Vapore.9

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Mi alzai di scatto trovandomi a pochi centimetri dalla faccia del uomo,mi avvicinai per sussurrargli al orecchio.

Sybil: Grazie mi stavo annoiando.

Il rumore di uno sparo fece rabbrividire tutti, l'uomo cadde a terra esangue mentre l'attenzione si sposto dal mio tirapugni fumanti ad una bottiglia vuota che rotolava sul fondo del vagone. Gli uomini sguainarono le loro spade fiondandosi contro di me. Un uomo cerco di farmi un fendente dall'alto che parai afferrando la spada spezzandola poi diedi un montante contro il mio aggressore rompendoli l'osso del collo. schivai un affondo rotolando di fianco, afferrai la mano del aggressore rigirandola al contrario facendolo cadere di schiena. Un uomo mi afferro da dietro ma mi spinsi contro il muro facendola cadere, puntai i tirapugni contro i due uomini e sparai. Questi uomini non avevano speranza contro di me e mi piaceva, come facevano a sapere chi ero e dove ero. Sentivo una grande confusione fuori dal treno e affacciandomi alla finestra vidi che tutti i passeggeri erano scesi e capi che il mio viaggio era appena iniziato. Mi nascosi dietro la porta per accogliere i miei nuovi amici, sentivo l'adrenalina dentro di me ed ero pronta a tutto. La porta si spalancò, afferrai una persona e la spinsi avanti nel corridoio per usarla come scudo dai proiettili. Gettai il mio scudo umano contro i due fucilieri che cercarono di afferrarlo ed io pronta gli sparai nella testa uccidendoli all'istante. Camminai soddisfatta accanto al mio scudo che era ferito ma ancora vivo, si volto verso di me terrorizzato e io gli sorrisi. Per un attimo l'uomo si senti leggermente sollevato fino a quando un colpo gli fece spalancare gli occhi per un momento prima di morire. Feci cadere i due caricatori vuoti dai miei tirapugni erano cosi caldi che lasciarono un segno di bruciatura sui lussuosi tappeti del vagone. Il treno accelerò facendomi perdere l'equilibrio, un esplosione causo un incendio che divampò alle mie spalle. Il treno andava sempre più spedito e il fuoco si avvicinava sempre di più, mi strappai la gonna fino a sopra al ginocchio pronta alla corsa. Iniziai a correre tra i vagoni in fiamme evitando i sedili bruciati e le valige abbandonate, sentivo l'adrenalina scorrermi nelle vene insieme al sangue, sentivo il pericolo e mi piaceva. Raggiunsi la  locomotiva ma tutti i macchinari di comando erano in fiamme qualcuno si ci aveva gia pensato, dalla finestra scorsi una fortezza che si parava davanti ai binari. Un ventina di uomini se ne stavano sulle mure dietro ad un uomo che dal modo in qui era vestito sembrava il capo. Spaccai il vetro con un pugno e mi arrampicai sul tetto, vidi con la coda nel occhio che davanti al treno c'era un muro di 20 metri di catene pronte a bloccare il treno. Il sorriso sul volto del comandante mi infastidiva ma poi alzai le braccia e sorrisi anche io, sparai due colpi che mandarono i frantumi i ganci che tenevano le catene. Appena il comandante capii le mie intenzioni il suo sorriso si trasformò in un espressione ti terrore mentre il mio sorriso si fece più sadico non appena iniziai a spare contro i ganci, se dovevo entrare nella fortezza lo avrei fatto a modo mio.

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