Il cane nero e il gufo grigio

MORMORA

Si era sentita tremendamente in colpa per aver dato una risposta così piena di orgoglio. Ma la giornata era stata talmente piacevole che se ne era dimenticata. Lily aveva voluto sapere tutto e lei aveva raccontato com'erano andate le cose, escludendo qualche bacio. Severus non le aveva parlato per tre settimane. Nel frattempo lei usciva con Sirius e sembravano due fidanzatini scherzosi e perfetti. Di lì a pochi giorni sarebbero iniziate le vacanze di Natale e Remus le volle parlare.
-OK, o lo lasci o io ti ripudio come cugina.
-No Rem, non smetterò di uscire con Sirius solo perché tu non vuoi e sei geloso.
-Geloso? Non hai capito, io conosco Sirius, so com'è fatto e so che non cambierà per una ragazza. Ti farà soffrire.
-No Remus sei tu che mi fai soffrire con le tue paranoie.
-Non sono paranoie, è la realtà.
-Senti Remus non puoi farmi da fratello solo perché lo hai ucciso undici anni fa.
Mentre pronunciava quelle parole si rese conto di quello che aveva fatto. Le lacrime cominciarono ad uscire e Remus sembrò aver ricevuto una coltellata. Quella frase aveva risvegliato il motivo dell'odio tra i fratelli Lupin, il motivo della separazione dei genitori di Mormora e del fatto che lei poteva vedere i thestral. Aveva ancora la cicatrice di un graffio lunga dalla spalla alla coscia sinistre, ricordo dell'incidente. Rimasero lì finché lei non gli saltò adosso abbracciandolo e sussurrandogli mille "mi dispiace", ma sopra anche Remus sussurava "mi dispiace" al suo cuginetto.