Capitolo 20: Uniti?

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- Mmh... no Jude, c'è caldo, toglitela la divisa...-
- Kiara... svegliati...-
- Mamma, cinque minuti!... sto sognando un figo della madonna...-
- Kiara! Ti vuoi svegliare?!-
Aprii gli occhi e mi trovai davanti Celia, che cercava di trattenere le sue risatine.
- Buongiorno, pervertita addormentata!-
- E...ehi! N...non è come pensi!-
- Sì, ovvio... però io ho registrato tutto- mi disse, facendomi vedere un registratore.
Sbiancai, vedendola come una possibile arma di ricatto.
- Cancellalo... ho dico a David che hai interi book fotografici di lui dentro la tua fotocamera-
Rimase zitta per qualche secondo, poi mi passò il registratore.
- Puoi cancellarlo- disse solamente, mentre io non me lo feci ripetere due volte.

- La squadra inglese ci ha invitati ad una serata di gala!- disse Silvia, entusiasta.
Io sbiancai per la seconda volta, quel giorno.
Dovevo mettere di nuovo un vestito.
Essere galante e raffinata.
Non mangiare troppo.
Fare la carina con tutti.
-...io rimango a guardia della nostra zona- dissi, seria.
- Non se ne parla! Tu vieni!- esclamò Celia.
Sapevo già che quella sera sarebbe stata un inferno.

- Allora, come li vuoi i capelli?-
- Sciolti-
- E le scarpe?-
- Basse-
- Kiara! Ma dov'è finita la tua femminilità?!-
- Non l'ho mai avuta!-
Silvia sbuffò a quell'affermazione e mi prese i capelli, acconciandoli in una treccia molto semplice.
Tirarono fuori un vestitino bianco e me lo misero a forza, facendomi sentire terribilmente a disagio.
- Non sono abituata a mettere vestiti eleganti- dissi, guardandomi allo specchio come se fossi un aliena.
- Mancano solo le lentine!- esclamò Celia, entusiasta.
- Lentine?... aspettate, volete togliermi gli occhiali?!- domandai, agitata.
Per me era un sacrilegio, gli occhiali erano per me come un braccio o una gamba.
Fu davvero angosciante quando li posai sulla scrivania, senza che però la mia miopia mi ostacolasse grazie alle lentine.

Scesi le scale prima delle altre, sistemata di tutto punto.
Alcuni ragazzi erano già pronti e appena mi videro si complimentarono con me.
Nathan disse pure che sembravo una bambola, e questo non fece altro che aumentare la mia agitazione.
Salii in camera di Jude, che stranamente non era ancora pronto, e bussai.
- Avanti- sentii, e io entrai.
Si stava abbottonando la camicia e quando alzò lo sguardo rimase impietrito.
Mi fissò per un pò finchè non mi avvicinai, avvicinando una mano verso il suo viso.
Gli accarezzai una guancia e poi gli tolsi gli occhialini, curiosa di vedere il suo sguardo celato sotto le lenti scure.
Guardando i suoi occhi cremisi mi incantai come la prima volta in cui li vidi.
Eravamo tutti e due meravigliati l'uno dell'altro.
- Come mai questa bellissima ragazza è venuta qui?- mi chiese lui, riprendendosi.
- La tua fidanzata è venuta per dirti che devi darti una mossa- risposi, incrociando le braccia.
- La mia fidanzata? Ma lei è un maschiaccio quattrocchi, mica un'elegante fanciulla come quella che ho di fronte- ribbattè lui, ridacchiando divertito.
- Jude, ti picchio- lo minacciai, gonfiando le guancie.
- Sto scherzando, piccola. Sei bella sempre... solo che adesso sei molto piú femminile, e fa un effetto diverso-
- Uff, lo so...-

Lo sapevo, che quella serata sarebbe stata un inferno.
Dopo quasi due ore di festa ero tornata alla zona giapponese, seduta sulla spiaggia davanti alla sede.
Il vestito era ormai rovinato e il poco trucco che avevo si era sciolto con il pianto.
Ero sempre stata una ragazza molto timida, e ritrovarmi tutta sporca di cibo, che per colpa di una svista un cameriere mi aveva appiccicato addosso, e con una trentina di persone che ridevano attorno a me, avevo perso ogni speranza.
Non ero fatta per essere una ragazza modello, elegante e di classe.
Ero solo una ragazzina pigra e immatura.
- Kiara...-
- Lasciami in pace, Jude...-
- Di certo non posso lasciare la mia ragazza qui a piangere... su, alzati, andiamo dentro-
- Lasciami qui, vai via-
Mi prese per le braccia, facendomi alzare a forza.
Tenevo lo sguardo basso, verso la sabbia, cercando di non piangere di nuovo.
- Ehi... non è successo nulla... può capitare...- mi disse Jude, cercando di consolarmi.
- Come fai?... come fai ad amare una come me?-
- Kiara, ma che dici?-
- Sono una frana... non faccio mai niente di buono...-
- Smettila, non è vero-
- Sei sprecato con me, non ho niente, non sono bella, non vado bene a scuola...-
- Tu hai tante qualità, non devi abbatterti-
- Sei tu ad avere mille qualità! Io sono solo una stupida ragazzina!-
Gli gridai contro, come mai avevo fatto.
- E cosa dovrei fare?! Lasciarti?!-
E lui era furioso. Eccome se lo era.
- Sì, fallo... lasciami-

ANGOLO AUTRICE
So di essere sadica, a volte.
Ma non mi piace quando le coppiette sono sempre felici e contente.

Kiara VS Occhialini Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora