"Syd?" una voce familiare che conosco troppo bene mi ha chiamato da dietro, solo lui mi chiama così, con questo nomignolo deficiente, mi giro e mi ritrovo letteralmente il mio libro spiaccicato sul viso.

"ah ah molto divertente" mi riapproprio del libro prendendolo dalle sue mani.

"Che cos'hai in testa tutte le mattine?" domanda divertita lasciando il mio libro dalle mani,

"Grazie.comunque niente!" gli rispondo chiudendo l'armadietto mettendo il libro in borsa,

"lo so che menti " si avvicina al mio viso per darmi un bacio sulla guancia, mi sorprende molto il suo gesto, di solito sono io la prima a salutarlo così, rimango interdetta, si gira e se ne va incamminandosi per i corridoi, lo guardo stranita, si ferma di colpo come se avesse dimenticato qualcosa,infatti si gira

"Dimenticavo, ti vengo a prendere io dopo, ciao!"

"Okay!" e sparisce sotto il mio sguardo confusionario, un conto mi accompagna, non è la prima volta che lo fa, ma a riprendermi non ha mai potuto, ha i suoi impegni con l'università

"Terra chiama Sidney?" la voce di Margot mi riporta alla realtà.

"cosa!" Rispondo distratta ancora con le dita che sfiorano la mia guancia, dove un secondo fa si sono posate due labbra carnose.

"Niente è solo che stavi incantata" e ci credo è da stamattina che si comporta in modo strano! E il mio cuore non può reggere tutto ciò.

"Scusa e che non ci sto capendo niente"

"E che c'è, da capire. Uno schianto del genere ti ha riportato il tuo libro e tu t'incanti" chiude l'armadietto con uno scatto che mi fa sobbalzare dal mio posto.

"Allora, uno non chiamarlo quello schianto, è mio cognato, sì hai sentito, non è disponibile, e secondo stagli alla larga" perché già c'è una ragazza che impazzisce per lui.

"Calma. Per chi mi hai presa?" facendo una faccia da finta offesa, guardandominegli occhi , all'improvviso scoppiamo a ridere.

"Infatti!" rispondo con le lacrime agli occhi.

Lei è quella espansiva, diretta, che non sa darsi limiti, quando si parla di ragazzi.

"Dai ho capito, però è un fico da paura, sei fortunata" lo so è carino, dolce, certe volte penso come sarebbe se stessimo insieme ma non posso, mi è capitato qualche volta di fare pensieri di questo tiponei suoi confronti, ma li blocco subito, perché è mio cognato, e ferirei a morte mia sorella e credo che lui non potrà mai ricambiarmi Sospiro.

"okay!Ora vado che tra cinque minuti ho matematica". Ci salutiamo con un abbraccio e vado diretta verso l'aula.

La giornata è volata e ora sto aspettando Hanry fuori ai gradini della scuola, mi siedo, prendo il cellulare per mandare un messaggio a Margot

Ciao, lo so che ora ci siamo salutate, ma ti volevo dire se oggi vuoi venire da me per una pizza e un film, fammi sapere.

La risposta non tarda ad arrivare

Certo. Ci vediamo dopo.

Nel momento in cui sto mettendo il cellulare in borsa, si ferma una Rang Rover nera con vetri scuri fuori al cancello, si abbassano i finestrini ed a suo interno fuori esce una testa riccioluta con un sorriso scemo.

"Hey, piccolina. Dai sali" l'ho sapevo che era il mio cognatino scemo, ma adoro quando usa quel soprannome per questo ho fatto finta di non sapere chi era, lo vado incontro, prima di entrare nell'auto gli stropiccio i capelli.

"Scemo ti dimentichi che ho quindici anni?" faccio il giro dell'auto e salgo, chiudo la portiera con molta cautela, se no lui incomincia a dire che la sbatto sempre.

" Ciao anche a te. , dimenticavo che ormai sei una prima donna, e non mi scompigliare mai più i capelli" si guarda nello specchietto retrovisore e rimane scioccato, scende dall'auto in fretta, si aggiusta i capelli con movimenti veloci e li riporta su con un movimento della mano che li tira indietro, fa sempre così, ormai è un suo marchio di fabbrica, siccome se li sta facendo, cresce , i capelli gli vanno davanti,così se li tira sempre all'indietro. Stanno crescendo a vista d'occhio, ora arrivano alle spalle, di solito i ragazzi con i capelli lunghi non mi piacciono, ma a lui stanno benissimo, sale in macchina accende il motore e partiamo.

"Ora sono perfetti!" dice soddisfatto guardandosi allo specchietto.

"E' una fissazione la tua!" alzo gli occhi al cielo scoppiando a ridere contagiando anche lui. Ha una risata dolcissima, spontanea. Che ti prende Sidney! Non è da te soffermarti per ogni piccolo dettaglio, dico nella mia mente, e come non potrei! Ha delle fossette stupende, gli spuntano quando sorride e degli occhi verde smeraldo che ti entrano dentro.

"Siamo arrivati!" già? Sono rimasta a fissarlo per tutto il tragitto, spero solo che non se ne sia accorto, scendo dalla macchina e vedo Hanry non fa lo stesso.

"Che fai Harry non scendi?" gli domando sorpresa.

"No. Oggi tua sorella è nervosa, ci vediamo più tardi" finisce la frase con una smorfia buffa, ci salutiamo e va via. Nervosa? Sì l'ho notato che è strana, ma non credevo a tal punto che Harry non ha voluto rimanere, dovrò indagare più a fondo su questa faccenda, devo entrare sto congelando, dico io ma il cappotto mai! Tra poco viene Margot mi devo affrettare; devo ancora pulire la mia camera.

Forever H.S. (REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora