1:Conoscenze e Rapimento

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Vilu's Pov
"Hay un sueño que late...dentro de ti....
No te deja dormir...se hace oir...
Respira,sigue ahì...vive en ti....
Nada podrà empedir...que te libere al fin..."
Suono questa canzone al piano quando vengo interrotta da Francesca,detta Fran,la mia migliore amica:
-Violetta sei qui?-chiede.
-Si cosa vuoi?-chiedo leggermente scocciata:detesto essere interrotta.
-Stanotte devi seguire un membro dei W,quello che abbiamo seguito per tutta la settimana,ma fai attenzione: pensiamo che ci siano suoi compagni a sorvegliarlo,perché si sono accorti che li pediniamo-dice.
-Ok! A mezzanotte?-chiedo
-Si-risponde e se ne va chiudendo la porta della stanza.
Bene,amo pedinare la gente:non sono una stalker,mi piace solo questo tipo di missione.
Appena finisco di comporre mi reco nella palestra dove mi alleno con i miei amici per le missioni:sono Maximiliano,detto Maxy,Fran,Camilla detta Cami e Federico detto Fede. Il nostro capo si chiama Pablo e facciamo parte dell'associazione di spie contro la camorra latino-americana, l'associazione Q,non chiedetemi perchè sono lettere perchè non ne ho idea.
Come avete capito(o almeno spero che abbiate capito) mi chiamo Violetta detta Vilu,ma non mi piace il mio nome,troppo dolce per la mia personalità.
Vado verso i ragazzi:
-Hola chicos-saluto.
-Ehi Vilu,pronta?-dice Fede.
-Ovvio!-rispondo.
Ci alleniamo per qualche ora fino a quando non arriva il tempo di separarci.
Io,Fran e Cami ci avviamo verso la nostra casa:i nostri genitori sono morti durante una missione.
-Bene Vilu,prepara l'occorrente per stanotte-mi dice Fran.
-Non venite con me?-chiedo.
-No. Pablo ha detto che devi farlo da sola,anche se sarà pericoloso,vuole metterti alla prova.-mi risponde Cami.
-Oh,ok!-
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00:00
È mezzanotte,le ragazze rimarranno a casa ma saranno sveglie nel caso abbia bisogno di aiuto.
Sto camminando molto piano per non farmi sentire;dopo qualche minuto individuo il ragazzo che devo seguire.
Prendo il fascicolo digitale che ho salvato sul cellulare per verificare la sua identità:

Nome:Andrès
Altezza:1,80
Associazione:W
Abilità:velocità,silenzioso

Inizio ad accelerare il passo senza però fare rumore; all'improvviso sento qualcuno prendermi con forza la vita e trascinarmi verso di lui.
Non riesco a vederlo dato che sono appoggiata sul suo busto,siamo anche seduti,lo deduco dalla scomoda posizione in cui mi ha poggiato:
-Sshhh- mi zittisce con un'altra mano prima che possa urlare. Dal suo timbro,anche se basso,capisco che è un ragazzo.
Quando si accorge che mi sono calmata,toglie la mano dalla mia bocca e inizio a parlare:
-Chi sei?-chiedo.
-Il tuo peggior nemico-ghigna.
Cerco di liberarmi da lui ma ad ogni movimento che compio stringe la sua presa sulla mia vita.
-Mi chiamo León Vargas,e tu?-chiede con una voce roca ma dannatamente sexy.
-Non ti dirò il mio nome-gli rispondo.
-E perché mai?-dice in modo strafottente.
-Anche la più piccola informazione rivelata e puoi essere facilmente rintracciato-gli spiego.
-Brava la ragazza-
-Lo dovresti sapere pure tu. Perché mi hai detto il tuo nome?- in effetti,dovrebbe essere più discreto,perché non lo è stato?
-Senti bambolina,ovvio che lo so,sono anni che sono una spia; ti ho detto il mio nome perchè tanto ai tuoi soci non arriverà mai questa vitale informazione.- risponde.
Detto questo mi fa alzare prendendomi per il braccio e mi trascina verso un gruppo di ragazzi, dopodiché mi lascia:
-E così,questa è la ragazzina che avrebbe dovuto seguirmi... ma ha fallito miseramente..- parla il ragazzo che dovevo seguire, Andrès tirandomi uno schiaffo così forte da voltare il viso e farmi lacrimare gli occhi.
-Ehi ehi,calmati Andrès, è solo una ragazza.- parla León,che mi accarezza la guancia.
-Non toccarmi-rispondo impassibile e sposto la sua mano.
-Uuhh la ragazzina ha tirato fuori la lingua...-dice un ragazzo che non conosco,vedo solo che è di colore.
-Portatela via-continua il ragazzo di colore.
Mi prendono per le braccia e mi trascinano verso un auto:
-L-lasciatemi.-gli ordino. Ma aumentano solo la presa.
Mi fanno sedere ai sedili posteriori con León.
-Questo... lo prendo io-dice León prendendo il mio cellulare spegnendolo.
-R-ridammelo-dico.
-Nono bambolina-risponde e mette un braccio attorno alla mia vita per non farmi muovere.
Dopo una mezz'ora fermano l'auto e mi obbligano a scendere.
La casa in cui mi hanno portato è davvero enorme(foto), somiglia tantissimo alla casa Addams.
L'interno della casa è spettrale,con rampe di scale e porte da tutte le parti; León,sempre con il mio polso nella sua mano,sale la rampa di scale a destra e mi conduce in una stanza situata in alto all'edificio: è scura e sporca,con un letto ed una finestra:
-Questa è la tua stanza,non provare a scappare dalla finestra,l'ultima persona che ci ha provato è morta. Riposati,che domani dovrai incontrare il mio capo.-dice León uscendo dalla stanza e chiudendo la porta a chiave.
"Finalmente posso piangere"penso e inizio a piangere senza farmi sentire,odio piangere davanti agli altri e di certo non lo faccio davanti ai nemici.
-C-come f-faró a-ad a-andarmene?-singhiozzo e mi addormento,pensando a cosa dovrò affrontare domani...
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Angolo autrice
Ciao ragazzo e ragazze! Questa è una nuova storia Leonetta,spero vi piaccia.
Cercherò di fare i capitoli lunghi.
Fatemi sapere se vi piace lasciando qualche commento e qualche voto.
Un bacio💋

Amore E Pistole||LeonettaWhere stories live. Discover now