Luce

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"Ron ma che cavolo non l'hai vista?"
"Ma come facevo? C'è troppa gente là fuori! Hai presente no? Ragazzine e ragazzini urlanti che si buttano contro le transenne manco stessero per andare a fuoco!"
"Ma che paragone del cavolo è? Insomma Ron, ti avevo chiesto di portarla dietro da noi appena la vedevi"
"Ma dai Sascha, e chi poteva notarla là in mezzo? I ragazzi a quell'età sono tutti uguali!"
Vorrei smettessero di parlare, mi fa malissimo la testa.
Non riesco ad aprire gli occhi, ho una nausea pazzesca.
Ad un tratto sento una mano stringere forte la mia.
"Ehi Cassandra, svegliati. Sascha sta andando fuori di testa"
È Surry, cavolo è proprio lui.
Sto per aprire finalmente gli occhi quando sento arrivare qualcuno e mi paralizzo.
"Levati da lì, lasciala respirare"
Edoardo.
Chi altri poteva essere?
"E tu chi saresti?"
"Chi sono io? Chi sei tu semmai?"
"Oh lascia stare. Ti cedo il posto"
Sento la mano di Surry lasciarmi.
Prima di andarsene mi sussurra qualcosa.
"Quando starai meglio dobbiamo parlare io e te"

Edo mi massaggia le mani intorpidite mentre finalmente riprendo controllo di me stessa.
"Kas finalmente" sussurra Edoardo.
"Eh già"
"Non farlo mai più. Mi hai spaventato a morte"
"Scusa"
Mi alzo a sedere lentamente mentre la testa continua a girarmi forte.
"Prendi un po di zucchero"
Senza fiatare lo accetto.
Vedo tutto sfocato.
Tutta una luce indistinta.
Luce, luce ovunque, dopo giorni di buio.
Ci voleva Edoardo per riportare un po' di luce nella mia vita.

Bring me back to lifeWhere stories live. Discover now