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Le sue parole erana bloccate dalla paura. Jade voleva parlare, voleva vomitare tutto quell'orrore che aveva vissuto e, invece, in quel momento, era solo capace a stringere i denti. Niall la incoraggiava in tutti i modi. Quest'ultimo si alzò di scatto dalla sedia, il suo volto era segnato dalla perdita della pazienza e i suoi occhi ancora speranzosi di una parola. Si avviò a passo lento verso la porta, adagiò la sua mano sulla maniglia e aprì un piccolo varco tra quella stanza strana e il mondo all'esterno. ''Vado, dato che tu non vuoi parlare...'' Quel varco si fece sempre più grande insieme al panico di Jade. No, non poteva lasciarla sola dinuovo, le era già bastato l'abbandono di sedici anni fa. Ed ecco che le prime parole di Jade presero possesso del silenzio che regnava nella stanza: ''Non andare via...'' Lasciò quel punto in sospeso per ritrovare quella parola che aveva cercato per troppi anni: ''Non andare via... Papà.'' Niall rimase perplesso. Sapeva che aveva perso la ragione, lo aveva capito da quelle sue urla e dai suoi silenzi, ma non pensava fino a questo punto. Richiuse la porta per sedersi, questa volta, al suo posto, dietro la scrivania. Studiò l'espressione della ragazza, le avvolse il corpo con lo sguardo profondo che solo uno psicologo poteva avere. ''Papà, tu mi vuoi bene?'' Chiese Jade ingenua. Niall abbozzò un sorriso in volto, quasi fosse divertito dalla tenerezza che sprigionava quella pazza ragazza. Sì, era propio pazza dal punto di vista di Niall. Pazza per una persona razionale. Ma Jade la razionalità l'aveva ancora, la stava solo nascondendo sotto quel lenzuolo di pazzia. Un lenzuolo molto pesante, oserei quasi dire un materasso o un letto intero. Niall, nel frattempo, stava ancora pensando ad una risposta razionale a quella domanda. ''Emh... Mi dispiace, ma io non sono il tuo papà. Ma dimmi, che fine ha fatto il tuo?'' Da una risposta era riuscito a collegarne la domanda che gli avrebbe dato il via alla corsa. Una corsa impetuosa, piena di ostacoli ma, comunque, col traguardo raggiungibile. Jade aprì leggermente le labbra ma, da quelle, ne uscì solamente un misero sospiro. Sorrise compiaciuta, divertita e apparentemente allegra, allegramente inquietante. Forse aveva la risposta. Iniziò a ridere e, prendendosi un piccolo spazio tra quelle risa, iniziò a parlare: ''Che fine ha fatto il mio papà?! Ahaha, c'è lo proprio davanti.'' Quell'insicurezza con cui si mascherava si ripresentò in piena sicurezza, quella frase ne era la prova. Quelle sue risa erano così sincere, sembrava che quel papà riuscisse, in qualche modo, a irrompere nella sua mente e fermare il passato che colpiva su di essa. E intanto rideva, rideva... Quei suoi sorrisi stavano dando un senso a quel bianco delle pareti e a quella tristezza che incombeva su tutto quell'edificio. Ma alla fine era semplicemente quella felicità inaspettata che risolveva tutto all'ultimo, che colpiva anche quelle persone più razionali. Ed ecco, che in quel momento, Niall iniziò a ridere. Ridevano. Insieme, per la prima volta.

Daddy [Sospesa]Where stories live. Discover now