Capitolo 3

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LOUIS'POV

Accesi la mia auto cercando di scaldarmi, pioveva e faceva fottutamente freddo, potevo solo immaginare come si sentisse Harry. Non che mi importasse del frocetto comunque. Ciò che mi aveva colpito era che l'infermiera aveva detto che doveva visitarlo a causa di ciò che gli faceva sua madre. Perchè dovrebbe andare lì a meno che suo madre non lo picchi?

"Cosa fa tua madre per fare in modo che tu debba andare in infermeria? Penso di aver un'idea ma vorrei solo esserne sicuro." Chiesi. Abbassò la testa come se volesse scomparire. Restò in silenzio così li feci una domanda diversa.

"Lei ti picchia vero?" stette in silenzio ancora una volta.

"Fanculo" esclamai "ora ti porto a casa mia. Mia madre è un infermiera lei potrà prendersi cura di te. Non pensare che ciò cambierà le cose tra di noi però." dissi. Lui annuì velocemente così ripresi la strada verso casa mia.

Sicuramente non lo avrei mai lasciato malato con una madre che lo picchia. Questo è ingiusto, non importa quanto io lo odi.

"Cosa intendeva la signora Krisher quando ha detto che era bello vedere che avevi lo stomaco pieno?" dissi. Lui era visibilmente teso e non disse niente nuovamente.

"Vaffanculo Harry! Sto cercando di essere gentile con te, il minimo che potresti fare sarebbe rispondere alle mie domande!" gli urlai facendolo sussultare.

"Perchè? cosi lo potrai raccontare all'intera scuola domani e mettermi ancora di più in imbarazzo?" urlò lui di rimando. Fui sorpreso dalla sua reazione ma pensai che quando si ha una vita come la sua bisogna essere prudenti e non raccontare i propri segreti a chiunque. Inoltre per quanto ne sapevo lui non aveva nessun amico.

"C'è qualche tuo amico da cui ti posso portare quando ce ne andiamo da casa mia?" chiesi e lui scosse la testa.

"Puoi smetterla di battere i denti? E' fottutamente irritante." provai a dire con calma fallendo miseramente.

"S-scusa p-puoi solo portarmi a casa?" cambiai strada e mi feci indirizzare verso casa sua. Quando arrivammo fui piuttosto sorpreso la sua casa sembrava un palazzo. C'era perfino un enorme garage probabilmente pieno di auto costose.Okay, ero un po' geloso.

"Cazzo no, perfavore no." lo sentii dire sottovoce. Che diavolo di problemi aveva? Poi lo vidi il suo problema.  Mi guardò in panico, sapevo cosa mi voleva chiedere ma era troppo spaventato per poterlo fare. Annuì solamente prima di fare retromarcia e avviarmi verso casa mia.

*******************

"Mamma sono a casa!" urlai entrando "e ho portato un amico con me."A questo punto mia madre sporse la testa dalla cucina e tutte le mie sorelle corsero verso di noi. Mi misi davanti ad Harry  cercando di proteggerlo da quelle piccole pesti.

"Lui non è un giocattolo quindi andatevene." dissi e le bambine mi diedero retta. Protestarono un po' poi tornarono al piano superiore. Harry sembrava sotto schock. "si ci sono altre quattro me versione femminile" gli spiegai. Lui annuì e ci dirigemmo verso la cucina.

"hey Boobear, ciao!" disse mia madre. La maledissi mentalmente per aver usato quel soprannome imbarazzante davanti ad Harry.

"Mamma! Non vedi che sono in compagnia!" lei rise prima di notare il nostro aspetto "Louis! Tu e questo ragazzo siete fradici! Prendi dei vestiti puliti e caldi per entrambi prima di ammalarvi!" così salii al piano di sopra seguito da Harry che ad un certo punto mi fermò.

"L-Louis" disse per poi vederlo diventare verde in volto mentre stringeva le sue braccia intorno alla vita. Così immediatamente lo aiutai a salire le scale e lo condussi in bagno facendolo sedere.

"torno tra un secondo" gli dissi dirigendomi in camera a cambiarmi. Una volta pronto presi un paio di pantaloni e una felpa che a me stavano decisamente troppo larghi per Harry.

Tornai in bagno e vidi Harry lavarsi la faccia nel lavandino, gli diedi i vestiti e gli dissi di sbrigarsi per poi chiudere la porta e tornare nella mia stanza. Quando sentii aprire la porta gli feci un cenno per indicare dove fossi e lui mi raggiunse imbarazzato.

"beh questa situazione è molto imbarazzante.." iniziai a dire nello stesso momento in Harry stava per pronunciare qualcosa. Lui arrossì e guardò a terra immediatamente.

"Che hai detto?" chiesi non capendo ciò che mi aveva detto mentre anche io parlavo.

"Ehm ti volevo ringraziare per non avermi portato a casa. Lei si sarebbe arrabbiata molto.." disse continuando a guardare a terra.

"Vuoi mangiare qualcosa? Perchè so che non mangi molto e poi sei anche malato.." provai ad ignorare il suo sguardo scioccato che si fece poi sempre più oscuro e arrabbiato.

"Perchè nonostante tutto quello che mi hai fatto ora sei così gentile con me? E' uno dei tuoi giochi crudeli e malati? Stai facendo in modo che io mi fidi di te per poi mandarmi in ospedale? Puoi smetterla di recitare ora e riportarmi a casa, anzi ci vado da solo." disse lasciando a stanza , lo sentii scendere le scale e sbattere la porta. Mi lasciò lì a bocca aperta con un solo pensiero in mente: che cosa era appena successo?


ANGOLO DISAGIO

Salve a tutti,  prima di tutto mi scuso se aggiorno solo dopo cento anni ma è difficile per me farlo quando ho scuola perciò approfitto delle vacanze.

Anyway questo è il nuovo capitolo in cui Louis ed Harry cambiano strada 3923024 volte per poi arrivare a casa di Louis... rido. ah come avete (forse) potuto notare l'autrice tende a riprendere il pezzo finale del capitolo scorso nel capitolo successivo.

Mi scuso per eventuali errori.

Alla prossima ^^


TUTORING MY BULLY (Larry Stylinson), Traduzione ItalianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora