Capitolo 5: Il Mondo dei Sogni

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Mi incamminai dietro la scuola a passo svelto.
Jude mi aveva detto che voleva parlarmi, anche se non riuscivo ad immaginarne il motivo.
Appena girai l'angolo lo trovai li, appoggiato a muro con le braccia incrociate.
Alzò la testa e si girò verso di me, abbozzando un sorriso.
Io mi ci piazzai davanti, con la curiosità che mi divorava.
- Perchè mi hai fatta venire qui?-
- Perchè volevo fare questo- disse, per poi tirarmi verso di se e girarsi, bloccandomi a muro.
- M...ma che fai?!- esclamai, e con mio malgrado mi accorsi di star balbettando.
Sicuramente le mie guance presero le sfumature di pomodori, peperoni e qualsiasi altro ortaggio rossastro vi venga in mente.
Lui si avvicinó lentamente, potevo sentire il suo respiro e... la sveglia suonò.

- Kiara, c'è qualcosa che non va?- chiese Silvia, intenta a passarmi le bottiglie da riempire.
- No, figurati! Sono solo un pó sovrappensiero per una cosa...-
- Tu sei sempre sovrappensiero, a scuola non fai altro che fissare la finestra!- commentó Nathan che stava aiutando noi manager a riempire le bottiglie.
- Senti tu lavora e basta!- esclamai.
Appena finito il lavoro portammo tutte le bottiglie al campo e Nathan si aggregó ai ragazzi che stavano per iniziare gli allenamenti.
Mi sedetti nella panchina ad osservare i ragazzi che, come al solito, si allenavano duramente.
Pensando al sogno fatto quella notte iniziai a fissare senza accorgermene Jude.
Si muoveva velocemente in campo e ancora più velocemente guidava la squadra facendogli notare errori e mancanze.
Era davvero un regista formidabile e devo dire che ammiravo non poco la sua spiccata intelligenza.
Mi ripresi dai miei pensieri quando Celia si sedette accanto a me, sorridendomi.
- Te lo mangi con gli occhi, mmh?- commentò, guardando il campo.
- Ma non dire cavolate, sto solo osservando la squadra- mi giustificai, sperando di essere credibile.
- Sì, certo!- disse, ridacchiando.
Io in tutta risposta sbuffai, girandomi per non far vedere che ero leggermente in imbarazzo.
- Comunque, devi sapere che Jude prima di andare a letto va sempre in cucina a prendersi una bottiglia d'acqua... e lascia gli occhialini in stanza-
- Davvero?!- esclamai, rigirandomi verso di lei con uno scatto.
- Sì, davvero!- confermò, per poi alzarsi e andare da Silvia e Nelly.

Forse questa volta era quella buona.
Avrei aspettato in cucina finchè non fosse venuto.
Non avrei avuto la soddisfazione di togliergli io gli occhialini, ma fa lo stesso ormai!
Dopo cena i ragazzi ci diedero la buona notte e noi ragazze sparecchiammo e pulimmo.
- Stasera chi ha il turno di piatti?- chiese Nelly
- Lo faccio io se volete- mi offrii, per passare il tempo mentre aspettavo il mio "bersaglio".
- Uh, va bene Kiara... allora buona notte!- disse Silvia, per poi andare nei dormitori con le altre.
Rimasi da sola, così decisi di darmi da fare.
Feci il mio lavoro e poi mi sedetti in una delle sedie della mensa, ad aspettare.
Ero sempre stata una persona molto riflessiva, quindi non feci altro che fissare il tavolo e pensare.
Dopo aver visto i suoi occhi, che avrei fatto?
A quello non ci avevo davvero pensato.
Se poi tutto fosse finito, finirebbe anche la curiosità che mi permette di avvicinarmi a lui?
Questo non lo sapevo, in quel momento.
Sapevo solo che la testa iniziava a farsi pesante e che gli sbadigli si fecero sempre più frequenti.
Appoggiai la testa sul tavolo e dopo nemmeno un secondo mi addormentai, entrando nel mondo dei sogni.

Mi svegliai la mattina dopo nella mia stanza, stesa sul letto e ancora vestita.
Non ricordavo però di essere tornata a letto, non l'avrei fatto visto che dovevo mettere in atto il mio piano.
Mi alzai lentamente, confusa.
Andai in bagno per farmi una doccia e riorganizzare i pensieri, mi misi la divisa pulita e scesi a fare colazione.
Le altre manager erano già li, indaffarate come al solito, e io le aiutai in quel che potevo.
Arrivarono poi i ragazzi che come ogni mattina iniziarono a fare casino e a parlare del più e del meno.

- Che facevi ieri in cucina?- mi chiese Jude che si era avvicinato alla panchina per bere.
- Come sai che ieri ero in cucina?-
- Ti ho vista che dormivi sul tavolo-
Ecco, me l'ero persa.
Grazie karma.
- Ieri... non riuscivo a dormire e ho pensato di fare uno spuntino, ma poi mi sono addormentata- mi giustificai.
- Eh, ho notato- commentò, sorridendo.
- Però poi stranamente mi sono ritrovata nella mia stanza...- continuai, un pó tra me e me.
- Non potevo mica lasciarti dormire sul tavolo, non credi?- commentò lui, per poi rientrare in campo.
Lo guardai andare via sbalordita.
Quindi voleva dire che a letto mi ci aveva portata lui... che figura...
Grazie ancora, karma!

ANGOLO AUTRICE
E niente, spero che questo capitolo vi sia piaciuto!
Grazie mille per tutte le visualizzazioni e tutte le stelline che avete messo *^*
Alla prossima

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