XV

182 15 0
                                    

La discoteca è fantastica.
Ha una entrata con delle cascate e un grandissimo portone di vetro, un tappeto rosso percorreva fino alla fine del marciapiede il corridoio d'entrata, aveva una tettoia color oro, e due buttafuori alti 3 metri solcavano l'entrata.
La parte scioccante era all'interno, le casse erano situate a ogni due metri dai muri, e la musica rimbombava con una intensità da spaccare i timpani, le luci accecavano gli occhi e il dj ballava assieme agli altri alcolizzati, mi mancava la discoteca, noi ci sedemmo assieme a molti altri suoi amici sul divanetto, ma sinceramente, dopo due minuti mi ero rotta di rimanere lì a vedere gente fischiarmi o chiedermi il numero, così attraversai la folla e andai al balcone,
"Un sex on the beach
4 bicchierini alla vodka e un colorated canyon"
Urlai per farmi sentire
"Bella, così vuoi morire"
"Dammi tutto, voglio ubriacarmi"
Mandai ogni singolo bicchierino giù senza pensarci, e mandai giù quel dannato calore per la gola, in pochi secondi mi sentivo libera come non mai, la musica non era più così forte e appena arrivo accanto a me George gli chiesi di ballare, lo inquadrai meglio:
Una camicia e una giacca al petto mentre in basso dei pantaloni eleganti, siamo in una discoteca, mia ad un gala, però mi fece piacere, d'altronde lo aveva fatto per attirare la mia attenzione.
"Okay dolcezza aspetta che finisco di bere e arrivo.
dopo 5 min ero già in pista a ballare, le gambe andavano a tempo e i miei movimenti erano liberi e soavi come il lento che raramente suonavano.
Cambiammo posizione e io da lì, vidi Brian.
Lui! Proprio lui! Mi stava fissando da quando ero arrivata e ora me lo vedo li, con accanto dei ragazzi è quella merda.
Eravamo molto vicini al suo tavolo, lui mi squadrava, fissava il mio corpo, i miei fianchi, non mi aveva mai visto in tutta la mia bellezza.
"Belle lo sai che sei una figa della madonna?"
Rimasi scioccata dalle sue parole, ma da lì, un senso di vendetta mi percorse le vene.
Iniziai a strusciarmi e ondeggiare i fianchi contro George, cosa che non gli dispiace affatto, lui mi prese per la vita e mi attaccò a lui.
Ad un certo punto, come cosa finale, lo baciai.
Non c'era amore in quel bacio,solo stimolo selvaggio, almeno per me, mentre per lui poteva sembrare passione e desidero, ma per me non era vero...
Dopo vari morsi e baci,sicuramente non a stampo mi girai.
Il suo volto era paragonabile ad un lottatore di wrestling che ha appena perso.
Era incazzato nero, aveva i muscoli tesi e le nocche tiravano talmente tanto da diventare bianche, mi guardava con odio e disgusto allo stesso tempo.
Mi irrigidì, lui stava venendo da noi.

Ugly dollyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora