sei

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Luke stette nella doccia per molto tempo, forse per scrollarsi via l'attacco di panico che aveva avuto poco prima, o forse per cantare la benedetta canzone per una buona mezz'ora; io nel frattempo rimasi sdraiata sul letto ad ascoltarlo cantare, aveva proprio una bella voce. Sentii l'acqua fermarsi e mi spaventati, accesi il computer e misi della musica in modo da non sembrare una stalker.

«Ehi, bella musica. Che canzone è?» mi chiese avvicinandosi pericolosamente al letto. Indossava solo l'asciugamano attorno ai fianchi, non sapeva cosa potevo fargli in quel momento.

«Emh... Should've Been Us di Tori Kelly. Non sapevo che ti piacesse questo tipo di musica.» dissi sorpresa e sollevata dal fatto che notò che lo stavo ascoltando.

«Mi piace tutta la musica, potrei anche mettermi ad ascoltare il country ora come ora.» rise leggermente.

Si voltò dandomi le spalle e fece cadere l'asciugamano, dio, per mettersi i boxer color panna; non potei fare altro che osservare tutti i suoi muscoli della schiena muoversi sotto la sua pelle (cosa stavate pensando eh).
«Ehy, mi passi i jeans?» mi domandò indicando un angolo del letto. Subito mi disincantai e collegai quello che mi aveva appena detto alle azioni giuste da fare; dio santo se ero imbarazzante e goffa.

«Cosa vuoi fare ora?» gli chiesi, giusto per concentrarmi su qualcos'altro che non era lui.

«Andiamo a fare un giro, magari al molo o giriamo un po' di negozi.» rispose infilandosi gli skinny jeans neri, poi la maglia bianca ed infine un berretto nero.

«Mh, direi che lo shopping mi farebbe più che bene, non farebbe tanto bene al mio portafoglio comunque...» risi. Sorrise anche lui, mostrano quelle adorabili fossette che avevo sempre visto solo in foto.

«Andiamo, allora.»

Uscimmo di casa e decidemmo di andare a piedi in centro, giusto per evitare il guaio di parcheggiare in un pomeriggio affollato. Mi piaceva stare con Luke, anche solo camminarci accanto sul marciapiede; ogni cosa diventava migliore con lui, anche il semplice silenzio.

«Ehy, in che negozi vorresti andare?» mi domandò sfiorandomi il braccio con la sua mano.

«Umh, direi Waitrose per della normale spesa; ho la dispensa vuota e mamma starà via per un bel po'.» risposi mettendomi a braccetto con lui.

«Uh adoro fare la spesa, è una cosa strana?» mi chiese facendo una piccola smorfia.

«Anch'io amo fare la spesa! Siamo fatti l'uno per l'altra!» scherzai. Ridemmo entrambi memtre entrammo nel negozio; Luke prese un carrello ed io mi avventurai tra gli scaffali pieni di delizie che non aspettavano altro che essere comprate dalla sottoscritta.

«Cosa mangi di solito a colazione, Luke?» gli domandai alzandomi sulle punte per guardare con maggiore attenzione gli scaffali superiori.

«Mh, caffè e basta, come mai me lo chiedi?»

«Emh, ho pensato che restassi a casa mia per un po', quindi...»

«Sì sì, pensavo infatti di chiedertelo. Non ti dispiace vero?» mi interruppe.

«Ma ti pare? Volevo appunto obbligarti a restare con me, non mi piace affatto dormire a casa da sola.»

«I tuoi genitori?» mi chiese.

«Beh hanno divorziato due anni fa ed io vivo con mia madre che però è in viaggio per lavoro, sai fa la ricercatrice, sta sempre via almeno una volta al mese per andare a Parigi a fare degli studi in un laboratorio specializzato in cure contro il cancro. Questo mese invece deve andare fino a Roma per due settimane.» spiegai attentamente, Luke sembrava parecchio interessato in quello che dicevo «Di solito mi organizzo con le mie colleghe per dormire con loro, ma visto che ci sei tu per ora.»

«Non ti lascerò da sola, Cassidy.»

/a.n.
ho cambiato il titolo in 'tumblr', non rimanete confuse o cosa aha:)

amnesja xx

tumblr // lrhWhere stories live. Discover now