due

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«Cassidy?» disse il ragazzo moro, con un'espressione sconvolta.

Ma che diavolo ci faceva Calum lì, a Brighton in tutta la sua bellezza? Cassidy arrossì velocemente e si portò una mano fra i capelli, sistemando il ciuffo ribelle che le ricadeva sulla fronte.

«Calum?» si avvicinò al ragazzo, non sapeva esattamente come comportarsi con lui. «Come mai sei qui?»

«Sono in vacanza con dei miei amici... tu abiti qui?» si morse il labbro. La ragazza si avvicinò il più possibile a Calum, voleva averlo per sè.

«Emh, s-sì» balbettò; Cassidy era eccitata, ma anche molto nervosa allo stesso tempo e se a lui non piaceva?

Ma cosa stava pensando? A lei non gliene era mai fregato nulla di quello che pensava la gente, perché gliene importava proprio ora? Ma con lui era diverso, forse perché era troppo per lei; non si sarebbe mai aspettata di conoscerlo realmente e voleva averlo solo come amico virtuale.

«Sei davvero sexy.» le sussurrò all'orecchio.

Brividi.

«Umh, Cal, ti va di prendere qualcosa da bere?» gli chiese Cassidy, pentendosene subito dopo: era lui il ragazzo e lui doveva invitarla ad uscire.

«Mh sì, andiamo da Starbucks.» esclamò prendendola a braccetto, ma cos'era tutta quella confidenza. Si sentiva strana al suo tocco, ma era sicura che non le piaceva.
Non le piaceva in generale il tocco degli estranei, soprattutto se erano ragazzi carini: la mettevano in soggezione.

«Emh, mi dà fastidio se mi tocchi. Non sei tu, è una specie di ossessione, scusa.» affermò Cassidy allontanando Calum.

Il corvino spostò il braccio dalla ragazza e, impacciato, congiunse le mani dietro alla schiena muscolosa. Cominciarono a camminare verso il molo, dove si trovava, oltre a Starbucks, anche un luna park con molte giostre.
Durante la passeggiata nessuno aprì la bocca: Cassidy osservava il mare e Calum fissava il suo cellulare, molto probabilmente stava su tumblr.
Arrivati nel locale ordinarono subito le loro bevande e cercarono un posto per sedersi: ne trovarono uno vicino alla vetrina del negozio.

«Umh, Cal?» chiese la bionda.

Calum spostò lo sguardo sulla ragazza continuando a bere il suo frappuccino al caramello.

«Dimmi.» sussurrò appena.

«Cosa ti ha portato ad iscriverti a Tumblr?» gli domandò guardandolo dritto negli occhi per cogliere tutte le emozioni che potevano sfuggirle.

Calum ritornò a guardare fuori dal vetro: osservò il mare, le persone che camminavano, le piante che si muovevano al vento e i cani che abbaiavano. Il suo sguardo si incupì.
Cassidy era dubbiosa: aveva fatto male a fare quella domanda? Come mai aveva avuto quella reazione? Cosa c'era di male nella sua domanda?

«Vedi...» trattenne il respiro per due secondi «quando avevo quindici anni, cioè due anni fa, il mondo non mi sorrideva affatto è tutto andava per il verso sbagliato. Trovai questo sito e mi iscrissi tanto per passare il tempo; la prima volta che ci entrai non capii molto come funzionava, ma poi cominciai a scrivere post, rebloggare cose ed usare Tumblr come diario segreto.» rise appena «Le persone lì erano molto gentili e spesso mi consolavano o semplicemente mi rispondevano.»

«E poi come mi hai trovata?» chiese Cassidy «Come hai iniziato a notarmi?»

Calum sorrise abbassando lo sguardo sul suo bicchiere di plastica e cominciò a giochicchiarci con le dita.

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