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Il pomeriggio voló e quel volo portò Jade e i suoi genitori a tavola, davanti a un piatto di spaghetti e un bicchiere di coca-cola. Le bollicine della bibita tremavano andando a sbattere l'una contro l'altra come i pensieri di Jade. Il suo tremare aveva un perchè. Il perchè era semplice ma così sfuggente che riusciva a prenderlo solo Jade: lei aveva paura per il giorno seguente, che non sarebbe stato un giorno come altri, per il fatto che sarà in compagnia di Alex. Con Alex aveva sempre quel qualcosa di oscuro che gorgogliava in fondo al suo stomaco, impaziente di uscire in un modo o in un altro. Ma... Mi scoraggia dirlo, ma era innamorata. L'odore degli spaghetti impazienti di trovare alloggio nella bocca della ragazza, la fecero ritornare alla realtà. Mangió senza esitare mentre in quelle quattro pareti regnava il silenzio, a volte rotto dalle posate ticchiettanti sui piatti. Qualcuno doveva sputare qualche parola e prese questo incarico Rob, il padre di Jade: ''Allora domani con... Con Alex... Cosa avete in mente di fare?'' Si preoccupava ancora per la sua bambina, si comportava come se Alex fosse un maniaco e, cosa più importante, che cosa intendeva con quel ''cosa avete in mente di fare?''. Sinceramente non lo sapeva neanche Jade, ma buttó ugualmente sul piatto una risposta: ''Sai... Le solite cose da adolescenti...'' In quel momento Rob era turbato riguardo la parola ''cose'' e passo quella senzazione strana anche alla figlia. ''E... Il sesso?'' Appena realizzata la domanda, Jade non sputò parole, ma direttamente il boccone che aveva in bocca! Ed Emily, sotto sotto, le era andata la coca-cola di traverso. Le bollicine scorrevano ancora nella gola della donna, ma diminuirono tutte alla stessa velocità di come si erano presentate. In compenso stava crescendo un disagio generale. Sesso: cinque lettere che fecero crescere l'imbarazzo di Jade sulle guance e non solo: anche le orecchie si stavano arrossendo e diventando pesanti. ''Sai, hai sedici anni e pensavo che magari...'' Quel discorso iniziò a mettere dietro le quinte la sua vergogna, e a far entrare in scena un eccitazione improvvisa, interesse, voglia di fare, di toccarsi, di avere Alex lì con sé. Voleva abbracciarlo, voleva cadere dolcemente nell'incantesimo del sesso insieme a lui: dita l'una con l'altra, le labbra adagiate con violenza ma unite... In poche parole un unico corpo, un unico scopo: fare l'amore e farlo con sentimento, non solo per il semplice fatto di assaporare il gusto del piacere. La notte Jade rimase sveglia, non chiuse occhio, ed era continuamente osservata dalle stelle insistenti di un nuovo giorno, un giorno appassionante. Quelle maledette lucciole brillanti nel cielo non smettevano di regalarle occhiate di ogni tipo. Le parlavano, le sussurarono, osservavono quella dolce purezza che si sarebbe dissolta al sorgere del sole.

Daddy [Sospesa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora