Non lo sei

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Era una settimana che io e Raffaella non ci sentivamo, non perché non volessi cercarla anzi, gli mandavo almeno uno o più messaggi al giorno accompagnati anche dalle chiamate ma non ricevevo nessuna risposta.

Le ragioni sono due o mi stave evitando cosa molto probabile dato che vedevo che entrava su whatsapp ma non rispondeva, almeno è stata sveglia e non è entrata nella chat o è incazzata con me. Due sono le cose.

Ero in studio come la maggior parte delle volte più o meno, avevo appena finito di registrare, quindi me ne potevo tornare a casa, presi la giacca e uscì fuori, questa volta per tornare a casa decisi di fare la strada più lunga, anche per passare da Raffaella, no era solo per quello.

Arrivai davanti a casa sua, percheggiai e andai a bussare, spero tanto che non ci sia il padre, sarebbe alquanto imbarazzante, scacciai via le mie paranoie e aspettai. La porta si aprì, guardai in basso dato che ad aprire c'era Greta.

Ciao Emi》disse gentilmente

Ciao killer, c'è Raffaella? 》chiesi

Oh, emh no, c'è sta dormendo》disse imbarazzata

Gli puoi dire che sono passato?》chiesi

Shi》disse

Va bene, ciao killer》dissi dolcemente

Ciao king》disse chiudendo la porta

Percorsi il vialetto e ritornai verso la macchina, mi rigirai e vidi che la luce della camera di Raf era accesa eh non mi freghi, per evitare di ribussare decisi di arrampicarmi fino a su, in fondo sono sempre lo stesso ragazzo che scappava dagli sbirri poco tempo fa.

Riuscì ad arrampicarmi, bussai alla finestra, bussai più volte per far si che si accorgesse della mia presenza, si alzò dal letto e venne ad aprire, appena mi vide si spaventò e fece un passo indietro.

Tranquilla sono io》dissi sorridendo

Ma che sei pazzo?》chiese scioccata

《Di te? Si probabile》dissi ridendo 《mi fai entrare perfavore me ne stanno scendendo le mani》dissi

Entra》disse prendendomi la mano per aiutarmi

Entrai, mi sistemai la maglietta e guardai Raffaella, mi avvicinai a lei e la spinsi contro il muro vicino alla porta, la chiusi a chiave e la buttai nel letto delicatamente.La guardai e vidi che era confusa, i mie occhi incontrarono i suoi, eh cazzo che occhi.

《 Perché mi stai evitando?》chiesi guardandola

È complicato》disse abbassando la testa

《 Ti ascolto》dissi

Dei paparazzi ci hanno visto insieme, un giornalista è venuto fuori da casa e ha incominciato a farmi domande su domande, mi ha detto che non ero all'altezza di uscire con un king del rap come te, e che mi dovevo smontare che non ero nessuno per stare al tuo fianco》disse ma che cazzo

《Quando questo?》chiesi nervoso

《Una settimana fa, mi dispiace non volevo causarti problemi》disse dispiaciuta

《Oi non me ne causi, è questa gente di merda che non si fa mai i cazzi loro, e non li ascoltare, tu sei all'altezza e forse anche di più per stare con me, c'è nel senso di amicizia ovviamente》dissi dolcemente

Mi sono tagliata》disse mentre una lacrima gli scendeva

Di nuovo?》chiesi

Si, ma non solo per i paparazzi anche per il fatto di mio padre e anche perché mi manca la mamma, non c'è la faccio più》disse

Togliti la maglietta e i pantaloni》dissi serio

《 No, ma che sei pazzo》disse in risposta

《Te lo ripeto un altra volta, togliti la maglietta e i pantaloni e rimani in mutande e reggiseno》dissi serio con un po di rabbia

Mi guardò abbastanza spaventata, si alzò dal letto e fece come gli dissi, rimase in mutande e reggiseno, mi avvicinai al comodino e accesi la luce per poterla vedere meglio. Appena l'accesi gli guardai le gambe e le braccia, erano pieni di tagli, alcuni erano ancora freschi.

Mi misi in ginocchio e l'avvicinai a me per i fianchi, senti le lacrime che gli scendevano, incominciai a baciargli ogni taglio che si aveva fatto, dalle gambe fino alle braccia, piano piano senza fretta, so perfettamente che non sarebbe cambiato niente con i mie baci, ma sicuramente il suo stato d'animo si.

《 Perfavore non farlo più》dissi mentre gli lasciavo ancora dei baci qua e là.

Non te lo posso promettere》disse

Provaci, quando ti vorrai tagliare mi chiami e io arrivo, in ogni momento della giornata, non rovinarti così》dissi mettendomi alla sua altezza.

Non voglio essere un peso per te》disse allontanandosi da me

《Non lo sei》dissi facendo scontrare i nostri nasi

I nostri respiri si mischiarono, la teneva attaccata al mio corpo, ci guardammo negli occhi, erano più sereni, non sofferenti come quando sono arrivati, mi avvicinai di più a lei e...

Superman ||Emis Killa||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora