Ventesimo Capitolo

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POV CLARISSA

Avete presente quando vi sentite piccoli e vi sentite amati da tutti?
ecco cosi stavo io.
Avete presente quando vi guardate attorno e vedete che va tutto bene e che siete nel posto giusto?
ecco cosi stavo io.
Avete presente quando, avete un compito e non avete studiato e vostra madre  non vi fa andare a scuola, e voi vi sentite felici?
Ecco cosi stavo io.
Avete presente quando, sentite un calore nel corpo, le cosiddette farfalle nello stomaco, l'aria vi manca ma non fate nulla per paura che sia un sogno?
Ecco così stavo io.
Avete presente quando, vi sentite nel posto giusto al momento giusto?
Ecco così stavo io.
So che sono esempi cretini, ma non posso e non riesco a trovare esempi che possano dire come mi senta ora, come mi senta da ieri sera, come mi senta, quando lo gaurdo, come mi senta dentro, non ho parole tutto qui.
Mi svegliai piano, con ancora il suo profumo addosso, mi girai a guardarlo era bellissimo, qualcosa paragonabile alla perfezione, era lui,sorrisi, stava accoccolato sul cuscino, con un sorriso sulle labbra, con l'altra mano, stringeva la mia maglia, quasi come se volesse che non me ne andavo, ma io non me ne sarei andata, non ora.
Gli accarezzai i capelli dolcemente, scesi giu attenta a non svegliarlo, gli preparai la colazione, con tutto quello che c'era a casa sua, sali di nuovo sopra, dormiva ancora, gli posai la colazione sul letto, per poi nascondermi, per vedere cosa faceva se non mi vedeva vicino a lui.
Vidi che si svegliava piano, mi nascosi meglio, tocco il lato dove stavo io, si alzo con il busto, e guardo attorno..
"Cliss, amore? Tanto lo so che si sei.." disse scendendo dal letto
Mi scappo una risata leggera, misi la mano davanti alle labbra per non farmi sentire, intanto vidi che si era alzato e mi stava cercando
"Lo sai, sento il tuo profumo su dai vieni.."disse alzandosi completamente dal letto
Mi nascosi di più, dietro la tenda
"Mh..forse sei qui?" disse controllando sotto al letto
" Oh forse qui.."disse controllando  dietro la porta
Rimasi ferma dove ero, sperando che la tenda non si muovesse
"Mh..forse, dai dove sei..disse avvicinandosi  alla tenda
"Forse qui?"disse ridendo
Rimasi in silenzio, lo vidi ridere per poi abbracciarmi attraverso la tenda, mi lasciai scappare una risata questa volta più forte
"Giorno Amore!"
"Lo sapevo" disse ridendo per poi scostare la tenda, stringermi a lui e baciarmi.
Passammo metà mattinata a baciarci, e ridere, come due persone innamorate da tempo, ma forse cosi era, in tutti i nostri litigi, schiaffi,forse c'era un pizzico di amore, e noi non lo sapevamo, lo avevamo sempre tenuto nascosto forse per paura di rifiuti, o semplicemente per mancanza di coraggio. Ancora non potevo credere a quello che era successo, non me ne capacitavo, e ancora di più, non riesco a capire come potessi provare delle emozioni  così forti, mi sentivo a casa, protetta, e tutto questo grazie a lui, alla persona che fino a pochi giorni fa pensavo di odiare.

POV MATTEO
Guardai la porta che mi era stata gentilmente sbattuta in faccia. Cosa cazzo era successo? Come ci ero finito in questa storia? È vero Alessandra si è spinta un po oltre, ma non ho fatto nulla che non dovevo fare, l'ho semplicemente accompagnata a casa, perché era ubriaca non potevo lasciarla guidare. Non potevo perdere Elisa, assolutamente. Dovevo fare qualcosa immediatamente, torna a casa e scrissi un messaggio a Federico
"Non voglio rovinare nulla, ma ho bisogno di te."
Una volta scritto, chiamai Elisa
Nessuna risposta.
Nessuna risposta.
"Cosa di non farti vedere ne sentire, non ti è chiara? Eh cavernicolo?"
"Eli ascoltami, devi lasciarmi spiegare, non è andata come pensi non ti tradirei mai cazzo."
"Queste frasi fatte, vai via, già è tanto se non ti ho rotto la macchina a calci, immaginando che fosse il tuo sedere."
"Eli..Amore.."
Aveva staccato, lanciai il telefono sul letto,  in questo momento poteva anche rompersi non mi importava, l'unica cosa che mi importava era chiarire questa cazzo di situazione.
Sempre cosi, più ti va bene una cosa e più escono complicazioni in mezzo, stava andando tutto bene, ma mi riprenderò ciò che è mio.

POV ELISA
Come osava continuare a chiamarmi? Forse non gli era chiaro che non volevo vederlo mai più. Forse la mia reazione era un po esagerata, ma lui ha sbagliato e di grosso, e non ho intenzione di farmi mettere i piedi in testa non più, ho passato una vita a fare finta di nulla, ad acconsentire agli sbagli altrui solo per paura di perderli, ma questa volta poteva andare a quel paese davvero. Eppure stavo in camera non riuscivo ad uscire ne fare nulla, tutto mi ricordava lui in questa stanza, e anche il regalo li sulla scrivania, quello per Natale mi ricordava lui. Sospira, presi il telefono e scrissi a Clarissa
"Ehi dispersa, tutto bene?"
posai il telefono, per poi appoggiare la testa sul cuscino, in una serata tutto era finito, uno cerca la felicità per tutta la vita e poi basta un secondo per portarla via. Sentivo qualcosa che vibrava, mi girai e presi il telefono era un messaggio da Clarissa
"Tutto bene, scusa se non mi sono fatta sentire ne vedere mi dispiace molto, mi farò perdonare! Con quello che ho da dirti! Federico ha ricevuto un messaggio da Matteo dicendo che aveva bisogno di lui, che succede?"
Aveva bisogno di Federico ? Sapevo io di cosa aveva bisogno, un calcio in culo, e un paio di schiaffi, pure la vittima ora si mette a fare.
"Federico? Cosa e successo tra di voi? Voglio sapere tutto!"
Mi limitai a scrivere solo questo, non mi andava di parlare di quel cavernicolo.
"Eli che succede? Sono fuori aprimi."
Era sempre stata così più o meno la nostra amicizia, ci capivamo a vicenda, senza che io dissi qualcosa lei già aveva capito e già aveva la soluzione al problema, ammiravo il suo ottimismo il suo continuo cercare il lato positivo anche dove io non lo vedevo. Scesi giù ed apri la porta.
"Ciao, non c'era bisogno che venivi"
"Mh..pigiama, capelli raccolti, occhiaie, gelato sulla maglia, qui qualcuno ha pianto per un cavernicolo!"
La guardai, sorridendo per poi stringermi a lei e lasciarmi andare alle lacrime, ringraziando mentalmente quel giorno che la incontrai.

POV FEDERICO
"Sto arrivando, calmati ma che succede? Ti lascio bene e poi ti ritrovo così?"
Scesi dalla macchina, chiusi la chiamata senza aspettare la sua risposta ero arrivato fuori casa sua, bussai, e quello che mi ritrovai davanti non era Matteo, aveva i capelli sparati in ogni direzione, occhiaie, e aveva la maglia con scritto "Ho bisogno d'affetto" comprammo quella maglia, quando avevamo dodici anni, così per scherzo, e ci giurammo di usarla solo in momenti in cui litigavamo con qualcuno, o quando non era un buon periodo, così da capire subito il problema, era una cosa infantile, ma era una cosa nostra personale- non potevo credere che gli andava ancora, certo un po corta perché era cresciuto, lo guardai e capi subito, entrai in casa, sedendomi sul divano.
"Su forza, racconta tutto, e se mi nascondi qualcosa, ti graffio la macchina."
"Cosa avete contro la mia macchina oggi?" disse buttandosi sul divano, coprendosi il viso con le mani.
"Lascio stare la macchina, ma racconta."
"Fede non c'è nulla da dire. Elisa mi ha lasciato, l'altra sera sono andato con Alessio in quel nuovo locale, così per divertirmi, non passavo una serata con loro da tempo, non lo detto a Elisa, no perché non volessi o altro, non lo so neanche io, ma glielo avrei detto da vicino il giorno dopo, stavo li, e chi incontro?" disse guardandomi
"Cazzo ne so, chi incontri? Tua mamma? " chiesi guardandolo
"Mia mamma? Cretino, incontro Alessandra, te la ricordi? Quella che abitava vicino a me, quella che mi piaceva"
"Cazzo, Alessandra, si la ricordo eri pazzo di lei..vi siete baciati e Elisa ci ha visto?" chiesi allarmato
"Non è andata così, lei era li mi ha riconosciuto, era una festa di addio a nubilato, si deve sposare, abbiamo parlato un po, bevuto qualcosa, poi io sono uscito fuori perché volevo andarmene, avevo anche il telefono  scarico, solo che lei si è avvicvinata, aveva freddo gli ho dato la mia giacca  , poi era ubriaca, e mi sono offerta di accompagnarla a casa, ed Elisa ci ha visto e pensa che ci sia andato a letto insieme. " disse tutto d'un fiato.
"Cavolo, tu non ci sei andato a letto insieme vero?!"
"Mi fai incazzare  quando fai così, ti pare che andavo a letto insieme, stando con Elisa? Cazzo parliamo di Elisa, la amo tanto, è la prima ragazza che mi ha fatto capire cosa sia l'amore." disse arrabbiato
"Okay calmati, perché non ci parli? Anche se lei non vuole, la conosci, fa sempre così, ora sta arrabbiata, deve schiarirsi le idee, ma ti ama, cazzo se ti ama, e chiarirete tutto, ma tu devi spiegarle come stanno le cose veramente!" dissi abbracciandolo
"Vai via" disse imbronciato
"Metti la maglia 'voglio le coccole' e poi non vuoi un'abbraccio?" dissi ridendo
"E che hai sempre ragione, e cazzo ti odio, stronzo! " disse ricambiando l'abbraccio forte.
Era mio fratello, anche se non di sangue per me lo era!
"Tu che hai fatto in questi giorni?" chiese guardandomi
"Oh, sono fidanzato ufficialmente con Clarissa!" dissi sorridendo
"Lo sapevo, visto? Dovevi solo aprirti, ora muoviti che voglio dei nipotini!"
"Certo come no!" dissi ridendo
"Dai facciamoci una partita, fammi vincere, ho bisogno di coccole!"disse sorridendo
"Non vale per le partite" dissi ridendo, per poi concentrarmi sulla partita.

POV ELISA
"Bella merda eh? Tu sei il mio angolo di paradiso, se le sognava la notte ste frasi."
"Eli, capisco che sei arrabbiata, ma so che lo ami, e so per quanto stronzo, e cretino sia Matteo che ti ama anche lui, e che non ti ha tradito, è preso da te, seriamente, devi fargli spiegare le cose, deve dire la sua.."
"Hai ragione, ma ho paura, e se davvero è andato a letto con lui? Tu non conosci 'Alessandra la troia'"
"Conosco Matteo, e non farebbe una cosa del genere a te, dopo il tempo che ci ha messo per dichiararti il suo amore, e se poi davvero è andato a letto con lei, non esisterà più."
Sorriso guardandola, per poi abbracciarla forte, aveva ragione dovevo parlare con lui e chiarire questa storia, doveva dire la sua, lo amavo, e solo due giorni senza di lui mi sono sembrati una vita, ho aspettato troppo tempo per stare con lui, e non voglio mandare all'aria tutto, per una stupida che non si sa stare al suo posto.
"Hai ragione, ora faccio una doccia e vado da lui!" dissi sorridendo
"Brava, poi ti racconto cosa è successo a me" disse asciugandomi le lacrime
"Ma voglio sapere ora!" dissi
"No, ora vieni prima tu, chiarisci con Matteo e poi parliamo, tanto sto qui non mi muovo." disse stringendomi la mano
"Grazie, davvero! Senza di te ora lo avrei ucciso!" dissi ridendo
"Mh..allora era meglio che non venivo, ora vado, tu fatti bella va da lui, chiarisci e sforna nipotini" disse ridendo
"Ehi, vai via ora!"
L'abbracciai per l'ultima volta per poi, andare in bagno, e farmi una doccia, era quello di cuoi avevo bisogno, rimasi sotto il getto dell'acqua più del dovuto, una volta finita, mi vesti velocemente per poi scendere giù, e avviarmi fuori casa sua, svoltai l'angolo, e la vidi!
Miss Troia, strinsi i pugni, questa volta non mi lascio incantare, questa volta mi riprendo il mio uomo.

Quella linea sottile tra odio e amore.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora