la mia ancora di salvezza

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Ad un certo punto il pianto di mio nipote, che dormiva nella stanza affianco. Aveva solo due anni. Si proprio quel pianto mi diede la forza di rigirarmi e spingere quel pervertito di 45 anni.. scappai verso mio nipote lo presi in braccio e l'ho stretto al mio petto.. lo cambiai velocemente. Mentre quell'essere schifoso, andò in bagno a lavarsi la faccia. Nel frattempo mi misi le infradito, presi mio nipote e siamo subito usciti da quella casa. Andai in una piazza dove trascorrevo sempre il tempo a giocare. Mi sedetti in una panchina e mio nipote era seduto su di me.. ero confusa, impaurita, ancora le gambe mi tramavano. Ripensai a due giorni prima quando mi disse guatdando la tv: "non riesco a capire perché le donne si possono mettere nude davanti alla tv e gli uomini no?" Oppure a quando nascondeva la chiave del bagno e con la scusa che non sapeva se fosse occupato lui entrava ed usciva subito. Inventava che era il bambino a perdere la chiave e invece non era cosi, perché mio nipote non arrivava alla serrature e poi scoprimmo una cassetta con tutte le chiavi. Mi invitava anche ad andare al mare sola con lui, ma per fortuna ho sempre rifiutato.
Poi venne mia madre e per fortuna, sapeva dove trovarmi, non sapevo cosa fare.. ma appena la vidi l'unica cosa che potevo fare per nascondere tutto era sorridere. Da quel giorno non misi più piede in quella casa nemmeno quando lui non c'era.

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