2: Due anni dopo

10.3K 661 45
                                    

NOTA INIZIALE:

Sono passati due anni, come dice il titolo, ed Eren ha quindici anni.
La vicenda si svolge alla fine dell'estate, cosicché Eren possa iniziare le superiori nel luogo dove si trasferisce, che è ancora indefinito.

Buona lettura :)

-Eren, sei pronto?- sento la voce di mia madre chiamarmi dalla cucina.
Urlo un in risposta e poggio l'ultima maglietta dentro la valigia.
Mi guardo intorno.

"Mi mancherà questa topaia." penso, malinconico.

Chiudo la valigia e la sollevo da terra, uscendo dalla stanza. Scendo velocemente le scale, attento a non sbilanciarmi per il peso della valigia.
Arrivato in cucina, mamma mi squadra da cima a fondo.
-Amore... Come sei cresciuto, non ci credo che mi mancherai.- mormora coprendosi il viso con le mani, dopodiché si asciuga le lacrime e si avvicina per abbracciarmi.

Le cingo le spalle stringendola un po', e mi accorgo che dopo un po' inizia a tremare, fino a singhiozzare e bagnare la mia felpa.
Mio padre interviene, spuntando dalla porta con il suo caffè in mano, che appoggia subito sul ripiano della libreria, e si unisce al nostro abbraccio accarezzandomi la schiena.

Dopo attimi che sembrano un'eternità, ci stacchiamo, mamma ancora intenta ad asciugarsi le lacrime, papà che mi sorride.
-Sono orgoglioso di te, Eren.- fa un attimo di pausa per cingere la vita di mamma con un braccio. -Sei cresciuto davvero tanto, pensare che sono passati solamente 15 anni.-
Si stacca da mamma per abbracciarmi di nuovo, e gli accarezzo la schiena per consolarlo.

Mamma posa la mano sulla spalla di papà. -È tardi, caro.- dice solamente, prima di scomparire in cucina.
-Beh.. Che devo dirti? Ci vediamo, figliolo.- sorrido commosso, finalmente comprendo davvero il loro affetto nei miei confronti, che si celava dietro a tutte le litigate.
Mia madre torna dopo poco con un pacchettino blu metallico, che mi porge e che afferro, infilandomelo nella tasca.
Nuovamente scoppia in lacrime.
-Mamma, vi verrò a trovare ogni volta che posso.- le prometto, abbracciandola. Lei annuisce, e si stacca guardandomi negli occhi.

-Salutami la zia. Dille che le mando un bacione.- quasi sussurra.
Un ultimo abbraccio, un ultimo saluto, e poi via verso l'aeroporto.

Do you remember me?→EreriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora