Capitolo 14

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"Perché ti importa tanto come sta? Che poi non l'ho mica ucciso eh"
"Perché è colpa mia se gli hai tirato un pugno"
"Quindi se l'avessi picchiato perché beveva un succo non ti preoccuperesti per lui?"

Rido per il suo esempio stupido e lo coinvolgo.

"Sarei andata a vedere come stava anche in quel caso"
"Bha, non capisco perché, è così antipatico e poi con quell'aria da fighetto non va da nessuna parte"
"Geloso?" Dico guardandolo con un sorrisetto.

"Nah, al massimo lo è lui"
"E sentiamo, perché?"
"Guardami" dice indicando tutto il suo corpo, dalla testa ai piedi "per questo"
"Allora mi sa che non ha molto da invidiare"
"Così mi offendi" e mette un finto broncio che mi fa divertire troppo.

"La faccia che hai è epica" dico mentre inizio a ridere.

"Con te non ci parlo"
"Come vuoi, allora rimani qui fuori mentre io vado da Phil "
"No, assolutamente no. Vengo con te"
"E non sei geloso eh"

Sorrido  nel vederlo così, anche se non capisco bene come mai ha questo comportamento, ma cerco di farmi meno domande e problemi per non rovinarmi la serata.

"Sam sai dov'è Phil?" Chiedo alla mia amica incontrandola alla porta della palestra.

"Si, era in bagno a mettere l'acqua fredda sul livido che qualcuno gli ha procurato" risponde guardando male Lucas mentre pronuncia la parola 'qualcuno'.

"Va bene, grazie" dico per non far iniziare una lite fra i due e dirigendomi verso i bagni.

Appena entro vedo Phil con una macchia viola sulla guancia fino al labbro.

"Oh mamma, come stai?" Dico preoccupata avvicinandomi.

"Cristy tranquilla, sto meglio, piano piano passa"
"Ti ha lasciato un bel livido eh"
"Già, quel cretino"
"Scusa?" Chiede Lucas entrando nel bagno.

"Niente" dice Phil per non crearsi altri problemi.

"Ti ho sentito, mi hai dato del cretino e ti conviene tapparti la bocca se non vuoi la faccia viola"

Mi inizia a far paura, quindi mi metto in mezzo e allontano Lucas con la mano.

"Direi che non è il momento di litigare, voglio solo sapere come stai e poi torniamo a casa" dico con un tono sicuro per cercare di farli smettere.

"Va bene, allora aspettami in macchina, mi asciugo e ti raggiungo" mi spiega Phil.

"Ehm, Phil io-"
"Lei viene a casa con me" dice Lucas interrompendomi.

"Ah, ok, allora ci vediamo agli allenamenti, ciao"

Noto la tristezza nella sua risposta e nei suoi occhi il che mi fa sentire davvero in colpa, ma so di voler andare a casa con Lucas.

"Mi dispiace" dico prima che varchi la porta.

"Non importa" sono le ultime parole che pronuncia mentre va via.

"Quante scene" commenta Lucas.

"Sta zitto, mi dispiace davvero, non sono stata molto carina"
"Cristy con lui non dovrebbe esserlo nessuno, ora tranquillizzati ed andiamo a casa"
"Perché sei così cattivo con lui?"
"Perché si"
"Niente di meglio come risposta?"
"No e smettila con le domande" dice arrabbiato uscendo dal bagno.

Ho smesso di capirlo da un po', ma cosa ho fatto adesso?

"Lucas vieni qui, dimmi che cosa ho fatto di sbagliato" urlo seguendolo fuori di scuola.

"Non ti fai i cavoli tuoi"
"Insomma, hai picchiato il mio accompagnatore, penso di avere il diritto di sapere perché lo odi tanto"
"No e per quanto vorrai rinfacciarmi questa storia? Se ci tieni tanto vai da lui e non rompere"
"Bene, come vuoi"

Che nervi, mi deve rovinare sempre tutto.

"Cristy " mi sento chiamare da dietro mentre mi dirigo verso l'entrata di scuola.

Appena mi giro trovo Lucas con il fiatone, probabilmente perché mi ha appena rincorso.

"Scusa, non volevo dirti quelle cose. Vieni comunque da me?"
"Solo se mi spieghi che succede con Phil "
"Va bene, se proprio ci tieni"
"Grazie"

Il tragitto è stato silenzioso, ma rilassante, finalmente i miei dubbi avranno delle risposte.

Arriviamo a casa sua e noto che non ci sono ancora i suoi, sarà abituato a vivere da solo?

Entriamo e mi accomodo sul divano mentre lo aspetto.

Mi sto preparando mentalmente  tantissime domande da porgli, ma devo scegliere quelle più importanti, almeno non si innervosisce per i troppi quesiti.

"Vuoi qualcosa da bere?" Chiede mentre entra nel salotto.

"Nono tranquillo, sto bene così" rispondo sorridendogli.

Stiamo un tempo infinito in silenzio a fissare tutta la casa escluso i nostri occhi per evitare un momento più imbarazzante di quello che è già.

"Allora.." Dico per farlo iniziare dato che non si decide a spiegarmi.

"Sono un po' stanco, non si può fare domani?"
"Lucas è inutile rimandare la cosa, dimmi perché lo odi o torno a casa mia"
"Se te lo dico poi rimani?
"Si certo"
"Me lo prometti?"
"Te lo prometto, ma così mi spaventi"
"Conoscevo già Phil e abbiamo avuto un litigio per una ragazza"
"Da quanto lo conosci?"
"Poco"
"Veniva a scuola tua a Londra?"
"No"
"E come è andato a finire il litigio?"
"Ha vinto lui, me l'ha portata via"
"Ci tenevi tanto a lei?"
"Sì "
"Siete rimasti amici?"
"Penso sia finito il momento delle domande" dice triste e leggermente alterato.

Questa sua confessione mi ha creato ancora più dubbi, ma sono d'accordo con lui, mi ha già detto abbastanza.

"Cosa vuoi fare ora?" Chiedo per cercare di distrarlo dalla tristezza che ha addosso.

"Meglio andare a dormire"
"Oh, va bene"
"Vuoi, ecco vuoi dormire con me?" Chiede in imbarazzo.

In imbarazzo, Lucas?!
Che sta succedendo?

"Ehm, va bene"

Dopo esserci preparati ci infiliamo nel letto e sento il suo braccio prendermi ed avvicinarmi a lui.

Non dovremmo stare così vicini, ma penso di poter fare un'eccezione.

"Ti prego non andartene" sono le parole che ho sentito prima di dormire, non ne sono sicura al 100%, magari stavo solo sognando.

Altrimenti, perché ha così paura che io me ne vada?

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Eccomi di nuovo con un capitolo.

Qualche dubbio è stato spiegato, ma ancora mancano tanti altri colpi di scena.

Vi ringrazio per le 2230 visualizzazioni, crescono sempre e mi rendono fiera di quello che faccio.

Votate e commentate per farmi sapere cosa ne pensatee.

Un bacio 💕

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