Capitolo 30.

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20 Ottobre.
Questa data mi ricorda qualcosa!
Ah beh è il mio compleanno.
Diciassette anni.
Sinceramente se mi domandassero: " ti aspettavi questa vita?"
Avrei risposto subito di no. Sono sempre partita con l'idea che a diciassette anni, sarei rimasta a casa, sola senza un ragazzo e senza degli amici di cui potrei fidarmi  ciecamente, e avrei continuato a fare la vita che facevo nel mio paese, nonché scuola, un lavoro e rimanere a casa.
Invece è tutto così diverso, mi ritrovo a Milano, con un ragazzo, con degli amici e questo mi rende molto più felice!
Ho detto che non mi piace molto festeggiare il mio compleanno, perché odio essere al centro dell'attenzione, credo di non essere l'unica.
Invece ci sono altri che aspettano questo giorno per sentirsi almeno una volta importanti, per avere tutti i regali che aspettavano da non so quanto tempo, per  festeggiare insieme agli amici o con la famiglia.
Mentre io sono il contrario. Consideratemi anche una ragazza strana, ammetto che lo sono.
Vi starete chiedendo dove sono?
Ecco, sono seduta su una sedia, con la testa appoggiata sul banco, con l'intenzione di ascoltare almeno una fottuta parola che dice la professoressa, ma la mia mente si trova altrove.
La cosa strana che mi tormenta è che nessuno, ripeto nessuno mi stia dando gli auguri, ma non ne faccio un dramma, perché mi scoccia ripetere mille volte 'grazie.'
Si, sono molto strana!

Finalmente la campanella che segnava la fine delle lezioni suonò, presi lo zaino da terra e uscì da quell'edificio tanto odioso.
Mi incamminai verso casa e appena girai l'angolo di casa,notai molte persone per strada, man mano che mi avvicinavo capivo sempre di più che quelle persone erano i miei amici.
A terra trovai uno striscione con scritto " Auguri principessa!" E tutti mi vennero incontro abbracciandomi.

" auguri piccolaa." Dissero le ragazze abbracciandomi un'altra volta.

" auguri tesoro mio." Mi stampò un bacio sulla guancia ben.

Alessio venne verso di me, prendendomi dai fianchi e unendo le nostre labbra.

" auguri vita mia." Pronunciò a fior di labbra.

salimmo tutti nel nostro appartamento e quando apri la porta, ritrovai mio fratello.

" amore mio!" Lo presi in braccio, riempiendolo di baci.

Dalla porta della cucina comparve mia madre e mio padre, subito andai ad abbracciarli.

" quanto ci sei mancata, tesoro." Disse mio padre stringendomi in un caloroso abbraccio.

" anche voi." Sorrisi.

Ci sedemmo a tavola per mangiare, appena finimmo venni invasa di migliaia di regali.

" questo è mio." Mi porse il suo regalo Francesca.

Era un braccialetto con due ciondoli, una chiave con un lucchetto e un cuore, rappresentavano gli emoji principali dei nostri messaggi su Whatsapp.
Valeria e Martina mi regalarono una trousse professionale, la mia vita.
Benjamin la maglia dei nirvana, ed infine quello di Alessio.
Era un anello con inciso la frase " we are infinity."
Abbracciai ancora una volta tutti, fin quando mia madre portò a tavola la torta, appena la vidi scoppiai a ridere.

" mamma ma che torta prendi?" La fulminai con lo sguardo ma trattenni una risata.

" infondo è quella che ti faresti se non avresti Alessio qui." Disse Francesca mettendo un braccio intorno alla mia spalla.

" si vabbè sputtanami ancora di più!" Risi.

Mangiammo la torta e dopo avermi salutato,tutti andarono via.

" tesoro, noi abbiamo l'aereo tra un'ora." Disse mio padre abbracciandomi.

" ma quindi andate già via?" Chiesi.

" si, tesoro."

Gli abbracciai e insieme ad Alessio gli accompagnammo all'aeroporto.
Salutai mio fratello e i miei genitori non appena entrarono in aereo, noi uscimmo dall'aeroporto.
Mezz'ora dopo arrivammo a casa, mi sedetti sul divano, girando un po' sui social.

" che fai ancora seduta?" La voce di Alessio mi fece spostare lo sguardo dal cellulare a lui.

" perché cosa dovrei fare?" Chiesi titubante.

" ti dovresti preparare?" Mi prese da un braccio facendomi alzare.

" mi dici cosa faremo?"

" troppe domande ragazza, va a cambiarti." Mi spinse in camera e alzai la mano destra sbuffando.

Decisi di mettere un jeans strappato e una felpa grigia con una giacca, lisciai i capelli e misi un filo di matita sulla palpebra mobile.
Uscì dalla camera e poco dopo Alessio mi raggiunse portandomi fuori.

" Alessio." Lo richiamai.

" Ei."

" dove andiamo?" Domandai ancora una volta.

" tra poco vedrai." Sorrise.

Sbuffai poggiandomi con il gomito al finestrino, mezz'ora dopo ci ritrovammo in una sala giochi.

" io amo questo posto." Mi girai intorno.

" che aspettiamo? Andiamo su!"

Andammo a prendere i gettoni per usare i videogiochi o alcuni giochi.
Tra risate e scherzi ci dirigemmo alla strada parallela per andare a mangiare al Mc.
Ordinammo il nostro panino e ci sedemmo ad un tavolo libero.
Ritornati a casa, mi tolsi immediatamente le scarpe e la giacca e corsi in bagno a mettere il pigiama.

Entrai in salotto prendendo il caricatore.

" comunque grazie!" Sorrisi e andai in camera.

// Spazio autrice.//
Scusatemi per l'attesa ma tra instore di benji e Fede, e alcune cose da preparare per l'instore di Alessio non ho avuto molto tempo!
Ma ecco qui! Spero che vi piaccia.
A quale instore andrete di Alessio?
Io dopodomani🙈

"siamo due destinati a mancarci. - Alessio bernabei."Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora