Capitolo 3

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Dopo aver decorato quasi mezza casa , Hanji decide di andare al centro commerciale per comprare i regali.
Afferra le chiavi dell'auto ed io mi occupo di indossare il cappotto caldo con
l'aggiunta di sciarpa e cappello.

-Andiamo.-
Dice , sorridente , lei mettendosi sulla testa un cappello , all'apparenza morbido , con due orecchie da gatto cucite sopra .
Faccio un mezzo sorriso, ma appare più una smorfia ai suoi occhi,
dato che ha storto il naso .

-È uno dei sorrisi più convincenti che sono riuscito a fare.-
Mormoro ,giustificandomi .
Sospira.

-Prova a sorridere come quando prima abbiamo messo insieme il puntale dell'albero.-
Ridacchia ed apre la porta di casa .
Mugolo e la seguo, mettendo le mani nel giubbotto per riscaldarle .

-Devo proprio ?-

-MhMh .-
Annuisce , convinta , ed apre la portiera della macchina .
Intanto, occupo il posto del passeggero , mettendo la testa premuta vicino al finestrino e guardando fuori la neve che continua a scendere sul
suolo.
Mette in moto la macchina , facendola uscire fuori la strada .

-Ah...Sentiamo un po' di musica .- dice dopo un po' , accendendo la radio e cambia frequenza fino a mettere una stazione radio in particolare che sta mandando una canzone a me conosciuta : a thousand years.
Nella mia mente riaffiorano dei ricordi con Levi .
Quando stava all'ospedale  , immobile , su quel lettino con la pelle bianca e gli occhi chiusi, mentre tanti macchinari erano attaccati al suo corpo.
Oppure , la prima litigata con lui avvenuta per mezzo di quell'idiota di mio padre .
Molti ricordi aleggiano nella mia testa, e mi ritrovo a canticchiare quella canzone aumentando, man mano,
il volume della mia voce .

-Eren, devo sentire la canzone non te .-
Ridacchia Hanji al mio fianco e mi sento subito avvampare .

-Scusa .- sussurro e lei ride ancora .- è solo che mi piace questa canzone . La vogliamo cantare insieme ?-

Le propongo , aumentando un po' il volume della radio.

-Va bene .-
Acconsente ed incominciamo a cantare come due pazzi.

Quando arriviamo davanti al centro commerciale e lei parcheggia , scendendo in simultanea dalla macchina , le vado incontro e l'abbraccio, facendola rimanere di stucco.

-Grazie per avermi fatto ritrovare il sorriso.-
Affondo la faccia nel suo giubbotto , aspirando tutto il suo profumo, mentre lei mi accarezza la schiena.

-Tutto per te , Eren .-
Mi sorride , una volta staccati dall'abbraccio , ed entriamo all'interno .
Ci sono tanti negozi , tante persone con delle buste colorate in mano , e soprattutto tanti volti sorridenti.

-Andiamo lì !-
Euforica , Hanji mi strattona verso un negozio di bricolage , afferrandomi dapprima per un braccio.

-Che ci facciamo qui ?-
Chiedo, guardandomi intorno e vedendo tutto decorato nel tema natalizio.

-Cose.-
Prende un paio di robe e va' a pagare alla cassa, dopodiché usciamo dal negozio e subito una folata di un profumo familiare mi invade le narici.
Somiglia al profumo di Levi.
Sento una voce .
La sua .
Provenire da dietro di me , e per questo mi volto ma vedo solo persone che camminano avanti ed indietro, oppure corrono per la paura di fare ritardo.
Un mal di testa martella , ancora la mia mente , che mi fa mugugnare dal dolore .

-Cosa succede , Eren ?-
Mi chiede Hanji , spostando lo sguardo da una vetrina , che poco prima stava fissando curiosa, a me .

-Un po' di mal di testa. Ma non è niente .-
Mugolo, sorridendo in modo stanco.

-Andiamoci a sedere .-
Mi trascina su una panchina di legno e si siede al mio fianco.

-Vuoi qualcosa da mangiare ?-
Scuoto la testa , sussurrando un flebile 'no' , e subito mi arriva alle orecchie la voce di Levi, sempre provenire alle mie spalle.
Mi volto una seconda volta , non trovando lui.
Deluso, abbasso la testa .
Poggio i polpastrelli sulle tempie , a causa del mal di testa che martella più forte di prima, ed una serie di ricordi riguardanti lui mi invadono i pensieri.

Siamo io e lui in cucina, ansimanti.
È la nostra prima volta.
Poi ,subito si cambia scenario,io e lui che stiamo abbracciati.
Oppure , quando mi ha portato in quel posto , che non dimenticherò mai, dopo la litigata con Jean .

A riportarmi alla realtà è la voce della castana.
-Andiamo a casa , che è meglio.-
Annuisco e lei mi aiuta ad
alzarmi.

[...]

Arrivati fuori casa , Hanji mi dice di aspettare fuori al portone, mentre lei entra la macchina all'interno del garage .
Impegnato nel mettere la chiave nella serratura , sento di nuovo la sua voce, ma questa volta , nel voltarmi, non vedo la gente; vedo la macchina , la sua macchina , quella del signore che ho incontrato al bar, con lui all'interno .
Devo subito scoprire chi è .
Sembra essersi diretto nella strada affianco alla nostra casa.
Lascio le chiavi nella serratura , mentre Hanji mi si affianca con le buste in mano.

-Vado a controllare una cosa.- le dico e lei annuisce.

-Io entro.-
-Mh...-
Metto le mani nella tasca e mi dirigo nella strada a fianco, vedendo la macchina di quel signore accostata a fianco al marciapiede.

#spazioautrice
Scusate per il ritardo del capitolo ewe...Cercherò di aggiornare più spesso.

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