Prologo

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La "ragazza nuova" sedette sul bus, con il volto triste.
Osservava il paesaggio dal finestrino e sembrava totalmente persa tra i suoi pensieri.
Pensieri piuttosto lugubri si potrebbe dire fra l'altro.

Aveva sempre avuto una vita un po' da sfigata: pochi amici, genitori protettivi e una vita da irrecuperabile secchiona. La musica era la sua ancora di salvezza. Sua madre e il suo adorato nonno la introdussero ad essa, sin da piccola, e fecero proprio un bel lavoro, crebbe con musica classica ed operistica e i più grandi successi della musica rock e jazz. E ad undici anni iniziò così a suonare la chitarra. Ci metteva molta passione, e suonare le faceva provare emozioni uniche, lei le note erano un'unica cosa.

Per il resto, era appunto una "nerd", la secchiona della classe. Aveva abbastanza amici a dire la verità, ma forse allora non li apprezzava a dovere.

Una vita normale, ma felice, con poche preoccupazioni.

Finché dovette separarsi sua madre per un intervento, una cosa di poco conto. Prima dell'intervento parlò addirittura con lei, non vedeva l'ora di tornare a casa, dalla sua bambina. Ma dopo alcuni giorni, senza preavviso, la madre entrò in coma, e non si svegliò per tre mesi, quando poi se ne andò.

Le crollò il mondo addosso. Aveva perso veramente tutto. Potrebbe paragonare il suo dolore ad una freccia nel cuore, che non si può togliere, un tormento continuo, giorno e notte, che fa sgorgare sangue in continuazione e succhia la voglia di vivere.

Ed ora era all'inizio della sua nuova scuola, nel nuovo paese, dove si era trasferita.
"Per cambiare ambiente" disse suo padre, anche se forse lei avrebbe voluto continuare a vivere nei luoghi dei suoi ricordi con la madre.
Aveva completamente abbandonato la chitarra, l'ultima volta che la suonò, fu per la madre, sperando la sentisse dal suo sonno profondo.
Le sembrava inutile suonarla, se non c'era più lei ad ascoltarla.
Il bus la portò di fronte alla sua nuova scuola, la sua freccia sembrava spingere più in profondità. Era il primo giorno nella sua nuova, e sua madre avrebbe dovuto essere accanto a lei, a piegarsi sulla ragazza e dirle: "In bocca al lupo", per poi darle un bacio su entrambe le guance e sorriderle.
Ma l'unica cosa che si posò sulle sue guance fu una calda ed amara lacrima.

Hey, grazie se stai ancora leggendo :)
Ho cancellato il vecchio prologo, non mi piaceva nell'altro modo, e l'ho modificato sensibilmente, ho tolto o aggiunto dettagli che mi permetteranno di spaziare di più.
Sono strana lo so :')
Mi farebbe molto piacere avere un vostro parere anche se vi fa schifo o vorreste inserire un lamacorno tra i personaggi u.u
Ci tengo molto a questa storia, visto che è la prima che pubblico qui :)
Hope you enjoyed♥


A Broken Girl And A Lonely Boy - My Chemical RomanceWhere stories live. Discover now