Capitolo 10

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Le vacanze di Pasqua sono iniziate. Ci voleva un po' di riposo da scuola. A Pasqua sono stata con la mia famiglia, invece Pasquetta l'ho passata con i miei amici.

Eravamo io, Alessia, il suo ragazzo, Emanuele e altri amici.
Andammo sulla scogliera. Alessia faceva di tutto per lasciarmi da sola con Emanuele. Voleva per forza che ci baciassimo. Anche io lo volevo, ma avevo e ho ancora paura di non piacergli. Anche perché, tutti i suoi amici continuano a ripetere che lui si farebbe anche un palo e quindi è logico che io gli piaccia.

Il ragazzo di Alessia, Daniele, vede che sono triste e preoccupata, e viene a parlarmi.

Invece Alessia inizia a parlare con Emanuele. Non sento quello che si dicono, perché sono troppo lontani da me.

"Che hai?" mi chiede Daniele.
"Niente" rispondo io, quando invece vorrei urlare contro tutto e tutti che non ce la faccio.
"Sono sicuro che hai paura di qualcosa". Daniele ha proprio indovinato. Quando vede che io non gli rispondo, dice "Hai paura di non piacergli?". Colpita e affondata. Ma come cavolo ha fatto ad indovinare???

Ma piuttosto che chiederglielo o dirgli che è quello che mi preoccupa, rimango in silenzio a fissare il mare e tutto l'orizzonte.

Poi Daniele se ne va e Alessia e Emanuele tornano verso di me.
Scendiamo dalla scogliera e tutti gli altri iniziano a giocare a pallavolo, tranne me e Emanuele.

Lui continua a chiedermi di riandare sui scogli. Alla fine lo accontento. Saliamo e ci sediamo.

"Hai freddo?" mi chiede lui.
"No" rispondo e inizio a tremare per il freddo e per l'agitazione.
"Perché non ammetti che hai freddo?" aveva ragione stavo tremando, ma non volevo dargliela vinta. Ma alla fine mi arresi.

"Si, ho freddo" mi sento così stupida...
Lui mette un braccio intorno a me. Il mio viso diventa rosso in tre secondi, adesso mi sento ancora più stupida. Mi vergogno tantissimo, è una cosa strana e non mi era successo né con James né con Gabriel.

"Non ci posso credere! Hai ancora freddo!!!" la sua voce mi risveglia dai miei pensieri. A cosa serve mentire ormai?
"Si" e mi spunta un sorriso.
"Allora forse un bacio ti potrebbe riscaldare". Che cosa imbarazzante!!!!

Mi giro verso di lui e ci baciamo.

Se prima ero solo rossa di vergogna, ora sono viola.
"Su quell'isola sarebbe stato più romantico" dice lui.
"Va bene così, tranquillo" rispondo io.

Scendiamo e raggiungiamo gli altri. Tutti ci fissano e mi sento troppo osservata. Si è vero ci siamo baciati ed è una cosa bellissima!! Ma mi da fastidio che tutti mi fissano, anche se alcuni di loro sapevano che c'era qualcosa tra me e lui.

Alessia mi corre in contro e mi abbraccia così forte che non sento più i miei polmoni.

Alla fine si stacca e fa i complimenti a Emanuele. Ce ne andiamo da lì e passeggiamo verso il lungomare. Quando ad un certo punto non vedo più Emanuele accanto a me. Ma tre secondi dopo è alla mia sinistra.

Si ferma e mi dice "Questo è per te" rimango pietrificata, aveva una bellissima calla ( foto a inizio capitolo) stavo per piangere, lo ringraziai e presi il fiore, che è anche il mio preferito, perché mia nonna, annaffiava sempre la calla che avevamo in giardino.

"Cercavo le rose ma non c'erano"
dice lui. Sinceramente non mi importa se sono rose, gigli o girasoli, l'importante è il pensiero.
"Va bene lo stesso" rispondo. Forse sono stata un po' fredda con lui, ma è solo perché non me lo aspettavo e non sono abituata a ricevere fiori o ad altre cose romantiche di questo tipo.



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