capitolo 3

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Finita quella discussione,mia madre andò in bagno e si chiuse dentro a chiave. Mio padre invece,con gli occhi iniettati di rabbia,rimase in sala impassibile. Io andai in camera da mia sorella e passando davanti al bagno sentii mia madre piangere. Mi misi contro la porta del bagno e iniziai a canticchiare una canzoncina che mi cantava spesso quando ero piccola. Lo feci per farle capire che non era sola,che io ero li. Dopo qualche minuto lei aprii la porta e mi strinse forte a se..quell abbraccio significava tutto in quel momento per mia madre. Mentre eravamo abbracciate sentimmo la porta di casa sbattere ,mio padre era uscito di casa finalmente. Mia madre tirò un sospiro di sollievo e mi diede un bacio in fronte,poi tornò in sala a pulire il muro che mio padre,mezzora prima, aveva rovinato. Quell'uomo crea solo danni. Mentre mia madre era in sala a pulire,io andai da mia sorella per vedere come stava e per assicurarmi che non avesse sentito nulla. Arrivata in camera mi accorsi che mia sorella si era addormentata fortunatamente,cosi,dopo aver controllato che fosse tutto apposto tornai in sala e aiutai mia madre.

Quando finimmo di pulire e di levare gli schizzi di vino sul muro,quegli stupidi schizzi che ,un ora prima,mi avevano aiutata a distrarmi, mia mamma si mise a guardare la televisione mentre io andai in bagno...

Arrivata in bagno,chiusi la porta a chiave e dissi a mia madre che volevo farmi un bagno e cosi fù;solo che entrai in vasca con una lametta,non potei immaginare che da quel momento quella lametta sarebbe diventata la mia migliore amica e allo stesso tempo la mia peggior nemica.

"sorrido nella mia depressione."Where stories live. Discover now