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L'ora trascorre abbastanza bene, tranne per il fatto che sento gli occhi delle mie compagne fisse su di me.

So che si stanno chiedendo se sono pazza a non considerare Harry, dopo ciò che ha detto davanti a tutti.

Ma loro non sanno come è lui realmente.

Nè che cazzo di periodo di merda mi stia facendo passare.

Quindi, pensino pure quello che vogliono.

A me non interessa niente.

La campanella e il suo suono macchinoso ci avvisano che la lezione è finita ed io prendo le mie cose e mi avvio velocemente in corridoio.

Spero di confondermi tra la folla e di raggiungere l'aula di arte inosservata.

Harry, però, mi raggiunge quasi subito e cammina affianco a me.

"Lascia stare, te li porto io!" dice, cercando di prendere i libri che sto portando in mano.

"no, grazie, posso fare anche da sola!" rispondo.

"Si, certo! Come stamattina!" mi dice ridendo.

"Non ci salgo su quella cazzo di moto!" chiarisco per la millesima volta.

Continuiamo a camminare.

"non mi ringrazi?" mi chiede.

Non so proprio perchè dovrei ringraziarlo.

"A cosa ti riferisci?" cerco in tutti i modi di entrare nella sua testa, ma non ci riesco proprio.

"Di averti dato un po' di notorietà, per oggi. Sei già sulla bocca di tutti!" ride lui.

"Stai zitto, Styles!" lo rimprovero.

"Ancora con questa storia?" mi chiede sbuffando.

"Sei tu che ogni volta mi cerchi!" gli ricordo io.

Arriviamo nell'aula di arte, ma lui per fortuna non segue questa lezione quindi se ne andrà tra tre...due...uno...

No, sbagliavo.

Resta qui, e si siede nel posto libero vicino al mio.

"Comunque non stavo scherzando, se proprio lo vuoi sapere!" mi dice, mentre prendo i fogli da disegno e cerco di ripassare gli appunti che ho preso per prepararmi al test della volta scorsa. Sono sicura che oggi il professore mi farà recuperare la verifica, e ho solamente tre minuti e mezzo per ripassare, anche perchè non l'ho mica mai più fatto.

Io lo guardo.

"Non ne ho voglia, Harry, davvero!" gli dico, e vedo che nei suoi occhi c'è una strana espressione di sollievo.

Questo è pazzo!

"Cosa hai detto?" mi chiede.

"Che non ne ho voglia!" rispondo arricciando la bocca. Proprio non lo capisco.

"No, dopo. Dopo hai detto Harry, e non Styles!"

Mi volto di nuovo verso i miei appunti, indifferente.

"Signor Styles, da quando in qua segue le mie lezioni?"

Chiede il professore di arte ad Harry.

"Mi scusi, prof, ha ragione, tolgo il disturbo!" dice, alzandosi ed avviandosi verso la porta.

Io continuo a guardare i fogli scarabocchiati che ho davanti.

Ma con la coda dell'occhio vedo che si volta per un attimo verso di me sulla soglia dell'aula, prima di dirigersi in corridoio.

Senza Di Te- Harry Styles  #wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora