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"Quindi vorresti che facessi il tuo ragazzo per qualche giorno?" Chiese Lucas grattandosi la barba che gli donava molto.
"Esatto" dissi imbarazzata.
Lui scosse la testa e sussurrò:
"Tu sei pazza"
"Ti prego, pensaci. Hai cinque giorni" dissi pregandolo.
Non potevo trovare qualcuno in così poco tempo.
"Chiedi a qualcun altro" disse sbuffando.
"Ho solo cinque giorni e non voglio un vero fidanzato" dissi sbuffando anche io.
Lui sorrise divertito.
"Sei pazza lo stesso ragazzina" disse.
"Per favore" lo pregai di nuovo.
"Ma perché chiedi a me?" Domandò sospirando.
"Mi sembri il tipo che non vuole relazioni serie" ammisi.
Lui annuì.
"Beh è così infatti" ammise.
Mi piaceva aver ragione.
"Ecco infatti, nemmeno io ne voglio una" dissi guardando l'orologio.
"Ci penso su" disse sospirando.
"Okay, hai cinque giorni. Io lavoro al bar vicino al cinema, se hai domande puoi venire" dissi andandomene.
"Okay" urlò.
Sorrisi come una stupida e il mio cellulare cominciò a squillare.
Vidi che era mio padre, non risposi.
Corsi verso il bar, ero in ritardo.

Avevo la schiena a pezzi, era quasi cinque ore che lavoravo senza fermarmi nemmeno un minuto.
"Ehi portami una birra" disse un uomo sui cinquant'anni dandomi una pacca sul sedere.
Era ubriaco e non era nemmeno la prima volta, il mio capo non voleva che rispondessi male a questi ubriaconi di merda e io non volevo perdere il lavoro.
Sorrisi falsamente e andai a prendere una birra a quello.
"Perché ti fai trattare così?" Mi girai confusa e incontrai Lucas.
Era bellissimo.
Indossava una camicia a scacchi rossa e blu, dei jeans neri stretti e delle vans.
"È il mio lavoro Lucas"dissi sospirando prima di andarmene a portare la birra.
Il signore mi fece l'occhiolino dandomi un'altra pacca sul sedere.
Andai verso il bancone e chiesi:
"Ci hai pensato?"
"Ancora no, devo pensarci per bene" disse sorridendomi.
Aveva un sorriso mozzafiato.
Ordinò un bicchiere di acqua frizzante.
"Ci vediamo" disse pagando e andandosene.

Tornai a casa verso le undici di sera stanca morta, cercai invana di aprire la porta.
"Sei stanca principessa?" Saltai in aria facendo cascare le chiavi a terra.
Mi girai con una mano sul cuore e vidi Lucas.
"Vuoi farmi morire?" Chiesi guardandolo male.
"No"disse sorridendomi.
"Cosa ci fai qui fuori?" Chiesi confusa.
Si mise a sedere su un muretto e sospirò.
"Per fare il tuo fidanzato quanto mi paghi?" Domandò guardandomi negli occhi.
Il mio cuore perse un battito, i suoi occhi erano tristi.
"Beh quanto vorresti?" Domandai mettendomi a sedere accanto a lui.
"Quanto puoi darmi?" Chiese prendendo un pacchetto di sigarette.
Alzai le spalle.
"Quanto vuoi" ammisi ridendo.
"Quanto voglio?" Chiese accendendosi una sigaretta.
Annuii.
"Va bene 5000?" Domandò curioso.
"Certo, va bene" dissi sorridendo.
Lui sorrise porgendomi la sigaretta.
Tirai un tiro.
"Non sapevo che la principessa fumasse" disse Lucas ridendo.
"Simpatico" dissi ridendo anche io.
Scesi dal muretto e lo salutai.
"Domani mattina facciamo colazione insieme?" Chiese.
Annuii.
"A domani mattina, ti vengo a prendere io" disse Lucas.
Lo salutai e entrai in casa.

IL Mio Finto FidanzatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora