Vera Giustizia

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Dana

Passeggiavo in compagnia di Walter, ma la mia mente era altrove. 

Come non poteva non esserlo? 

Alzai lo sguardo verso l'imponente castello medievale che si stagliava all'orizzonte, circondato da colline tondeggianti e sempreverdi. 

Io ero la futura regina di quel favoloso castello e di questa città, in cui stavo camminando adesso...e non solo. 

Ero pronta? 

No. Affatto. 

Ma se non l'era la mia mente lo era il mio cuore, e questo mi bastava. 

Regnare questo regno assieme al ragazzo che amavo non poteva avere prezzo.

Insieme potevamo affrontare qualsiasi cosa, ne ero certa. 

Eravamo entrambi testardi, innamorati, sicuri di ciò che volevamo.  

Trassi un profondo respiro e puntai gli occhi sul mare, poco distante.

Che meraviglia che era quel paesaggio davanti ai miei occhi. 

Ero sul lungomare della Capitale, in lontananza ed in cima alle colline il castello, il piccolo bosco intorno, e poi la scogliera. Dal castello si poteva accedere ad una spiaggia riservata alla famiglia reale attraverso un passaggio riservato, nascosto ai nostri occhi in quel momento. Jacopo me l'aveva mostrato mentre stavamo cavalcando su Starlight, soltanto ieri.  

Le alte onde invadevano la spiaggia, a pochi metri da noi. C'era vento quel pomeriggio. 

La salsedine nell'aria mi riempiva i polmoni, e dava un senso di libertà e di profonda pace non da poco. 

Chiusi gli occhi, godendo a pieno quel momento. 

" Ti stai annoiando? Ti avevo offerto una passeggiata al chiaro di luna nei giardini reali, ma dato non potevi..." 

Sorrisi, riaprendo gli occhi: " No, non mi sto annoiando. Mi piace questa passeggiata, questo silenzio." 

Walter annuì: " Sì, la domenica è il giorno in cui la città intera riposa al completo. Poca gente si concede il lusso di uscire. " 

Ero sicura del fatto che Jacopo non sarebbe stato d'accordo con questa uscita, ma io non potevo stare al castello a poche stanze di distanza dalla sala del trono. Non riuscivo a stare ferma, non mentre parlava a suo padre di...noi. 

Noi.

Ero sicura che il re non avesse avuto nulla in contrario, ma questo non mi impediva di percepire comunque dell'ansia. 

Walter non mi avrebbe fatta del male, anche perché Edoardo e la sua cara ed adorata principessa Marian non erano poi tanto distanti da noi. 

Che romantici! 

Tenersi abbracciati, passeggiato sul lungomare, il sole prossimo al tramontare. 

In quel momento desiderai avere Jacopo al mio fianco, non suo cugino. 

Per carità, il duca era bellissimo. Non c'era che dire, la famiglia Hale aveva proprio dei bei geni, ma Jacopo era...Jacopo era il mio Jacopo. 

" Desideri andare da qualche altra parte? Vuoi visitare il museo della musica? Non è molto distante da qui. Oppure vorresti un gelato o qualcosa da bere. " 

Corrugai la fronte. 

Sembrava teso, imbarazzato. 

" Duca, va benissimo così." risposi con un gran sorriso stampato in faccia. 

Il segreto di un bacioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora