Capitolo 15

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Per la seconda volta in un giorno ero rimasta senza parole, ed entrambe le volte la colpa era di Eric.
Non sapevo che dire, mi sembrava troppo bello per essere vero
《Sei ancora quì?》
A quella domanda mi risvegliai dal mio stato di trans
《S-si, sono ancora quì, credo...》 accennò ad un sorriso e si avvicinò nuovamente a me, mi diete un leggero bacio sulla guancia e tornò dentro lasciandomi in preda alla confusione più totale. Tornai in camera e mi buttai a peso morto sul letto, avevo un estremo bisogno di Lili, avevo bisogno di parlare con qualcuno perché la situazione in generale era totalmente sfuggita al mio controllo e non sapevo più che pesci prendere, non avevo sonno e avevo troppi pensieri per la testa, non mi sarei addormentata neanche con una botta in testa, avevo bisogno di risolvere almeno uno dei miei problemi. Mi alzai e frugai nella borsa, dopo dieci minuti buoni riuscì a trovare ciò che cercavo, la mappa. Scesi silenziosamente le scale e uscì di casa, l'aria fresca della Sera mi investì e mi strinsi nel leggero giacchetto che indossato sopra il pigiama, cominciai a camminare determinata a capire almeno in parte quel groviglio di emozioni e pensieri che non mi aveva più abbandonata dal giorno in cui la nebbia che mi circondava da ormai otto lunghi anni aveva cominciato a dissolversi. Appollaito in un albero li vicino c'era il mio piccolo amico, mi guardò per qualche secondo e poi scese in picchiata mi rubò la mappa e cominciò a volare tra gli alberi a bassa quota,《Ei! Ridammela》cominciai a corrergli dietro, il bosco era immerso nel buio ma le candide piume di quel corvo risplendevano nell'oscurità. Di tanto in tanto inciampavo sul terreno ma riuscì a raggiungere quello stupido pennuto, quando finalmente si fermò ero a corto di fiato. Riuscì a riprendermi,mi alzai e mi accorsi di essere davanti all'enorme portone di quella che doveva essere stata la mia casa, avrei tanto voluto ricordare qualcosa.. il pennuto atterrò sulla mia spalla e gli tolsi la mappa dal becco, era evidente che mi aveva portata quì di proposito, quell'uccello era più intelligente di quanto potessi immaginare. Presi la chiave che portavo al collo come collana dal giorno in cui la trovai, spinsi l'enorme portone con mani tremanti ed entrai, l'interno era immerso nell'oscurità, presi la torcia e ripercossi la strada dell'ultima volta, sapevo che se volevo trovare delle risposte sarei dovuta tornare in quella stanza e il mio piccolo amico parve essere d'accordo con me. I corridoi erano più inquietanti dell'ultima volta, iniziavo a pensare che non fosse stata un Buona idea andarci durante la notte.. la paura iniziava a farsi sentire ma non le avrei permesso di bloccarmi. Arrivai davanti a quella porta, era più difficile di quanto avessi immaginato.. feci un paio di respiri profondi e abbassai la maniglia, all'interno era tutto come l'ultima volta che c'ero stata, il corpo della mia vera madre era ancora lì, disteso su quel letto, ancora perfettamente intatto. Non riuscivo a capire come fosse possibile, da quello che avevo potuto ricordare mia madre era morta quel giorno davanti ai miei occhi, avevo visto il sangue, tanto sangue.. adesso invece il suo corpo era lì, perfettamente intatto senza neanche un graffio e dopo otto anni avrebbe dovuto decomporsi... cominciai a sentire l'ormai familiare mal di testa, volevo delle risposte e le volevo adesso. La stanza iniziò ad illuminarsi, una calda luce arrivò alle mie spalle, quando mi girai ciò che vidi mi lasciò letteralmente senza fiato... una sagoma luminosa si stava pian piano avvicinando, era bellissima e emanava un calore quasi rassicurante... Mi sentivo strana, i miei sensi iniziavano ad intorpidersi e una forte stanchezza prese possesso del mio corpo. 《Emily ascoltami bene, sei in grave pericolo devi andartene da quì!》 Non riuscivo a capire cosa stesse succedendo, cos'era quella strana figura e come faceva a conoscere il mio nome, ma soprattutto da cosa dovevo scappare? 《Tesoro so che per te è impossibile riconoscermi, ma devi fidarti di me, anzi fidati del tuo cuore e sono sicura che capirai..》 mi sentì le gambe cedere, mi accasciai al pavimento, avevo capito ma.. dio non era possibile... 《M-mamma?》 La sagoma iniziava pian piano a prendere forma, i contorni del viso si fecero più chiaro rivelando quel dolce volto della mia infanzia..《Sì tesoro, sono la tua mamma..》 calde lacrime iniziarono a rigarmi le guance, avevo tantissime domande da porle ma in quel momento era come se la mia testa si fisse completamente svuotata, 《Ascoltami bene, sei in grave pericolo, loro ti hanno trovato e ti uccideranno 》...《Loro chi? Cosa sta succedendo? Ti prego ho bisogno di risposte, sto impazzendo!》 Il suo sguardo si fece se possibile ancora più dolce, si accovacciò davanti a me e mi accarezzò una guancia, quel gesto all'apparenza semplice scatenò in me un ondata di emozioni contrastanti... felicità, tristezza, rabbia, presero possesso del mio cuore 《Ti devo delle risposte, ma non ora, non c'è tempo.. tornerò da te ma devi correre a casa, le persone a cui vuoi bene sono in pericolo!》 Scattai in piedi, avevo un bruttissimo presentimento.. guardai un ultima volta lo spirito di mia madre.. non sapevo come fosse possibile ma non c'era altra modo per definire ciò che avevo di fronte, mi avviai verso la porta 《Aspetta, prendi questa..》 mi porse un bellissimo medaglione che aveva tutta l'aria di essere molto antico 《Questo ciondolo è molto speciale, ti proteggerá e mi permetterà di venire da te ogni volta che ne avrai bisogno... sarò sempre con te piccola mia》mi misi il ciondolo al collo promettendo di non separarmene mai, mi voltai e mi diressi alla porta, il mio piccolo amico volò sulla mia spalla, 《Non separati mai nemmeno da lui, è il tuo spirito custode 》 Annuì e corsi a perdi fiato verso il portone, la mia famiglia aveva bisogno di me. Correre al buio nel bosco fu molto difficile, caddi un paio di volte provocandomi qualche livido e i rami degli alberi mi graffiavano il viso e le braccia ma non mi sarei fermata, nonostante il dolore e la paura continuai a correre finché non vidi un intensa luce provenire da casa, corsi più veloce ma ciò che vidi rischiò di far crollare nuovamente il mio mondo... la casa stava andando a fuoco, le fiamme stavano divorando tutto proprio come quel giorno di tanti anni prima... ma stavolta non gli avrei permesso di portarmi via tutto..

Amore tra Luce e OmbraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora