Help me..

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Aprii gli occhi.
Mi pulsavano le tempie dal forte mal di testa.
Mi guardai intorno: ero in una stanza con un materasso buttato a terra, un comodino con una lampada poco distante, una porta che dava al bagno e un armadio distrutto.

La stanza era nella semi oscurità, si vedeva molto poco anche perché stava diventando notte.

I muri erano tutti rovinati e imbrattati da scritte, magari fatte da dei vandali.

Cercai di alzarmi da terra ma quando lo feci mi resi conto di essere ammanettato al termosifone, guardai accanto a me cercando di trovare la chiave o qualunque cosa potesse aprire le manette.

Andai nel panico iniziando a tirare il braccio cercando in qualche modo di romperle.

Tutto inutile, anzi mi feci anche male, tagliandomi un po' il polso.

Cercai di non urlare, non volevo far capire di essere sveglio.
Avrei trovato un modo per uscire.

Perché a me?
Nemmeno lo conoscevo Stan.

Non riuscivo a capire cosa avessi fatto, avevo semplicemente molta paura.

Cercai ancora a terra con l'altra mano libera un qualcosa per liberarmi, solo dopo ricordai di essermi messo una graffetta nella tasca dei jeans, la misi lì quando prestai i miei appunti a Niall.

La presi e aprendola cercai di far scattare la serratura.

Lasciai un sospiro di solievo quando il sangue al polso tornò a pulsare.

Mi affrettai ad alzarmi e a dirigermi verso la finestra del bagno: chiusa.

Provai quella vicino il materasso: sigillata.

Diedi un calcio al materasso e proprio in quel momento la porta si aprì.

Mi voltai lentamente verso questa.
Sentivo il cuore esplodere.
Ero nella merda fino al collo.

-Ehi, piccolo Harry. Nessuno ti ha mai insegnato che è maleducazione prendere a calci le cose?- disse sorridendo.

-Te lo hanno mai detto che non è maleducazione prenderti a calci in culo?- dissi a tono.

Ero terrorizzato, ma non dovevo darlo a vedere.

La sua espressione cambiò radicalmente.
Ora era incazzato.
Si avvicinò e mi mise al muro, mentre stringeva il mio collo.

-Te lo hanno mai detto di quanto tu sia sexy?- disse con tono duro mentre mi leccò il collo.

Anche le sue mani era gelide, come quelle di Louis.

Il mio cuore stava battendo ad un ritmo irregolare.

Chiusi il collo tra spalla e mento impedendogli di andare oltre.

-Lasciami!- urlai spingendolo via.
Stavo tremando, ma cercai di mantenere la calma.

Lui rise per poi asciugarsi la bocca dalla poca bava e io mi pulii il collo.

Nessuno tranne Louis mi aveva mai toccato così.
Ero nauseato.

-Eh Harry...avremo tanto tempo per conoscerci.- disse ridendo forte.
Si voltò e si chiuse la porta alle spalle.
Corsi verso questa cercando di aprire, ma era troppo tardi.

Iniziai a lanciare pugni e calci, ma fu tutto inutile.
Mi spaccai le nocche e basta.

Iniziai a tremare, caddi a terra stremato e iniziai a piangere per la disperazione.

Avevo davvero paura.

Mi trascinai sul materasso:-Aiutatemi.- sussurai prima di addormentarmi.




Taste Of You. ||Larry Stylinson||Where stories live. Discover now