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La mattina dopo fui svegliato dai pallidi raggi del sole che filtravano attraverso le tende.
Ero infreddolito.
Eravamo coperti solo da un lenzuolo di seta bianco, molto morbido.
Io e lei ci eravamo addormentati nudi a cucchiaio.
I suoi capelli profumavano di me, cio mi rassicurava.
Cominciai ad accarezzarle il viso.
Guardarla dormire era stupendo, era un angelo.
Si mosse.
E infine aprì quei meravigliosi occhi verdi, smeraldi costosi e raffinati.
"Buongiorno Delly "
"Buonanotte Jack".
Si voltò dall'altro lato e si riappisolò.
Ci rimettemmo nella stessa posizione.
Ero consapevole che eravamo entrambi nudi.
Non dovevo pensarci.
Non dovevo pensarci.
Ci stavo pensando.
Prima ancora di rendermene contl, il mio amico più in basso, era gia sveglio.
Decisi di uscire dal letto, coprendomi con un cuscino per non farmi vedere.
Adele sentendomi muovere si girò di colpo e mi vide.
"Che fai?"
"Vado in bagno"
"Fai senza coprirti li, te l'ho gia visto stanotte stallone" disse leccandosi il labbro inferiore.
"Forse è meglio che vada in bagno".
"Va bene".
Si mise il cuscino sulla testa.
Entrai in bagno, e mi guardai allo specchio.
Accesi la doccia, la impostai su acqua molto calda.
Non mi ero mai piaciuto, ma lei mi faceva sentire unico.
Vidi il vapore uscire dalla doccia.
Entrai, e rimasi sotto l'acqua per cinque minuti a non pensare a niente.
Sentii la porta del bagno aprirsi.
Adele disse :
"Grazie amore, mi hai acceso la doccia".
Mentre ancora si stava sfregando gli occhi aprì la tendina e mi vide in doccia.
Non ebbe nessuna reazione.
Entrò e chiuse la tendina.
Ammirarla sotto la doccia era tutta un'altra cosa che vederla sotto le coperte.
Si muoveva lentamente quasi come se mi stesse provocando.
Mi ritrovai a guardarla ardentemente mordendomi di tanto in tanto il labbro.
Mi vide : "Che c'è?" mi chiese come se non stesse facendo la doccia con me.
Riprese parola.
"Puoi insaponarmi la schiena?"
"C-certo" ero disperato.
Le sarei saltato addosso in meno di un minuto.
Eravamo corpo contro corpo quasi, presi il bagnoschiuma alla fragola selvatica e malva, e lo versai sulla sua schiena, bianca come la neve.
"Mhh, un po più in basso".
"Agli ordini capo".
Si risciacquò, e si girò verso di me.
Mi squadrò da capo a piedi.
"Che ne dici se..."
Mi avvicinai e la baciai.
Non potevo piu resistere a quella situazione.
Starete pensando che io non abbia avuto forza di volontà, ma chiunque avrebbe fatto lo stesso.
La sbattei contro la parete della doccia, e ci baciammo appassionatamente.
Le nostre lingue si rincorrevano.
Dio quanto amavo quelle labbra, così morbide, così saporite.
Le avrei volute baciare per sempre.
Scesi con la mano verso il suo sedere.
Era morbido e soda.
La sollevai dalle cosce in modo da avere un solido appiglio.
Rimanemmo li per sette o otto minuti.
I piu belli della vita.
"Che ne dici se ci spostiamo in camera da letto?".
Uscimmo fradici, ma non ci importava, aprimmo la finestra, in modo che la brezza mattutina potesse entrare.
La misi sul letto e continuammo quello che stavamo facendo.
Durammo entrambi un'ora prima di coricarci esausti.
Lei era fantastica, soddisfava ogni desiderio, sembrava quasi leggerti nel pensiero.
"Wow" dissi
"Sei stato straordinario" disse dandomi una pacca sulla schiena.
"Sarà meglio rivestirci e andare a pranzo".
Ci rivestimmo.
Io mi incantai a guardare il panorama in mutande sul balconcino dell'ultimo piano.
Arrivò lei.
Mi diede una pacca sul culo.
"Sei meglio senza mutande".
Mi girai, lei era in intimo.
"Beh tu sei eccitante anche così"
La tirai a me e le misi il braccio attorno al collo.
"Penso di amarti" disse.
Rimasi in silenzio.
La strinsi solo più forte.
Non era necessario che le dicessi di si.
La vidi sorridere.
Ci girammo entrambi e ci baciammo, a stampo, il panorama di Berlino faceva da sfondo al nuovo amore.
La città in quel momento si fermò.
Si staccò e rientrò.
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Uscimmo di camera all'una di pomeriggio.
"So io dove portarla, mademoiselle".
Salimmo su un taxi, che ci portò in un grattacielo.
Salimmo fino al 106esimo piano.
Avevo prenotato un tavolo in terrazza.
Il cameriere ci accompagnò al tavolo.
Aiutai Adele a sedersi, e le versai un goccio di champagne.
"Che prendi?" disse
"Puoi prendere ciò che vuoi, ho pagati tutto io".
"Come puoi aver pagato, se non hai una lira?" Disse.
"Ho trovato un lavoretto"
"Ehi, e di che si tratta?".
"Ehm..."
"Eddai non essere timido, stamattina non lo sei stato" mi sorrise.
"Beh ecco..., una casa...di moda, ha visto le nostre foto insieme e beh...mi ha contattato".
"Oh, questo significa che non continuerai la tournée con me?"
Le si illucidirono gli occhi.
Era davvero dolce.
Teneva davvero a me.
"Stavo scherzando, cesso come sono, non mi chiamerebbe neanche un giornalino della scuola a sfilare".
Sospirò di sollievo.
"Però, il tuo direttore esecutivo, mi ha dato un ruolo nel tuo team".
"È stupendo Jack".
"Ha scoperto che ho frequentato il liceo artistico, e mi ha messo capo nella sezione gadjet & t-shirt e in più, sarò l'art decorer del tuo nuovo album".
"Ti adoro, è una notizia splendida"
Vuotò il bicchiere di vino.
"Volevo chiederti, hai gia in mente un nuovo album?"
"Oh si, sarà un capolavoro Pop, penso che lo chiamerò 22 o 23, a seconda di quanti anni avrò quando inizierò a scrivere qualcosa".
"Sei longimirante allora" le sorrisi maliziosamente.
....
Pranzammo con calma.
"E ora?"
"Che ne dici di andare al cinema?"
"A vedere che?"
"Tomb Raider?"
"Andata".
Chiamammo un altro taxi e arrivammo al cinema

My Remedy {Adele Adkins} COMPLETATAWhere stories live. Discover now