Chapter 16

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Imboccai la strada verso casa mia prima di dare uno sguardo alla ragazza al mio fianco; testa appoggiata al finestrino e sguardo corrucciato, portai una mano su la sua coscia e subito il suo sguardo si rilassò. Una volta oltrepassato il grande cancello della mia villa parcheggiai, aprendo poi gentilmente la portiera a Samantha che mi sorrise, la bloccai afferrandola per i fianchi, sul suo viso si formò un cipiglio.
"Non hai le scarpe" mi giustificai, mi sorrise nuovamente avvolgendo le sue gambe intorno al mio bacino, chiusi la portiera e mi recai a passo felpato verso la porta, estrassi con difficoltà le chiavi dalla giacca e le infilai nella serratura, una volta aperta la porta poggiai Samantha sul divano. Buttai le chiavi sul mobiletto di fianco alla porta prima di levarmi la giacca, alzai entrambe le sopracciglia quando notai la ragazza ancora brilla sul mio divano sorridermi prima che si alzasse e venisse verso di me. Le sue piccole mani si poggiarono sul lembo del mio maglione tirandomi più vicino a sé prima di infilare le mani al di sotto, accarezzò la pelle del mio stomaco prima di scendere e afferrare i lembi del maglione alzandolo, la guardai confuso su cosa stesse facendo e perchè. Decisi comunque di accontentarla aiutandola a sfilarmi l'indumento. Si morse il labbro prima di passare un dito su le linee dei miei pettorali fino ad arrivare alla forma a "V" de mio inguine, risucchiai un respiro afferrando il suo polso prima che potesse insinuarsi oltre, un verso di lamento uscii dalle sue labbra quando lo feci.
Si alzò sulle punte prima di premere una mano sul retro del mio collo facendo anteporre le mie labbra alle sue, stava aspettando che la baciassi, sorrisi sghembo, un lamento uscí dalle sue labbra piene quando lasciai un dolce bacio sul suo naso. Le sue labbra premettero avidamente sul mio collo il respiro mi si bloccò in gola quando sentii la sua piccola mano scendere dal mio petto ed insinuarsi all'interno dei miei pantaloni, spalancai gli occhi beandomi del suo tocco e dei suoi baci. Accarezzò la mia punta e mi morsi violentemente il labbro. Afferrai bruscamente i suoi polsi bloccandole le braccia sopra la testa prima di premere avidamente le labbra sulle sue, forzai il mio bacino sul suo sbattendola contro il muro.
"Cosa cazzo stai cercando di fare hum?" baciai violentemente il suo collo sicuro che ci sarebbero rimasti dei segni ed era quello che volevo, sapevo che questo suo stato era dovuto a quanto aveva bevuto ma mi stava provocando e non doveva assolutamente. Le mie mani vagavano avidamente su tutto il suo corpo desiderandola sempre di più. Ansimò quando staccai le mie labbra dalle sue. Palpai lussurioso il suo seno mentre mi muovevo contro il suo bacino.
"H-harry" gemette.
Le sue mani tentarono disperatamente di abbassarmi i pantaloni.
"Cazzo piccola" soffiai prima di afferrargli i polsi e trascinarla su per le scale non potendo sopportare oltre. Sul suo viso comparve un'espressione confusa quando capí che l'avevo portata in bagno e non in camera da letto, la spinsi dentro la doccia aprendo il getto d'acqua fredda, Samantha lanciò un urlo prima di afferrarmi da un polso e trascinarmi con sè, astuta la ragazza pensai. Rabbrividii quando venni a contatto con l'acqua gelida mentre sul suo volto appariva un sorriso compiaciuto. Rimanemmo sotto il getto d'acqua per diversi minuti mentre lei poggiava il viso sul mio petto rabbrividendo, spensi l'acqua prima di riavvolgere le braccia intorno al suo piccolo corpo. Samantha portò una mano alla bocca strizzando gli occhi mentre sbadigliava.
"Andiamo a letto angelo" le sussurrai all'orecchio scostando una ciocca bagnata dietro l'orecchio.
"Sono tutta bagnata" si lamentò. Al suono di quelle parole un sorriso sornione apparí sul mio volto, mi morsi il labbro.
"Oh adesso controllo" il suo corpo si irrigidí immediatamente alle mie parole dure segno che la piccola Samantha si era ripresa dalla sbornia grazie al getto d'acqua fredda proprio come immaginavo.
Feci scorrere le mie dita sul suo addome, scostai il bordo del vestito ormai zuppo tirandolo verso l'alto scoprendo le sue mutandine, non potei fare a meno di ridere quando notai che su di esse erano disegnati dei cuoricini.
"Sono carine" il viso della ragazza diventò di un profondo rosso prima che spostasse il suo sguardo dal mio evidentemente troppo imbarazzata.
"Davvero" la rassicurai facendo pressione con un dito sulle sue mutandine. Ansimò.
Infilai velocemente la mano all'interno cogliendola di sorpresa, sfregai delicatamente il suo clitoride guadagnandomi gemiti di piacere da parte delle ragazza.
"Brava ragazza" sussurrai infilando un dito in lei affondando la testa nel suo collo succhiandolo.
"H-harry" ansimò prima di afferrarmi il polso e tirarlo via dalle sue mutandine.
Alzai entrambe le sopracciglia guardandola.
"S-sono vergine" abbassò lo sguardo quando sorrisi.
"Lo so" risposi con voce profonda, sapevo che lo era l'ho sempre saputo.
"Tu..tu come.."
"Ssh non ha importanza, adesso lascia che ti faccia sentire bene" portai un dito sulle sue labbre piene accarezzandole.
Premetti le mie labbra sulle sue prima delicatamente e poi con piú foga, riportai la mano all'interno delle sue mutandine pompando un dito dentro e fuori di lei prima che si accasciò sul mio petto gemendo il mio nome.
"Non mi ucciderai domani mattina vero?" risi guardandola. Scosse la testa arrossendo.
"Grazie per.."
"Non c'è bisogno che ringrazi posso farti un ditalino quando vuoi amore"
Risi di gusto quando mi piantò un pugno sul petto duro unendosi a me.
"Non dicevo per quello stupido, per essere venuto da me intendo"
"Non permetteró a nessuno di farti del male angelo" diventai immediatamente serio pensando davvero quello che avevo detto, non avrei permesso a nessun altro di toccarla o anche solo guardarla, lei era mia e piano piano si stava arrendendo a me. Sorrise dolcemente prima di piantarmi un dolce bacio sulla guancia.
Uscii dalla doccia estraendo dal mobiletto un'asciugamano lo avvolsi intorno al suo corpo strofinandolo asciugando la sua pelle, mi sorrise nuovamente, era la prima volta che mi sorrideva così tante volte in una serata ed io ne ero estremamente felice il suo sorriso è qualcosa di bellissimo ed io non mi stanco mai di ammirarlo. Uscii dal bagno recuperando un paio di boxer puliti, dei calzini ed una maglia, gli appoggiai sul lavello prima di lasciare un bacio sulle sue labbra piene e chiudere la porta.
Mi asciugai per bene infilandomi poi solo un paio di boxer scuri e un pantalone di tuta.
La porta del bagno venne aperta per metá mostrando solo il volto della ragazza che sbucava dall'interno del bagno.
"Harry hai un phon?" mi chese teneramente, annuii e mi recai da lei, quando entrai era nella mia maglietta ed era estremamente sexy ma al contempo tenera, restai a guardarla più del dovuto, mi risvegliai dal mio stato di trans solo quando Samantha sventolò una mano davanti al mio viso facendomi ridere, aprii il mobile di fianco allo specchio e gli porsi il phon, corrugò le sopracciglia quando improvvisamente lo ritrassi.
"Voglio un bacio prima"
Rise e Dio quanto era stupendo quel suono.
Si sporse in avanti con i calzettoni troppo lunghi per lei e mi piantò un bacio delicato sulle mie labbra.
Gli porsi il phon ed uscii dal bagno.
Venti minuti dopo Samantha uscì finalmente dal bagno con i suoi boccoli indomabili sulla spalla destra, spostò il peso da una gamba dall'altra abbassò lo sguardo diventando rossa quando notò che ero steso sul letto con addosso solo dei boxer.
"Vieni qui amore"
Quasi non inciampò nei suoi stessi calzini quando si avvicinò al letto, spostai il mio corpo facendogli spazio, afferrai le sue braccia trascinandola con nonchalanse tra le mie braccia. Afferrai le coperte dal bordo del letto coprendoci, avvolsi le mie braccia intorno al suo corpo stringendola a me più che potevo, intrecciò i suoi piedi con i miei facendomi sorridere.
"Dormi Angelo"

My dangerous Angel [Harry Styles FF] Wattys2017Where stories live. Discover now