L'appuntamento

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Pov. Lily
L'appuntamento con James è alle 9 davanti al portone. Mi sono svegliata alle 7,30 e James non c'era già. Faccio colazione, mi faccio una doccia e in accappatoio cerco dei vestiti.
Scelgo dei jeans attilati neri, un maglione blu, una giacca di pelle nera e le mie converse color panna. Come accessori ho una cappello nero e la sciarpa dei Grifondoro ,il mio braccialetto di cuoio e una collana con un ciondolo a forma di lampadina, con dentro dei soffioni, che mi aveva regalato Marlene al Natale del quinto anno.
Metto un filo di eyeliner nero e del rossetto rosso. Mi sistemo i capelli alla meno peggio, e sono pronta per uscire. Sono le 8,45 quando percorro la scalinata per uscire dalla scuola. Davanti al portone James mi aspetta, torturandosi le mani, è appoggiato al muro e il ginocchio piegato con il piede contro il muro. Mi fa quasi tenerezza, prima di fargli notare la mia presenza, mi prendo un momento per osservarlo: porta delle scarpe da ginnastica bianche, dei jeans scuri,una felpa pesante nera, la sciarpa dei Grifondoro e una cappello nero che gli lascia fuori il ciuffo, delle ragazze del quarto gli passano davanti sculettando, guardandolo maliziose e ridacchiando, a quella vista mi viene da prenderle a calci ma mi rincuoro vedendo che le ignora. Si sistema gli occhiali, si volta verso di me e mi sorride. Viene verso di me dicendomi «Mi stavi spiando?». «Certo che no!» rispondo rispondo dandogli una piccola gomitata.
Ci avviamo verso Hogsmead e lui mi mette un braccio sulle spalle, arrossisco e lui sfortunatamente se ne accorge e sfodera un piccolo sorrisetto arrogante.
Ci fermiamo a guardare delle vetrine per i regali. A Marlene compro un cappello che cambia colore a seconda dell'umore. James a Sirius regala un buono da 50 galeoni per Zonco.
Ad Emmelline regalo un libro che ha sempre desiderato: sugli elfi e le loro tradizioni.
James ed io a Remus regaliamo la trilogia del suo scrittore, appena uscita.
A Mary regalo una coperta di pile, visto che le piacciono tanto e ruba sempre quelle dei primini, per stare davanti al camino.
Uscendo dal negozio dove ho comprato il regalo a Mary, mi scontro con un ragazzo biondo con un piercing al labbro, più alto di me ma un po' più basso di James.
«Wow, Lily! È da tanto che non ci vediamo!» esclama il ragazzo. Solo allora mi ricordo: è uscito da Hogwarts l'anno scorso era un Corvo, si chiama Jai Morm. Mi sorride mentre mi squadra da capo a piedi. Anche l'anno scorso ci provava con me ma io l'ho sempre considerato come un amico.
Sento James che mi stringe forte la mano, e Jai si avvicina alla porta. «Stai benissimo! Magari un giorno di questi ci vediamo per bere una cosa, ti va?» chiede guardandomi dritta negli occhi, mi inquieta un po' a dire la verità. Mi avvicino a James e lui mi cinge la vita con un braccio. «In realtà non le va. È solo troppo gentile per dirtelo» risponde James al mio posto e lo ringrazio mentalmente.
«Nah, io invece penso che le farebbe piacere. L'anno scorso ci siamo divertiti molto insieme, ricordi?» ribatte Jai leccandosi il labbro inferiore e prendendo tra i denti il piercing, James mi stringe di più a sè «Penso sia ora di andare. Ciao Jai» dico io cercando di trascinare via James.
«Vedo che continui a fare la difficile! Sarà per un'altra volta» risponde lui ammiccandomi.
«Oh io non penso proprio!» esclama mettendosi davanti a me, come uno scudo.
«Non sei la sua balia, sceglie lei cosa fare!» Jai ha la pessima idea di rispondergli.
Vedo James stringere i pugni fino a sbiancarsi le nocche, sta per rispondergli a tono. Ma prima che possa farlo mi metto davanti a lui, posandogli le mani sulle guance. «James... James, mi porti via di qui?» gli sussurro a un palmo dal suo naso, guardandolo dritto negli occhi. La sua espressione passa dall'arrabbiato al dolce. Mi prende la mano e mi dice «Certo». Ci voltiamo verso Jai e, con un cenno del capo, ce ne andiamo in grande stile.
James mi porta ai Tre Manici di Scopa. Ordino una cioccolata calda grande con la panna e dei biscottini al cioccolato.
James ordina una cioccolata calda grande e una fetta di torta di mele.
«Perchè conoscevi Morm?» mi chiede dopo aver ordinato.
«Eravamo amici l'anno scorso» rispondo guardandogli le mani appoggiate sul tavolo.
«A me sembra che credesse che voi foste un po' più che amici» risponde lui guardandomi scettico. «Bhe, credeva male» chiudo l'argomento io. Nel frattempo arrivano le nostre ordinazioni. James mi ruba un biscotto e io gli schiaffeggio una mano.
Cominciamo a parlare; io starnutisco, girando la testa dall'altra parte. Quando mi rigiro noto che metà della mia panna è sparita e James mi guarda con un'espressione d'angelo
«Ma...! Era mia!» esclamo io. Lui scoppia a ridere e io con lui.
Andiamo a pagare e mi offro di pagare la mia parte, ma lui mi guarda male e alla fine paga tutto lui. «La prossima volta pagherò io!» proclamo mentre usciamo.
«Lo sai anche tu che ciò non succederà. E poi, hai detto "la prossima volta"?» mi chiede guardandomi di sottecchi.
Io arrossisco e comincio a balbettare «Ah...Io non...Se tu non...Potrem-...» ma lui mi zittisce baciandomi. Si separa da me e si mette a ridere «Tu pensi troppo, dovresti lasciarti un po' andare, sai?» e mi ribacia.
«Io ti vorrei chiedere una cosa» sussurro imbarazzata. «Vuoi chiedermi cosa siamo, vero?» mi chiede ghignando leggermente. Annuisco arrossendo,«Non lo so, stiamo insieme?» mi domanda.
Annuisco ancora e lui mi dice «Voglio sentirtelo dire» «S-sì». Mi abbraccia e io mi alzo in punta di piedi per mettergli le braccia intorno al collo e baciarlo ma lui scoppia a ridere. «Che c'è?» «È che sei bassa e non riesci a baciarmi!» risponde lui ridendo.
«Non sono bassa! Sei tu che sei alto!» protesto io. «No, non sei bassa, sei solo diversamente alta!» «Vaffanculo» borbotto io. «E queste brutte parole da dove sono spuntate?» e visto che non gli rispondo mi bacia ancora. Svoltiamo l'angolo e ci ritroviamo in un piccolo parco isolato. Senza neanche accorgermene mi ritrovo con la schiena a un albero e James davanti.
«Mi perdoni?» chiede baciandomi il collo, io faccio un mugolio. Si stacca dal mio collo e guarda soddisfatto qualcosa, nel riflesso dei suoi occhiali vedo qualcosa di rosso sul collo: un succhiotto.
«James! Ma che hai combinato! Non posso mica tenere la sciarpa in eterno!»
«Non è mica la fine del mondo!»
«E se la McGranitt lo vede? E se mi mettono in punizione o vengo espulsa? »
«Almeno tutti sapranno che sei solo mia» risponde lui.
Ci dirigiamo al castello ancora battibeccando ma mano nella mano. Nonostante tutto, mi sono divertita.
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Heloo!! Sono tornata dopo un mese, dopo la lungua pausa siamo tornati più forti di prima e ne sono felicee. Grazie mille per i commenti e per i mi piace nello scorso capitolo! Se anche questo vi è piaciuto fatemelo sapere.
Un bacione,
Lily

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