20. Concern of mine

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Eccomi, direi che sono migliorata almeno un pochino, un mese invece di altri tre anni non è male, no? XD
Volevo provare a mantenere un ritmo di circa tre settimane ora che sono rientrata dalle ferie, ma è meglio non promettere per il momento! Grazie ancora per la pazienza e finalmente il nuovo capitolo!

Buona lettura

Ps. Cercherò di rispondere a tutte le recensioni al più presto, grazie del tempo che mi avete dedicato <3 

 

The Heart of Everything

 20 - / Concern of mine /

“Minerva, mia cara, potresti lasciarmi solo?” chiese gentilmente Albus, ritraendosi dalla finestra del suo studio con lentezza.

Con un grazioso cenno della testa la Professoressa McGonagall acconsentì, bevve rapidamente l’ultimo sorso dalla sua tazza di tè del mattino e si accomiatò. 

Dumbledore si diresse verso la scrivania e la liberò con un gesto pigro della mano dai resti della colazione condivisa con la professoressa di Trasfigurazione quindi chiamò un elfo domestico.

“Ti pregherei di comunicare al Professor Snape che la sua presenza è richiesta nel mio ufficio fra circa un quarto d’ora”.

L’elfo annuì e scomparve.

A quel punto Albus sedette, le dita delle mani incrociate sotto il mento.
In attesa dell’inevitabile.



 
Il piccolo Harry si svegliò presto. Aprì gli occhi e la prima cosa che vide fu il nero e subito si tranquillizzò. Era buffo pensare che a casa dei suoi zii il nero aveva sempre voluto dire dolore e cantina e spazzatura da mangiare e notti al freddo a piangere, ma adesso tutto era diverso, il nero era il colore dell’uomo-Sevreus e svegliarsi accanto a lui per il piccolo Harry era un sogno che diventava realtà. Nessuno avrebbe mai voluto dormire con Harry, perché Harry era sporco e cattivo e brutto, questo dicevano i suoi zii ed invece non era così. L’uomo-Sevreus l’aveva detto, i suoi zii gli avevano mentito tutto il tempo e adesso Harry non credeva più loro, non gli avrebbe creduto mai più perché l’uomo-Sevreus aveva dormito con lui e lo aveva fatto stare nel suo letto perché Harry non era sporco e cattivo e nemmeno brutto.
Harry era un bambino normale.
Pensarlo lo riempì di una tale gioia che Harry quasi rise a voce alta, ma si trattenne perché l’uomo-Sevreus stava ancora dormendo ed Harry non voleva disturbarlo.
Rimase immobile un po’ di tempo poi prese a studiare l’uomo-Sevreus.
Era la prima volta che lo guardava così da vicino senza essere visto.
Ridacchiò pianissimo.
Ricordava bene cosa aveva pensato del suo uomo-Sevreus la prima volta che lo aveva visto e ricordava bene anche tutta la paura che aveva avuto, si sentiva un po’ sciocco ora, ma in quei momenti non poteva sapere ed era davvero terrorizzato perché l’uomo-Sevreus gli era sembrato alto e nero e minaccioso, con il naso grande come quello di un grosso pinguino cattivo.
Adesso, a guardarlo bene, non era proprio così.
Senza rendersene conto allungò le manine per toccare il naso dell’uomo-Sevreus.
Era grosso, sì, ma non pareva più quello di un pinguino visto così da vicino e non era affatto freddo, sembrava quasi un naso normale, ed Harry era stato ingiusto anche con i pinguini perché non ne aveva mai visto uno dal vivo ed in effetti non poteva sapere se quelli con il naso grosso erano più cattivi degli altri…

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