi se continuare o meno. Ciauuu---

Tides Will Bring Me Back To You♡Where stories live. Discover now