Capitolo 8

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Dopo più di un giorno che Gabriel non si era fatto sentire ne vedere la sua attuale fidanzata era preoccupatissima.

Invece alla mia classe non importava niente di lui.
Lunedì tutto normale, Gabriel era seduto al banchetto singolo attaccato al mio e di Alessia.

Alla fine dell'ora di religione noi ragazze ci siamo messe a parlare di varie cose. Quando una ragazza inizia a dire
" Mary puoi dire a tuo fratello di non scrivermi più?"
"Perché che ti ha scritto?" chiede un'altra.

"Mi ha scritto -vorrei accarezzare la tua anima fino all'infinito- ma io neanche lo conosco. Poi gli ho detto che avevo preso l'autobus con lui e lui mi risponde che non mi aveva vista"

"E che gli hai risposto tu?" chiede un'altra.
"Non gli ho risposto niente ma era ovvio, mi avrà vista mezza volta". Tutte scoppiarono a ridere.
Mary intervenne "Regà io più di dirglielo e spiegargli che facendo così non arriva a niente io non posso fare più niente. Fa queste cose con più di trenta ragazze"


Il mondo mi crollò addosso in tre secondi, cercai di abbozzare un sorriso ma Alessia si accorse di tutto e mi fece un sorriso molto amichevole.

Ce ne andammo al nostro banco e lei cercò di tirarmi su di morale e gliene sono molto grata per questo.

È vero non me ne fregava niente di James ma sapere che tutto quello che ho provato e quello che mi ha detto e promesso in realtà non era niente, solo bugie che per lui non significavano assolutamente niente e che magari diceva a tutte.
Ero stata una delle tante stupide e deficienti che ci sono cascate.

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