One

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Brittany
«Ehi.»mi dice. Lo guardo. Era da ben tre mesi che non lo vedevo, la stessa cosa per i nostri figli.
«Ciao.»gli rispondo, continuando a mangiare la brioche al cioccolato.
«Come stai?»mi chiede.
«Uhm..bene tu?»
«Bene..credo..i ragazzi sono a scuola?»
«Direi di sì. Sono le otto e mezza del mattino.»dico, con un sottotono acido.
«Se sapevo che saresti stata così scorbutica, non ti avrei neanche salutato.»ridacchia.
«Arriviamo al punto Niall, cosa ti serve? Vuoi vedere i bambini? Potevi pensarci tre mesi fa.»gli dico acidamente.
«Non sono qui per loro. Cioè si, anche, ma sono qui per parlarti. Io e te da soli, come un tempo. Ho bisogno di chiarire per bene con te. È da mesi che ci penso.»no, non me lo sta chiedendo davvero.
«Perché dovrei Niall? Abbiamo divorziato quattro anni fa. Quattro fottuti anni fa, non due settimane fa.»
«Lo so, potevo pensarci prima, ma ho bisogno di dirti come stanno veramente le cose.»abbassa lo sguardo. Sembra pentito. Ma pentito di cosa?
«D'accordo. Ci vediamo qui domani mattina alle otto e mezza.»sospiro.
«Va bene. A domani.»mi saluta e se ne va.

Intanto finisco la mia colazione prima di correre in ufficio.
Lavoro in una ditta di fotografia e io mi occupo di stampare le foto e scegliere le più belle, oltre che a farle.
«Signorina Miller, la vuole il signor Dawson.»mi dice Molly, la mia segretaria.
«Vado subito.»poso la mia roba in ufficio e salgo all'ultimo piano, nell'ufficio del mio capo.

«Brittany Miller. Ottima dipendente, foto sensazionali è ottimo metodo di selezione. Ti ho chiamato qui per comunicarti che hai un nuovo incarico. Dovrai volare a Londra per un servizio fotografico ad una band.»mi disse il signor Dawson, una volta nel suo ufficio.
«Fino a Londra?»esclamai.
«Si, purtroppo dovrai andare là a fare un servizio fotografico per pubblicizzare il nuovo album del gruppo. Starai via due settimane. Volo e albergo già prenotati e pagati.»disse, concludendo il suo discorso.
«Uhm..va bene, se devo proprio..»
«Sbaglio o hai sempre voluto andare a fare i servizi alle modelle di grandi marchi?»annuisco.«Questo lavoro ti avvantaggerà di molto e tra non molto il tuo sogno potrebbe diventare realtà. Allora, ci stai?»ci pensai un attimo.
Avrei dovuto lasciare i miei figli ai miei genitori o a mio fratello, residente a New York. Non volevo lasciarli ma il lavoro che mi avevano appena offerti mi avrebbe aspetto le porte per una carriera che ho sempre sognato di intraprendere.
«Si, ci sto. Quando parto?»
«Tra tre giorni.»
«Perfetto, allora ci vediamo qui tra tre giorni per le..»
«Per le dieci e mezza del mattino.»
«D'accordo. Arrivederci.»dissi prima di uscire dall'ufficio del signor Dawson.

-

Quella sera arrivai a casa più tardi del solito, intorno alle sei e mezza. I bambini erano tornati alle quattro ed erano rimasti con Tara, la loro babysitter, fino al mio arrivo.
Dopo di che, andai a farmi una doccia e, subito dopo, comunicai la grande notizia ai miei figli.
Erano molto contenti per me è non vedevano l'ora dell'arrivo di mio fratello, che avevo avvisato subito dopo il colloquio con il mio capo.
A Niall non avevo ancora detto niente, se ce ne sarà occasione gliene parlerò domani.

«Bambini, sapete chi ho incontrato stamattina mentre facevo colazione al bar?»chiesi ai miei figli.
«Chi?»chiese Destiny.
«C'era papà.»sorrisi.
«E perché non viene a trovarci?»
«Perché oggi doveva lavorare, ma vi prometto che domani passerà a salutarvi e magari vi porterà fuori a cena insieme a Sandra.»i miei figli sapevano, a grandi linee, della relazione tra Niall e Sandra. Avevo detto loro che lei era l'amica speciale del papà. La stessa cosa avevo raccontanti quando dissi loro di Federico, l'amico della mamma.

Finimmo di mangiare intorno alle otto e, alle nove e venti, come al solito, portai i bambini a dormire nelle loro camere.
Dopo la buonanotte, chiamai Federico.
«Ehi amore.»disse. Stava sorridendo, come sempre.
«Ehi Fè, allora come stai?»
«Tutto bene tu?»
«Uhm..si, bene.»
«Cosa mi nascondi?»mi chiese.
«Oggi sono successe delle cose. La prima tra tutte è stato l'incontro con Niall..mi ha detto di volermi parlare, non so per cosa. Poi oggi ho avuto un colloquio con il mio capo. A breve partirò per Londra e lascerò i bambini a Jake per due settimane.»spigai.
«Sono contento per te, magai ti passo a trovare visto che abbiamo un periodo di pausa qui in Italia. Porti anche Benji se ti va..ma che ti deve dire Niall?»
«Certo che mi va, lo sai. Comunque non ne ho la più pallida idea. Staremo a vedere. Amore io ora vado, sono parecchio stanca. Ci sentiamo domani mh?»
«Si amore. Fammi poi sapere. Ti amo, buonanotte.»non risposi e attaccai subito. Avevo bisogno di dormire.

Pian piano mi avvicinai al mio letto e inizia a pensare.
Cosa mi avrebbe detto Niall? Chi erano i protagonisti del servizio che avrei dovuto fare di lì a poco? Come staranno i bambini in mia assenza?
Mi addormentai con in testa un'ultima domanda: io Niall lo amo ancora?

-

Ehi!
Ecco a voi il primo capitolo del sequel della mia famosa storia su Niall!!
Spero davvero che vi piaccia.
A breve, più o meno, pubblicherò anche il secondo capitolo. Stay active.😙

Kiss Me Again.{nh} | SequelWhere stories live. Discover now