Piccoli Miracoli

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Sto pensando a te che insegui l'amore e costruisci la sua immagine ideale

Io l'amore lo avevo inseguito, ovunque e sempre, ed è vero: io avevo solo costruito la sua immagine ideale. Ideale per me ma che ideale non era.
Quel presupposto sbagliato di un modello esemplare.
Con i miei occhi avevo teorizzato ciò che volevo vedere di buono, ma che buono non era affatto.

Che poi svanisce nel rumore della vita reale, sarebbe meglio se ti riuscissi ad ascoltare

Se sarei riuscita ad ascoltare quella vocina dentro me, quella che io avevo represso e soffocato, quella che mi diceva come stavano in realtà le cose, forse avrei evitato di sentirmi così delusa adesso.
Così sciocca e incredibilmente stupida.
Se fossi riuscita ad ascoltare tutto quello che sapevo, ma che però volevo ignorare di capire, io non avrei versato quelle lacrime incastrate fra le ciglia, che adesso spuntavano mentre ascoltavo una canzone. Perché tacere a noi stessi e tappare le orecchie con le nostre stesse mani, è solo un cosciente vivere di menzogne. È
un'avvelenarsi col non fare niente per cambiare le cose.
È iniezione volontaria di cianuro.

Vivere per i piccoli miracoli nascosti in certi attimi, che non torneranno più

Questo avrei dovuto fare io: prendere quel piccolo miracolo della prima sera insieme, quei pochi attimi di pura, semplice e spensierata follia, e fermarli lì. Stoppare quell'istante un po spigliato e renderlo bello per sempre.
Perché se c'è una cosa che ho capito, è che i momenti più felici e magici, sono i più brevi perché prolungarli serve solo a spegnerli.

Per questo tu dovresti scegliere l'amore che ti fa sorridere
Come un'onda da prendere e a decidere sei tu

Io avrei dovuto interrompere subito. Avrei dovuto prendere quello che faceva sorridere e non piangere. Avrei dovuto cavalcarlo come un'onda e poi lasciarlo andare nella circostanza opportuna.
Avrei dovuto attraversarlo e poi tornare indietro subito, anziché addentrarmi in un oltre troppo imprevedibile e altalenante.
Avrei, avrei, quanti avrei....
E la colpa di non averlo fatto non potevo darla a nessuno, perché a decidere ero stata io.
Io lo avevo permesso.

Sto pensando a te che insegui l'amore,
La tua libertà è diventata una prigione.

Parole che non mi conoscevano, prendevano forma sulla mia pelle.
Si appendevano come chiodi ai miei buchi straripati di speranze.
Quella mia libertà presa contro tutto e tutti, era divenuta una prigione senza fondamenta e con una catena invisibile avvolta intorno al petto.
Ero andata via da una Frosinone stretta per ritrovarmi in vesti ancora più anguste.
Ed è un passo soltanto.
Una falcata soltanto, fra il vivere fino in fondo e il naufragare negli inferi di un peccato chiamato noncuranza per la propria persona.
È una linea sottile fra due mondi opposti incrociati sul confine.
È un centimetro soltanto, fra il cogliere l'opportunità e il tirare la corda fino a spezzarla.
Ci si confonde sulla frontiera tracciata sino a demarcare la soglia.
Si diviene schiavi dei propri sbagli e delle abitudini prese troppo in fretta.
E tutto questo per inseguire l'amore. Un amore solo mio però.

Non ti piaci mai e vorresti cambiare
Sarebbe meglio se ti riuscissi ad accettare

Non mi ero piaciuta e avevo cercato altro, avevo bramato avventure e accettare la verità sarebbe stata la soluzione migliore.
Peccato che la soluzione migliore è quella che diventa indispensabile solo raggiungendo il limite, lo stremo delle forze.
Peccato che la soluzione di reagire e svoltare, diventa la migliore solo dopo aver raggiunto l'apice della saturazione.
Tutti gli errori diventano facili da correggere con il senno di poi.
È l'esperienza soltanto a renderci insegnanti.

La Storia In Una Fotografia (#Wattys2016)Waar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu