[missing moment tre garis: again]

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TATATATAAANN

+mi amate, lo so XD

buona lettura della ship Garis di mrsxcollins

[GAIA POV]

Ennesima festa ed ennesimo bicchierino di liquido bianco buttato giù, con la gola quasi in fiamme.

Ormai bere era diventato l'unico passatempo possibile, Alice era sempre insieme al suo boy e io non conoscevo nessun altra ragazza che volesse stare tranquilla senza doversi strusciare su un ragazzo.

Non che non l'avessi mai fatto prima ma io e l'alcool non eravamo in buoni rapporti, rischiavo di fare cose che mai avrei fatto da sobria e non volevo certo ritrovarmi mezza nuda di fronte a uno sconosciuto.

Poggiai pesantemente il bicchiere sul bancone e facendo vagare lo sguardo intravidi tra i vari ballerini improvvisati il nemico numero uno, disinvolto e scatenato che si stava dando da fare con la povera sventurata al suo fianco, o meglio, sdraiata sul suo corpo statuario.

La musica mi entrava da una parte e usciva dall'altra, non riuscivo a connettere, i miei occhi seguivano bramosi quei movimenti sinuosi e spudorati, le mani sui fianchi, sulle braccia, sulle spalle, intorno al collo, a sfiorare le guance e due corpi che sembravano attaccati con la colla tanto erano vicini.

Non sapevo cosa provavo, non certo gelosia, ma solo una punta di curiosità mista a qualche altro ingrediente sconosciuto.

Deglutii e mi schiarii la voce quando mi accorsi con immenso imbarazzo che gli occhi verdi di Christopher non erano più sulla bella malcapitata ma fissi su di me, accompagnati da un ghigno che gli solcava la bocca.

«Che avevi da fissare?»

«Non ti stavo fissando» cercai di controbattere senza farmi intimorire ma nonostante negassi ogni cosa, la falsità mi si leggeva in fronte «e torna a ballare con quella» feci un cenno con la mano ad indicare la poverella che se ne stava da sola con le braccia incrociate e mi prendeva a mazzate con lo sguardo.

«No» scosse la testa sorridendo  e allungando l'occhio sulla mia scollatura «vieni tu a ballare con me»

Non feci in tempo a metabolizzare che lui mi afferrò per un polso trascinandomi al centro e, senza troppe cerimonie, liquidò la ragazzina e incollò i nostri corpi, di nuovo, come sulla pista da pattinaggio.

Rabbrividii e inarcai un sopracciglio cercando di mostrare un'espressione spavalda «perché mi hai trascinato qui?»

«L'altra volta sei stata tu a trascinarmi, ora ho preso la rivincita» scrollò le spalle e fece vagare le sue mani sui miei fianchi, con un movimento che assomigliava troppo a una carezza.

«Ehi, stai fermo con quelle manacce»

«Gaietta, rilassati e muovi il tuo bel corpicino»

«Pervertito» dissi, appena guidò il mio bacino contro il suo.

Lui ridacchiò «era per farti sciogliere»

«Ti sciolgo io ora, ma nell'acido» replicai, mentre il mio petto toccava quasi il suo.

E dannazione, dovevo staccarmi da lui all'istante.

«Come sei stronza»

«Tu sei un coglione»

Mi fissò e inclinò la testa divertito «ti ho già detto che mi piaci quando dici parolacce?» mormorò sul mio collo, provocandomi dei brividi così forti che mi immobilizzai sul posto.

Un bacio tra inferno e paradiso || sequel di ❝un bacio tra amore e odio❜❜Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora