20. Isn't he lovely?

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Louis si aggrappò immediatamente al collo di Harry, alzandosi sulle punte dei piedi per stringerlo forte. Aveva qualche linea di febbre, dunque non era molto in forma e si sentiva ancora piuttosto debole.

Dopo che il più grande fu entrato in casa, i due si fermarono nell'ingresso. Louis era curioso di vedere cosa stringesse tra le mani il riccio, proprio come un bambino di fronte ai pacchetti colorati contenenti i regali.

Sul suo volto comparve un grandissimo sorriso nel momento in cui riuscì a vedere caramelle e dvd Disney.

«Harry, anche gli orsetti! Io... Grazie, non-»

«Sh, stai zitto e dammi un bacio.»

Harry si fece più vicino al minore e, stringendolo tra le braccia, si abbassò in modo tale da essere alla sua stessa altezza. A sua volte Louis lo strinse a sè, lasciando un casto bacio sulle labbra del più grande.

Arrossì, e appoggiò la fronte sul suo petto, come la prima volta.

«Guardiamo uno di questi, piccolo?» Domandò il riccio, riferendosi ai dvd che aveva tra le mani.

Il ragazzo annuì e si diresse in soggiorno. Harry posò sul divano gli orsetti gommosi e i vari dvd, lasciando che Louis scegliesse quale guardare.

Dopo che il più piccolo ebbe scelto di guardare La bella addormentata nel bosco, il maggiore si accomodò tra i grandi cuscini del divano come il giorno precedente. A quel punto il liscio, che stava acquisendo fiducia in se stesso, si fece coraggio e si rivolse al ragazzo.

«Harry... P-posso?»

La sua voce tremava leggermente, mentre domandava implicitamente al riccio di sedersi fra le sue gambe, indicando lo spazio vuoto tra queste.

«Quando smetterai di farmi domande di merda, Lewie? Vieni qui.»

Quel soprannome fece tornare in mente a Louis tanti bei ricordi. Si conoscevano da poco tempo in fondo, erano solo alcuni mesi, eppure avevano già così tanto da ricordare insieme.

Il ragazzo rise piano, e rimproverò Harry subito dopo che il riccio lo ebbe circondato con le sue braccia. In seguito quest'ultimo posò sulle sue spalle il plaid verde che si trovava sul divano, in modo tale che il liscio non sentisse freddo.

«Non essere volgare con me.» Iniziò il ragazzo più piccolo con aria di sfida.

«Mi scusi, signorino.» Rispose il maggiore, ridendo.

Louis fece la linguaccia al ragazzo, che rispose dandogli un rumoroso bacio sulla guancia. Poi, con il cuore sottosopra e lo stomaco sovraccarico di emozioni, posò la fronte sul petto del riccio, mentre il film stava cominciando.

«Hai ancora la febbre, Lou?» Domandò poi il più grande, tornando serio.

«Qualche linea.»

Harry iniziò allora ad accarezzare i capelli morbidi del più piccolo, e la fronte, ancora calda per la temperatura che non era scesa del tutto.

Louis si accoccolò di più al maggiore, stringendosi a lui e coprendosi fino al naso con il plaid.

«Lou, è passato un po' di tempo dall'ultima volta che ti ho detto una certa cosa» cominciò il riccio.

Our Glade|Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora