Terzo Capitolo

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Purtroppo, non  fini la, io e Elisa andiamo a vedere il foglio della disposizione delle classe ed ecco,che ci accorgiamo della sorpresa che la bella Preside aveva fatto, vedo che non solo dovevo stare sullo stesso piano, di Federico, ma la loro classe era di fronte alla nostra, non potevo chiedere di meglio davvero! Guardai  Elisa visto che lei doveva combattere con Matteo e  si fece prendere per pazza e disse
" MA STIAMO SCHERZANDO? BENE NON USCIREMMO DALLA CLASSE MANCO PER PISCIARE, VEDI COME LO DICO" io riuscivolo solo a ridere,ma ero nervosa, mentre speravmo di  veder uscire fuori un " E' tutto uno scherzo, salutate la telecamera" , arriva Federico  che mi spinge totalmente e si rivolge al cretino del suo amico

" Ah Matteo, stiamo sopra, andiamo!" disse correndo per le scale
"Sisi, scusate perdenti" disse l'altro cretino correndo appresso a lui!
Io non riusci a trattenermi e  gli urlai contro "COGLIONI"
Aspettiamo per salire, e quando arriviamo in classe per fortuna, c'era l'ultimo banco alla finestra libero, lo prendiamo  subito.
La mattinata passò velocemente, e feci conoscenza dei nuovi professori, tutti molto simpatici tranne le prof di   "Matematica/fisica, e scienze/biologia/chimica", per il resto non ero molto indietro con il programma, feci anche conoscenza dell'altra parte della classe, e fino ad adesso erano tutte simpatiche, ma Elisa mi disse che era tutta apparenza, io mi girai e solo allora mi resi conto che mi trovavo in classe di tutte ragazze, non c'era neanche un ragazzo, e quindi capi subito a cosa si riferisse Elisa in quanto in una classe tutte femmine è  facile litigare, e creare pregiudizi!
Quando suonò la campanella della ricreazione subito usciamo fuori dalla classe  e mi accorsi di una cosa, che non è che li incontravamo per sbaglio, anzi ci perseguitavano proprio! ! Mentre ero alle macchinetta, a prendere qualcosa, si avvicina Federico , io feci finta di nulla, perchè  lui cosi mi aveva  detto, presi una busta di patatine, e lui dietro di me, con la sua odiosa voce dice:
"Ma stai sempre a mangiare? ma quand'è che ti metti un po a dieta? eh?!"
io, mi giro , lo guardo e  con tutto l'odio di questo mondo e gli dico
" Quando tu ti compri un cervello, magari, coglione."
Detto questo, mi avvio per tornare  in classe, ero arrabbiata e pensavo tra me " MA COME CAZZO SI PERMETTE? MA STIAMO SCHERZANDO? COGLIONE DI MERDA, CRETINO, CHE POTESSE FINIRE SOTTO UNA MACCHINA, LA MIA MACCHINA, ESSERE INSIGNIFICANTE!"

Ero arrabbiata.
Furiosa.

Per il resto della mattinata per fortuna non li abbiamo più visti tranne qualche volta che , si affacciavano in classe cose cosi,  e c'è da dire che neanche Elisa ebbe vita facile con Mattia che le rompeva le scatole, era due bambini ecco.
Finalmente suonò l'ultima campanella , e ci dirigiamo al muretto, a parlare con le altre della classe, dove Alessia  la prima ragazza che avevo conosciuto, mi presenta il suo ragazzo " Federico " al quel nome, avrei voluto bestemmiare, ma mi mantenni, anzi a volte lo usavo per dispetto contro di lui, e credetemi era esilarante quando lui si girava credendo che chiamavo lui.
Salutai tutte e decisi di accompagnare  Elisa  a casa la quale subito mi dice
" Mi aspettavo di peggio, ma amica di guerra tieniti pronta!" rise,  e io la guardai e dissi ridendo "Sono nata pronta, c'è li mangeremmo!"
Ci guardiamo e scoppiamo a ridere, succedeva sempre cosi, quando dicevamo qualcosa, o su di loro, ma anche su di noi, ci guardavamo e ridevamo come due sceme, era anche questa una delle cose che più amavo della nostra amicizia, ma proprio  in quel momento passò Matteo  sul suo motorino urlando come un gatto in calore
" AAAA CRETINEEEEEEE!", Elisa subito si mise quasi al centro della strada e rispose a tono a quel cretino
"A COGLIONEEEEEEEEEEE!"
Vi posso dire un segreto? Li amo, li amo  quei due, sono  una coppia fantastica, davvero, ma non potevo dirlo, altrimenti Elisa mi avremme massacrato!
La salutai, e tornai fuori scuola, ad aspettare l'autobus, e qui trovai ancora Federico  che parlava con i suoi amici,io decisi di sedermi  sulla panchina, facendo finta di nulla,ma notavo che  lui mi guardava, e  dopo un pò si avviccia, io già  pensavo ai futuri insulti da dirgli, ma non fu cosi..

" Ti  serve un passaggio?" disse con calma , Io rimasi colpita, non ero pronta a questo..
" Come?" le uniche parole che riusci a dire..
"Ti serve un passaggio?" ripete con calma, che mi soprese ancora di più, lui non manteneva la calma..
" Autobus ma se vuoi..." dissi guardandolo non sapevo che pensare, ero più che sorpresa, ma durò poco
" Giusto, no dai, non me ne tiene piu, fottiti cià!" disse con quel sorriso di merda.
Lo guardai, andare via e pensai , " MA QUESTO ERA VERAMENTE CRETINO???!!"
Aspettai l'autobus, ma per qualche strano motivo a me sconosciuto  non passò e non sapevo come fare, mamma era a lavoro, cosi mi armai di coraggio e decisi di farmela  a piedi, e mi arrivo un messaggio, da Federico

"Uh dimenticato, oggi sciopero...buona camminata :*"

Lo lessi, strinsi il telefono,  e come se non bastasse venne a piovere, non avevo l'ombrello, come mia solita sfortuna, ero arrabbiata nera con tutti, e  riposi neanche al suo messaggio, non mi andava neanche di insultarlo.Arrivai a casa,bagnata fracida, mi girai e lo vidi   sul balcone comodamente seduto,  che rideva vedendomi, alzai lo sguardo, davanti a sua mamma, gli feci il dito medio, entrai dentro, e urlai a mamma:

"IO COMMETTO UN'OMICIDIO, E TU NON FERMARMI OKAY?"

Quella linea sottile tra odio e amore.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora