cinque.

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-La roba per dormire l'hai presa?- annuii per l'ennesima volta,buttandomi sul letto in uno sbuffo.

-Lo spazzolino?- ripeté la bionda frugando nel mio borsone, -C'è tutto,calmati Becca.- sospirai guardando il soffitto.

-Assorbenti?- finì spazientita;
-Seria?- alzai il busto di poco per guardarla.

-A che ora devi essere la?- si sedette affianco a me,facendomi sobbalzare lievemente.

-Gli ho detto alle cinque,- un altro sospiro uscì dalle mie labbra,seguito da un improvviso scatto in avanti da parte di Becca.

-Sono le 6:30 cristo,muoviti!- sobbalzò in piedi,tirandomi su da un braccio,
-Ma come merda abbiamo fatto a fare così tardi?- mi catapultai alla porta,subito dopo aver preso il grande borsone;
-Muoviti Becca,cazzo!- aspettai la bionda,per poi chiudere la porta;
ero già in ritardo il primo giorno.

+

-Sei pronta?- mi guardò negli occhi, -Sei agitata?- scossi con la testa,ricambiando lo sguardo.

-Sei eccitata?- si fece scappare una risata,posando nuovamente le mani sul volante e fermando la macchina davanti alla casa.

-Un po'.- sbiascicai in un sorriso,
-Stai attenta,Maggie.- scosse la testa sospirando,prima di partire e lasciarmi lì,davanti a quella grande casa,sola.

Il campanello era alla destra della moderna porta di legno,la scritta era evidente.
Suonai più volte con fatica,aspettando che qualcuno venisse ad aprirmi.

Finalmente la porta si aprì,lasciandomi scoperta la figura di un gigante,si.

-Hey!- mi accolse l'uomo davanti a me,con un enorme sorriso stampato in faccia; improvvisamente le mie scarpe divennero molto interessanti,seguiti da un rossore nelle mie guance,simile a quello dei capelli di Michael.

Era nudo?

-Scusa per la pessima presentazione,ma mi stavo facendo la doccia.- ammise poco dopo,vedendomi leggermente in imbarazzo; -Prego,entra.- si schiarì la voce,chiudendo la porta alle mie spalle.

-Piacere,Maggie.- trovai il coraggio di sbiascicare quelle parole e finalmente guardarlo in faccia,porgendogli la mano.

-Si,so già il tuo nome,Maggie.- mi guardò dritto negli occhi,giocando quasi con il suo piercing alla sinistra del suo labbro inferiore,
-Togliti pure la giacca.- sospirò,sfregando il bianco asciugamano nei suoi capelli,nell'intenzione di asciugarli un minimo.

-Oh,già.- ridacchiai per l'imbarazzo,scrutando la spaziosa casa e posando la giacca sull'appendiabiti, -Ti prendo il borsone.- aggiunse,sporgendosi di poco e tenendosi stretto l'asciugamano bianco che gli avvolgeva la vita.

-Grazie mille,ma pesa.- mi girai verso di lui,alle prese tra il pezzo di cotone e la borsa.

Mi scappò quasi una risata per la scena,ma mi trattenni; -Meglio se prima vai a vestirti,- consigliai passandogli di fianco e dirigendomi verso il bambino,intravisto poco prima.

Vidi il biondo sparire al piano di sopra,mentre mi guardavo attorno; -Bello vero?- sorrisi ampiamente,avvicinandomi al bimbo.

-Si,ma tu chi sei? Un'amica di papà?- finalmente tolse lo sguardo dal televisore,guardandomi con aria confusa, -Sono Maggie,la baby-sitter.- lo corressi abbassandomi all'altezza del seggiolone.

Era così biondo,un piccolo bimbo di quattro anni,troppo boccoloso e troppo,Luke; identico.

-La baby-sitter!- esultò divertito, -Si,tu ti chiami?- sorrisi dolcemente piegando la testa di lato,guardando il suo splendido sorriso.

-Marc,sono Marc.- batté le mani con fare quasi imbarazzato,quelle sue guanciotte stavano prendendo un colore quasi simile al rosso fuoco.

-Piacere Marc,- gli accarezzai il faccino,giocano poi con una sua mano,troppo piccola, -Sei bella.- ammise infine.

-Vacci piano piccola belva,Maggie è troppo grande per te.- ci raggiunse Luke,finalmente vestito e con un ghigno stampato in faccia.

Mi alzai col busto,dando un'occhiata al biondo,che si avvicinava sempre più a me; passò oltre il mio corpo,posando una mano sul mio fianco per così passare ed aprire il forno con attenzione.

-La pizza sembrerebbe pronta,no?- mi scrutò con lo sguardo,esaminandomi da capo a piedi; diedi una sbirciatina prima di annuire e avvicinarmi al piccolo tavolo che sporgeva dalla cucina.

-Eccola qua!- esultò il ragazzo portando la pizza a tavola, -L'ha fatta Marc?- alzai un sopracciglio guardando il bimbo,che addentava un pezzo di pizza già preparato prima,pensavo.

-Già,con lo sguardo.- aggiunse il biondo,scuotendo leggermente la testa; -Anche la baby-sitter l'avrebbe fatta,ma non si faceva viva.- scrollò le spalle alzando lo sguardo verso di me e sorridendomi ampiamente.

-Già,scusa per il ritardo m- mi interruppe una melodia proveniente dalla parte del biondo; -Oh,scusa.- si alzò da tavola quasi di scatto,cercando il telefono nelle tasche posteriori dei suoi jeans neri attillati,per poi rispondere e sparire nel buio del corridoio.

Dopo un po' si rifece vivo, -Devo andare,scusa.- scrollò le spalle piuttosto furioso,dirigendosi poi verso la porta di casa,chiudendola subito dopo.

-Okay.- balbettai in un sussurro,girandomi poi verso il bambino; -Va via spesso?- alzai un sopracciglio,masticando il pezzo di pizza ormai freddo.

-Si,ma solo quando c'è mamma.- ammise giocando con il cordino del suo ciuccio,lasciando poi uno sbuffo.

Cominciamo bene.

+

[autrice]
enjoy!
continuo a 6 stelline. :c

three > luke hemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora