Capitolo 10

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Lizzy

Non mi arrivarono notizie di James, o di mamma o papà.
Ormai ero in quell'inferno col demone da 47 giorni
Segnavo i giorni sul pavimento affianco al letto così che nessuno le potesse vedere
Il 12 Giugno era il compleanno mio e di James
Domani. Avevamo sempre festeggiato insieme.
BAM! BAM!
Era la porta della mia stanza
BAM!
"Alza il tuo sedere bugiardo da quel letto tu!" Era la Signora Brown, una donna cicciona, la cuoca. Lei cucinava tutto e ne mangiava l' 85%. Tutti i giorni ricevavamo meno cibo di ciò che dovevamo mangiare, ma a nessuno fregava niente di noi e della nostra salute. Dopo soli 47 giorni ero dimagrita di circa 2kg. Se continuavo così sarei morta di denutrizione come Bianca Lancaster, che mangiava meno di tutti poiché era la più grande. Più grande eri, meno cibo ricevevi.
"Alzati buona a nulla!"
Mi alzai dal mio letto di legno umido e mi cambiai. L'uniforme era stata lavata la settimana scorsa, ed era nera e sporca
Mi inginocchiai e feci dieci avemaria come mi aveva insegnato Nonna Lily
Oggi è il mio compleanno pensai Auguri a me...
Mi raccolsi i capelli in una treccia e scesi per fare colazione.
Cereali con latte scaduto il giorno prima, che costava meno.
I cereali erano mollicci, ma quando hai fame, impari ad amare tutto il cibo.
L'odore nauseante dei broccoli e del cavolfiore era come quello del caramello e della vaniglia.
Quella mattina non avevo fame
Sapevo le conseguenze del lasciare cibo sul piatto: la bambina sarebbe stata picchiata con la frusta
Ricordavo la sensazione, il brivido freddo che mi travolse a contatto con quella frusta
"Va bene bambine, alzatevi impiedi" Sorella Theresa si alzò dal tavolo infondo alla sala "Ave o Maria, Piena di Grazia il-" ma si fermò poiché la Signora Brown mi aveva afferrata per il colletto della camicia tempo fa bianca, sotto il vestitino e fissava Sorella Theresa
"Questo sgorbio ha sprecato il mio cibo!" Sputò per terra
"Portala qua." Sorella Theresa mi fissò con quegli occhi taglienti "Legatela"
A quelle parole tutte le bambine iniziarono a parlare, alcune protestavano, altre mi fissavano scioccate e con terrore
"Silenzio!" Sorella Theresa batté una mano sul tavolone di legno e la sua voce rimbombò nella sala
Nel frattempo Signora Brown mi aveva legato i polsi con delle funi attaccate al soffitto, e fui costretta a rimanere impiedi con le braccia strette attaccate alle orecchie
"Prego Amanda" disse Sorella Theresa alla Signora Brown
"Daisy Copper!" Urlò con piacere la Signora Brown e Daisy
Una piccola bambina di 3 anni, bionda con gli occhi celesti, che dormiva nella stanza affianco alla mia si fece avanti tremante e piangendo
"Forza!"
Daisy mi guardò come se non volesse altro che morire lì o sparire per sempre
"Scusami Elisabeth... Ma mi uccideranno se non lo faccio..." Singhiozzò
"Muoviti!"
Daisy si avvicinò e alzó la mano
"Cosa-" ma non finii la frase
La mano di Daisy scese velocemente e face impatto con la mia pelle. Brucia pensai
"Anna Shelmov!"
Anna aveva 10 anni appena compiuti. Era un po' più grande di noi, e i suoi boccoli le cadevano sulle spalle
Il suo pugno era come una bomba che mi sfracellò il cervello. La mia testa cadde in avanti mentre gocce di sangue caddero sul pavimento dal mio labbro inferiore
"Katherine Teller!"
Il pugno di Katherine fu come quello di Anna
Io la fissai con occhi lucidi, e capii: non avrei lasciato la sala senza essere stata colpita da ogni singola bambina nella sala
Dopo mezz'ora più della metà delle bambine lì mi avevano picchiata
Sorella Theresa si inginocchiò e mi fissò
"Ultime parole?"
Io la fissai "Dio la ama comunque Sorella" non le avrei dato quella soddisfazione! Avrei vinto io quella guerra
"Come scusa?"
"A ogni pugno chiedo al Signore di perdonarla per ciò che sta facendo. E perdona anche voi!" Urlai alle mie compagne "Vi lasciate corrompere da lei! Avete tutte paura! Ma Dio vi perdonerà..."
Sorella Theresa mi fissò infuriata. Prese un bastone e iniziò a darmi bastonate nella pancia.
"Tanti auguri" mi sussurrò a ogni bastonata
Dopo 3 bastonate Sorella Theresa urlò
Le mie compagne erano sicuramente rimaste colpite dal mio coraggio e dalle mie parole, poiché ogni singola bambina si era buttata addosso a Sorella Theresa e le stavano togliendo il bastone dalle mani, mentre altre mi tolsero i polsi dalle funi che mi avevano lasciato dei cerchi rossi profondi
"Scusa" era Daisy. Aveva il naso insanguinato, poiché Sorella Theresa era riuscita a riafferrare il bastone e lo muoveva alla cieca colpendo bambine a caso
"ALL'ATTACCOOOO!!!" Era Anna. Aveva un occhio nero, ma l'altro si era acceso, era pieno di energia e vitalità
Tutte le bambine saltarono addosso a Sorella Theresa che cadde a terra con un tonfo
La signora Brown era svenuta e 12 bambine le avevano coperto la bocca con un fazzoletto, legato le mani con la fune e trascinata nell'armadio dei cereali
Altre 7 bambine avevano fatto la stessa cosa a Sorella Theresa
Daisy chiuse la porta a chiave e mi diede la chiave
"Tienila tu la chiave piccolina"
Annuì e presi la chiave

Se Jack non fosse mortoWhere stories live. Discover now