♪ ♪ ♪

– Come sospettavo, è un soprano! – esclamò Rachel, chiaramente quanto inspiegabilmente arrabbiata, dopo che per mezz'ora aveva costretto il ragazzo a ripetere le frasi musicali, che lei suonava al pianoforte. Kurt la fissò perplesso. Lui... che cosa? Ma la ragazza sembrava sul serio arrabbiata per qualche motivo, perché, non prestando alcuna attenzione alla sua espressione, si alzò, incrociò le braccia e sentenziò:
– Un soprano stupendo, più l'udito perfetto... no, basta, io vado giù e ammazzo Anderson! – ma, non appena lei fece un passo, Kurt le bloccò la strada con un soffio minaccioso.
– Forse avrò un aspetto innocuo, signora, ma saprò difendere il mio uomo, non dubiti! – Rachel rimase paralizzata sul posto con gli occhi perfettamente tondi per la sorpresa, e le sue amiche alle spalle dell'ibrido cercavano di non ridere... di nuovo. Questa volta Quinn, riuscita prima delle altre a calmare le silenziose risate che premevano di scapparle, sbloccò la situazione.
– Non ti preoccupare, tesoro, Rachel non aveva nessuna intenzione di fare del male al tuo Blaine!
– Ma io... io lo sento, lei è davvero tanto arrabbiata con lui! E io mi fido dei miei istinti, – disse Kurt, con la coda che nervosamente andava a destra e a sinistra.
– Sì, è vero, ma siediti, per favore, ti spiegheremo tutto, – Quinn fece Kurt accomodare sul piccolo divano tra lei e Mercedes, mentre Tina e Rachel si sono seduti di fronte.
– Vedi, caro, tutte noi cantiamo... ci esibiamo di sera nel locale di Mike. Eravamo in cinque fino a poco tempo fa, ma Marley ha firmato contratto con un'agenzia, come solista, ed è partita per il tour. E da allora siamo alla ricerca di un nuovo membro del gruppo per sostituirla. E Blaine lo sa bene! Il fatto che ci abbia nascosto il tuo talento per tutto questo tempo, è semplicemente... non è che siamo arrabbiate, direi, piuttosto deluse. Con la tua voce ti saresti inserito perfettamente nel gruppo. Ti turba qualcosa? Blaine non vuole che ti esibisca? Perché lui non ci aveva mai detto che tu canti? Questo è strano, gli piace vantarsi normalmente, ci ha raccontato di tutto e di più su di te, ma ha omesso questo dettaglio! – Quinn finì, e quattro paia di occhi fissarono Kurt con interesse in attesa di una risposta.
Il ragazzo arrossì violentemente, abbassò gli occhi e disse piano:
– Lui non lo sa.
– Che cosa?! – esclamarono le ragazze in coro.
– Io non canto in sua presenza... né davanti a nessuno, in generale. Soltanto quando sono da solo in casa...
– Perché, tesoro? – espresse la perplessità di tutte loro Mercedes.
– La mia voce... è troppo alta. Come quella di una ragazza. Non fraintendetemi, non ho nulla contro le ragazze! – sollevò lo sguardo Kurt. – Però, sono un ragazzo, non voglio apparire davanti a Blaine ancora più femminile, insomma, più di così... – sconsolato, l'ibrido lasciò cadere le mani e di nuovo abbassò la testa.
– Sì, se tu fossi una ragazza, Anderson non ti degnerebbe neanche di uno sguardo! – disse improvvisamente Tina.
– Cohen-Cheng! Blaine ti aveva respinto non solo perché sei una ragazza, ma perché gli piacciono le persone con più tatto! – Mercedes guardò la ragazza con accusa.
– Non solo le persone, a quanto pare!
– Tina! – le tre voci la zittirono.
– Va bene, va bene, cosa ho detto di male? Questa è solo una constatazione del fatto. Kurt non è un umano... beh, non del tutto!
– Tutto ok, non mi sono offeso. Noi, ibridi, siamo più forti, più agili, più resistenti e più... sexy. Non mi vergogno di quello che sono! – disse Kurt orgoglioso.
Le ragazze si scambiarono un'occhiata, sorridendo divertite.
– Il nostro gruppo si chiama «I Cinque continenti», vorresti essere l'Oceania?

♪ ♪ ♪

La serata stava andando benissimo, il pubblico non voleva lasciare andare via gli artisti, ma alla fine Mike intervenne e riempì i clienti con chiacchiere, dando alle ragazze e all'ibrido la possibilità di ritirarsi per una pausa.
– Kuuuurt! Guarda cosa ho qui per te! – l'assistente tutto fare di Mike, Brittany, sbirciò nello spogliatoio, allungandogli un grosso mazzo di fiori. Il ragazzo si sciolse in un sorriso felice e seppellì il naso nei petali profumati.
– Blaine, non dovevi! Mi stai viziando! – si rivolse ad Anderson che era appena entrato in questo momento. Quello sbatté le ciglia confuso e poi fece il segno di no con la testa:
– Non sono stato io, tesoro! Devo essere geloso? – corrugò la fronte fingendosi arrabbiato. Ma Kurt gli credette.
– No! Assolutamente! – si agitò lui, lanciando il bouquet in un angolo, come se gli bruciasse le dita. – Io... non ho idea da chi sia. Qui deve essere un errore!
– Te li manda quel ragazzone grande e grosso, che viene già la quarta volta e non fa che fissarti tutta la sera senza staccarti gli occhi di dosso! – "aiutò" Tina, distrattamente aggiustando il trucco.
– Io non conosco questo ragazzo! Sul serio, Blaine! Non ho fatto niente! – l'ibrido che completamente andava nel panico era una visione talmente deliziosa, che Anderson non resistette e scoppiò a ridere.
– Lo so, Kurt, calmati! Non è colpa tua, che sei così bello! Non ti serve nemmeno fare niente per attirare attenzione! Io lo capisco perfettamente questo tipo, come si può non fissarti? E al suo posto, anch'io ci avrei provato con te... senza alcun dubbio! – Kurt piegò la testa da un lato e strinse il labbro tra i denti, sorridendo maliziosamente.
– E perché questo «avrei»? Tu puoi benissimo... provarci con me! – mormorò, recuperando dal pavimento i fiori e mettendoli in un vaso.
– Credi che potrei avere una possibilità? – accettò il gioco Blaine.
– Mai dire «mai»!

We belong to each other.Where stories live. Discover now