capitolo 36

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Stavo dormendo quando sento bussare alla mia porta. Mi giro e Carly non c'è più nella stanza. Guardo l'ora e vedo che sono le 10.30AM.
«Avanti.» dico.
«Amore sono la mamma.» dice.
«Ei mamma dimmi.»
Si avvicina a me e mi si sdraia di fianco.
«Come va con Daniel?» mi chiede.
«Con Daniel va benissimo!» dico.
«Ascolta, ti va di andare al mare questo weekend?» mi chiede.
«Ma non fa freddo per andare al mare?» chiedo ricordandole che fra un paio di settimane sarà Natale.
«Andiamo a Miami, lì fa sempre caldo!» dice.
«Chi viene?» chiedo poi.
«Tutti, anche papà e la sua famiglia!»
«Andiamo!» dico alzandomi.
«Preparati che partiamo fra un'oretta e ci stiamo tre giorni. Torniamo domenica sera.» dice alzandosi e dandomi un bacio sulla guancia.
Io le sorrido e vado a lavarmi.
Quando esco prendo uno zaino e ci metto dentro vestiti e due costumi.
Finito di preparare scendo e vado a fare colazione.
Lì trovo Jake che quando mi vede mi sorride e mi dà il buongiorno. Io ricambio il saluto e mi siedo con lui a fare colazione, mi è mancato quando non mi parlava più.
Dopo un po' la mamma dice che non ci sono più posti sugli aerei per tutti quindi dovremmo andare in macchina.
Splendido, dovremmo passare 18 ore in macchina.
Dopo un po' arrivano papà e gli altri e scegliamo come andare in macchina. Io andrò con Daniel, Matt ed Edward.
«SI PARTE!» urlano insieme la mamma e Caroline.
Quando saliamo in macchina io sto davanti sul posto del passeggero di fianco a Daniel che guida, invece dietro ci sono Matt e Edward.
Mentre Matt e Edward parlano di non so cosa, io e Daniel parliamo di suo padre: dopo che sua madre è morta, suo padre si è sposato con una donna che a Daniel non sta simpatica e quindi è andato ad abitare dai suoi nonni.
Poi ha conosciuto noi ed è venuto ad abitare qui, poco dopo anche i suoi nonni sono morti.
Dopo un paio d'ore abbiamo acceso la radio ma non ci interessa nulla e dietro si erano addormentati quindi abbiamo parlato ancora un po', e dopo qualche oretta ci siamo fermati tutti in un'area di servizio.
Siamo corsi tutti in bagno e poi ci siamo presi un panino per pranzo.
Saremmo dovuti arrivare fra circa 13 ore.
Quando risaliamo in macchina hanno fatto cambio quindi ha guidato Matt e Daniel è stato con lui davanti a parlare di una ragazza che gli interessava da un po' a Matt, credo di aver sentito che si chiama Chelsey.
Io e Edward ci siamo messi a parlare e mi ha detto che sono la sua migliore amica, che carino! Poi mi sono appoggiata a lui e ci siamo addormentati entrambi.
Mi risveglio che mancavano 6 ore e abbiamo ascoltato un po' di musica.
Quando Edward mi chiede se può chiamare i suoi genitori col mio telefono, perché ha esaurito la batteria il suo, lo prendo dalla borsa e vedo che c'è un nuovo messaggio.

Ryan: Che fai oggi?
Io: Sto andando a Miami con la mia famiglia.
Ryan: Quando torni?
Io: Domenica sera tardi.
Ryan: Lunedì ci becchiamo?
Io: Ti faccio sapere...

Dò il mio telefono a Edward e io parlo un po' con Matt e Daniel.
Mancano solo 2 ore quando ci fermiamo in un'altra area di servizio per andare in bagno.
Risaliamo in macchina e, dato che guida Daniel, io mi metto davanti.
Parliamo di moto e finalmente il tempo passa veloce ed arriviamo.
«Guardate che meraviglia!» dico ai ragazzi indicando la spiaggia.
«Wow!» dicono tutti e tre.
«Ma voi sapete dove dormiamo queste due notti? Perché qui a Miami ci abitano i miei nonni ma non penso che ci stiamo tutti nelle loro case...» chiedo.
«In un hotel di un amico di tuo padre.» dice Matt.
Poi arriviamo davanti ad un hotel dove davanti c'è una spiaggia molto affollata e bella, solo che è sera quindi andremo domani in spiaggia.
Quando entriamo, l'hotel è molto bello e prendiamo le camere.
Io e Daniel entriamo nella nostra stanza e c'è un letto matrimoniale con una vista da urlo.
Dopo un po' mamma entra in camera e dice che tra dieci minuti dovevamo scendere per mangiare.
Ci sistemiamo un po' e scendiamo.
La sala da pranzo è enorme e alcuni tavoli sono già occupati.
Ci portano della pasta e della carne con patate e abbiamo gustato tutto.
Dopo cena siamo usciti a passeggiare sulla spiaggia e a farci alcune foto fino a quando c'era ancora un po' di luce.
Dopo un po' siamo tornati in hotel e siamo crollati appena abbiamo toccato il letto.

Uno splendido disastro. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora