~"Who are you?"~ (2)

672 112 173
                                    

~E stavo attenta a non amare prima di incontrarti~

Sto scendendo le scale con il mio pigiamone rosso che mi fa sembrare un enorme pomodoro o forse il Gabibbo, ma all'improvviso sento qualcosa di bagnato in faccia, ma che cazzo?

È un uovo!.

< MA CHE DIAVOLO? > esclamo vedendo quel nano malefico di mio fratello che corre via.

<Jack torna subito qua, cazzo!> dico urlando e cominciando a inseguirlo.

<Signorina non dire parolacce> mi ammonisce mio padre bevendo il suo caffè.

<Tu sei stato tutto il tempo qua?> domando e lui annuisce ridendo, ma dove vivo?

In un manicomio.

<Dov'è la mamma?> chiedo lavandomi la faccia, che schifo è come se una gallina mi avesse partorito in faccia.

<È andata a confermare la tua presenza> dice mio padre tranquillamente e io lo guardo stralunata.

<Ti prego dimmi che stai parlando di qualche gara di cibo> dico inginocchiandomi a terra con le mani unite e il labbruccio tremolante.

<Mi dispiace, ma parlo proprio dell'incontro all'ospedale> dice.

Ma io sto usando il labbruccio!

Da piccola funzionava.

<Eccomi qua> dice mia madre entrando e svolazzando di qua e di là.

<Cosa hai fatto questa mattina?> chiedo facendo finta di niente anche se voglio ucciderla.

<Ma niente un po' di compere > dice facendomi un sorriso innocente e continuando a mettere a posto la spesa.

<Sicura?> chiedo chiudendo i miei occhi in due fessure e puntandogli un dito quasi dritto dentro l'occhio.

<Okay> dice sedendosi, bene sta confessando.

<Potrei solamente averti iscritto nell'incontro che comincia  all'ospedale questo pomeriggio > blatera alzando lo sguardo verso di me e continuando a sorridere.

<Però ti ho comprato la nutella> dice uscendo il barattolo dal sacchetto verde della spesa.

<Ma perché? Poi la nutella non potrò mangiarla se già è ora di pranzo e di pomeriggio devo andare a quello stupido incontro> dico sclerando di brutto.

<Tesoro guarda il lato positivo, conoscerai nuove persone> dice aprendo la nutella e alzandosi prendendo due cucchiai di cui me ne porge uno.

<E la nutella la mangiamo ora Ley> ribadisce affondando il cucchiaio nella nutella.

****

È inutile dire che sono in macchina per andare all'ospedale all'incontro, ma nel frattempo come mio solito, sto canticchiando con i piedi sul cruscotto e lo sguardo verso il finestrino.

Amo guardare l'orizzonte che sfreccia veloce sotto il mio sguardo un po' perso.

Mi chiedo perché abbia scelto proprio me da uccidere, il cielo.

Ma ho visto bambini combattere contro il mio stesso demone quindi sono grata di aver passato più tempo di loro a sorridere.

Si dice che se sorridi al mondo, lui ti sorriderà, ma io sorridevo eppure eccomi qua.

<Dai non sei super eccitata?> chiede mia madre che da circa mezz'ora mi sta toccando il braccio.

<No> dico secca, odio dover andare il quel posto ma guarda caso sono proprio qui a cercare come al solito la stanza giusta.

Drogata Di NoiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora