Capitolo 5

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Mi guardo intorno tutto ciò che vedo è il bianco assoluto, non c'è proprio niente , è l'unico colore che domina l'ambiente .
Faccio qualche passo in avanti, spostando sempre lo sguardo e cercando qualcosa, ma non c'è proprio niente a parte quel
colore .
All'improvviso , in lontananza , vedo qualcosa formarsi ; una figura .
Riesco da subito a distinguere quei capelli corvini e le pozze grigie che mi hanno attratto dal primo momento che l'ho incontrato .

-Levi !-
Corro verso quella direzione ma , quando sono quasi vicino, si dissolve dal nulla.
Sospiro frustato e continuo a guardarmi intorno , fin quando non ne vedo un altro.

-Levi...-
Ripeto ancora una volta , passeggiando in quella direzione ed allungando le mani verso di lui come se fosse l'ultima speranza che mi mantiene in vita.
Questa volta non scompare , mi guarda e faccio per poggiargli una mano sul volto, ma lo trapassa .
Incomincio a lacrimare , mentre lui sorride .
Il sorriso che ho sempre desiderato di vedere.

-Torna da me , ti prego .-
Dico, balbettando a causa dei singhiozzi.

-Non c'è la faccio più . Mi manchi .- Mi lascio cadere sul suolo, in ginocchio, sentendo un peso sulla spalla.
Alzo lo sguardo, incontrando il suo viso a pochi centimetri di
distanza .
Mi poggia una sua mano sulla guancia e mi caccia via una lacrima .

-Ho bisogno di te.-
Sorride ancora come per rassicurarmi che ora sta bene .

-Anche tu mi manchi.-
Sento dire da parte sua , prima di riaprire gli occhi di scatto e guardandomi intorno, capisco di stare nella mia stanza.
Rivaille , il gattino , sta dormendo sul mio letto, al mio fianco.
Gli accarezzo il pelo nero ,
lucido.

Fuori dalla stanza sento un paio di voci , che riesco a riconoscere : Hanji ed il tizio he ho stalkerato fino ad adesso.
Perché sta qui ?

Mi alzo lentamente dal letto, strisciando verso la porta che apro con molta fatica , e cerco di tenere calmi i battiti del cuore .
Percorro il piccolo corridoio , illuminato solo da piccole lucette , ed arrivo nella cucina .
Hanji è seduta , vicino alla tavola  con le mani fra i capelli , e non sembra essersi accorta della mia presenza .

E , di spalle , c'è quel tizio , che riconosco subito dalla statura e dal cappotto che porta sempre .
Quando entrambi mi guardano, la castana su alza e stringe la mano all'altro , che in mano ha una valigetta come la usano i
medici .
-Grazie dottor. Green.-
Lui annuisce e si guarda intorno, soffermando lo sguardo su un qualcosa in particolare , presente nella stanza.

Lo guardo stranito e punto lo sguardo sullo specchio che sta ispezionando da mezz'ora .

-Arrivederci .-

Sorpassa il tavolo della cucina , arrivando vicino alla porta e dando un barattolo di pillole ad Hanji , tenendo lo sguardo puntato su di me .

Ma ho notato una cosa : quando è uscito dalla cucina , ha fatto tutto per non passare davanti allo specchio.

Guardo Hanji:- allora ?-
Sospira e si siede sul divano,  poggiando le pillole sul tavolino a fianco.

-Gli ho spiegato ciò che avevi e lui mi ha consigliato di darti quelle .- indica le pillole ed accende la televisione .

Annuisco e mi metto vicino a lei, senza nemmeno contrastare la sua decisione.
Se servono per farmi stare meglio, allora le prenderò .

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