PROLOGO

8.3K 158 21
                                    

 
VIOLA

Non sono mai stata tanto brava con le parole. Mi è sempre risultato difficile riuscire ad esprimere i miei pensieri muovendo le labbra,piuttosto che dimostrarli com'ero solita a fare. Ma, a volte, ci sono cose che non possono essere provate,parole che hanno solo bisogno di essere dette e non soltanto di essere esibite. Ci sono situazioni che non si possono evitare,frasi che dobbiamo pronunciare,anche se sappiamo che ci verrà il mal di cuore. 

Emiliano mi guardava con quegli occhi che m'avevano fatto innamorare e io non riuscivo proprio a sfiorarlo con i miei. Non riuscivo a guardarlo... faceva troppo male.

«Che c'è,Viola? Parlami.» disse. «Perché non mi guardi?»

"Non ce la faccio",pensai. Ma non dissi nulla. Il silenzio ci racchiuse in uno straziante abbraccio per almeno due minuti,ma sembrarono ore.

Gli strinsi forte le mani,inspirai. E acchiappai il coraggio che avevo ripreso da mia madre... chi più odiavo al mondo, in quel momento.

«Emi,non sai quant'è difficile.»

Emi chiuse gli occhi... aveva già capito.

«Non capisco...»

«Nemmeno io,amore mio... nemmeno io.»

Sentii tante emozioni insieme. Dapprima confuse,mille sensazioni contrastanti miste tra sollievo e dolore,serenità e tristezza. Neanche io capivo bene ciò che stavo sentendo in quel momento. sapevo solo che stavo perdendo chi più amavo nella mia vita,chi mi aveva aiutata a comprendere e a vedere il mondo sotto ogni suo aspetto.

E non per colpa mia.

RESPIRA PIANODove le storie prendono vita. Scoprilo ora