Best Friends Trip - Shawn Mendes

9.

Un'altra giornata è passata, e stanca morta mi butto sul letto.

È stata dura dover sopportare tutto il giorno le occhiatine furiose che mi lanciava Ambar durante le lezioni ma, evitandola, sono riuscita comunque a sopravvivere alle cinque ore di scuola.

Sinceramente credevo che i professori canadesi, o quantomeno americani, fossero migliori di quelli italiani.
Mi sbagliavo.
Anche se siamo ospiti, e tutti sono a conoscenza di questa cosa, non si sono risparmiati di tartassarci di compiti nonostante abbiamo iniziato i nuovi studi da neanche tre giorni.

Karisma è uscita con Matt per il loro appuntamento e non vedo l'ora di sentire come hanno trascorso il pomeriggio.

Mi alzo dal letto e decido di uscire un po' per fare una passeggiata, anche per smaltire la pizza che avevo ordinato per pranzo.

Prendo lo zainetto piccolo, le chiavi dell'appartamento, il telefono e una bottiglietta d'acqua.

Dobbiamo ancora andare a fare la spesa.

Chiudo a chiave la porta e scendo le scale.

Arrivata al secondo piano, mentre svolto l'angolo, vado a sbattere contro qualcuno.

Cameron.

-Ehi, guarda chi si vede!- dice abbracciandomi con il suo solito sorriso stampato in volto.

Devo ammettere che Cameron mi è sembrato un ragazzo dolce e amichevole anche se non lo conosco molto.

-Ciao, perché da queste parti?- gli chiedo.

-Stavo salendo da Matt, dobbiamo giocarci una partita alla Playstation. Voglio la rivincita!- fa lui serrando i pugni -Te invece, dove vai di bello?-

-Io sto andando a camminare..- mi fermo un attimo -ma.. aspetta.. Matt è uscito con Karisma già da un'ora, non lo troverai in casa-

Vedo la faccia di Cameron farsi sorpresa.

-Non ha annullato il nostro incontro.. evidentemente aveva paura che l'avrei battuto quindi non mi ha riferito nulla- fa Cam assumendo un tono sarcastico.

Io mi metto a ridere.
Le faccie che fa Cameron sono incredibili.

-Vuol dire che ti accompagneró all'uscita- conclude.

E insieme scendiamo le scale.

Arrivati a piano terra suona il telefono a Cam.

-'pronto'... 'okay'...'si arrivo'- e chiude la chiamata.

-Era Nash mi ha chiesto di passare da lui, vuoi venire anche tu?- mi chiede.

-Grazie dell'invito ma preferisco andare a camminare un po' adesso.. ci vediamo più tardi okay?- dico rivolgendogli un sorriso.

-Certoo- risponde passando una mano sul mio braccio.

Ci rivolgiamo un sorriso e poi andiamo ognuno per la propria strada.

[...]
È più di un'ora che sto camminando a passo svelto e devo ammettere che sono abbastanza stanca.

Mi siedo su una panchina nel parco.