1 [Corretto]

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Ho sempre avuto questa sensazioni di vuoto, fin dai primi anni della mia vita.

Questa dilemma esistenziale si fece sempre più pronunciato al crescere dei miei anni.
Mi condizionava la vita, divorava e lacerava ogni fibra del mio corpo.

Mi prosciugava le energie, mi faceva provare sentimenti contrastanti simultaneamente.
Mi rendeva indifferente a tutto quello che succedeva attorno a me.

Mi rendeva egoista e totalmente apatico.
Niente sembrava saziare questo vuoto, non imparai mai a conviverci, non mi diedi mai per vinto.

Cercai sempre di contrastarlo, perche mi impediva di avere una vita di normale diciassettenne.
Mi isolai da tutti i miei amici.

Rimasi solo come un cane, o forse non del tutto solo...il vuoto era sempre con me.
Infine gettai la spugna.

Lasciai che il torpore generato da questo vuoto si impadronisse totalmente di me.

Ero diventato una macchina, facevo tutto quello che c'era da fare.

Andavo a scuola, mangiavo, studiavo, mangiavo e dormivo.

Era diventata un'operazione meccanica.
A volte facevo le cose senza neanche rendermene conto.
Questo vuoto, divenne sempre piu pesante.
Quando mio nonno morì il 25 dicembre, pensai che niente ormai avrebbe piu potuto salvarmi.
Lui era l'unico ad alleviare questo dolore.

Era l'unico che sapeva strapparmi un sorriso senza troppa fatica.
Lui era fiero di me.
Era il mio migliore amico.
Ero entrato in un circolo vizioso.
In una galassia sconosciuta.

Avevo perso il controllo della mia vita.
Poi un giorno, ero in macchina con mia madre e sentii "Someone Like You".
Un vero capolavoro.
In quattro minuti di canzone la cantante riassumette tutta la mia vita.
La mia continua lotta.
La mia sofferenza.
Era stupendo.

Quei quattro minuti, furono i quattro minuti piu felice dalla morte di mio nonno.
Quella voce era riuscita a farmi deporre la maschera che indossavo ogni giorno.
Sapevo che chiunque avesse cantato cosi bene non poteva che avere un passato burrascoso :
come il mio.

La cantante si chiamava Adele, una ragazza di una ventina d'anni.
Paffuta ma bella.
Rimasi estasiato dai suoi occhi, erano verdi.
Mi sembrava di specchiarmi in una stella cadente.
Accecato da tanta bellezza cominciai a raccogliere informazioni sul suo conto.
Era in attività dal 2008.

Aveva scritto solo due album, il primo poco conosciuto, il secondo invece divenne l'album più venduto dell'anno.
Pensai che dovesse essere un capolavoro, visto che l'economia musicale era alla frutta.
Negli ultimi anni pochi artisti, erano riusciti a raggiungere notorietà, tra questi Bruno Mars, Amy Winehouse e anche questa Adele.

Al tempo la mia cantante preferita era Lana Del Rey, con quel gioiellino di Album "Born To Die".
Era la mia preferita perche lei riusciva a rendere meno dolorosa la pressione di questo vuoto.
Ma non l'ha mai eliminata.

Gli album di Adele, avevano nomi strani.
Non erano nomi infatti, erano numeri.

19 (2009 http:/www.adele.com)
21 (2011 http:/www.adele.com)

Mi incuriosivano davvero molto quei numeri.
Così iniziai ad interessarmi a lei, e a seguirla dovunque andasse.

Allora bellezze, questò è un capitolo un po' introduttivo, sto provando seriamente ad andare avanti con questo libro perchè è tutta la mia vita.
So che potete darmi una mano *incrocia le dita*
Andate avanti a leggere SUSU😂
ALL THE LOVE X ONOMATOPHEA

My Remedy {Adele Adkins} COMPLETATAWhere stories live. Discover now