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-Non mi guardare così, è imbarazzante!- Esclamò Diana, mettendosi una mano davanti alla faccia.

Però, quando sbirciò dalle dita, vide ancora su di lei lo sguardo di Sergio.

-Ti vedo, eh.- Borbottò lei, piuttosto a disagio.

Aveva deciso di abbandonare il colore grigio dei capelli, per tornare al colore naturale.

Ora, i suoi capelli erano di un bel biondo dorato, così simili a delle spighe di grano.

-Non vedo cosa c'è d'imbarazzante, sei bellissima.- Affermò Sergio, come se nulla fosse.

Le tolse delicatamente le mani dal volto, e la fissò intensamente negli occhi.

Fu uno scontro di sguardi.

Gli occhi azzurro cielo di Diana si fronteggiarono con gli occhi scuri ed espressivi di Sergio, che mantennero a lungo il gioco di sguardi.

Fu la ragazza a distogliere per prima lo sguardo, con le guance in fiamme.

-Non solo sei sfrontato, ma hai pure infranto il regolamento non scritto delle cose che non si dicono ad una donna.- Sussurrò Diana, con la schiena dritta e lo sguardo sicuro di se'.

Il vicino alzò gli occhi al cielo, con aria divertita.

-Ancora con la storia del regolamento non detto?- Chiese lui, con un sorrisetto. Ancora si ricordava bene del loro primo incontro, avvenuto qualche mese prima.

Diana stava piangendo, e come al solito, lui aveva detto la cosa sbagliata. Eppure, grazie al suo sbaglio, erano diventati inseparabili.

-Oh si, oltre al regolamento non scritto delle cose proibite che non si chiedono alle donne, c'è pure questo.

Non si dice ad una donna che è bellissima, in un momento inopportuno.- Disse Diana, con tono quasi petulante.

In realtà, era solo un modo per nascondere la piacevole sensazione che aveva provato in quel momento. Le aveva fatto incredibilmente piacere, sentire Sergio dirle che era bella, ma non lo avrebbe mai ammesso.

-A te non va mai bene nulla.-Replicò Sergio, con una scrollata di spalle.

Diana restò in silenzio per qualche istante, non sapendo cosa ribattere.

Perchè Sergio aveva ragione, a lei non andava mai bene nulla.

-Sai perchè sono tornata del mio colore naturale?- Cominciò qualche istante dopo. -Ho cominciato a tingermi i capelli, per cercare di essere diversa.
Non volevo essere la brava e buona Diana che tutti conoscevano.
Volevo distinguermi dalle solite ragazze, volevo semplicemente essere notata...ma invece, quello non era il metodo giusto.
Ho iniziato a tenermi tutto dentro, parlandone solo con psicologa.
Adesso che ho trovato te, ho imparato a lasciarmi andare.
Grazie, Argentina.-
Le parole di Diana uscirono tutto ad un fiato, e lei non ebbe il tempo per ripensarci.
Quando terminò di parlare, si sentì decisamente meglio. Ora, era libera.

Sergio sorrise, e l'abbracció forte a se'.
Ormai erano giorni che avevano abbandonato l'usanza di ritrovarsi alla finestra, preferendo affrontarsi da una distanza più ravvicinata.

-Non mi devi ringraziare, Norvegia.
Sono qui per questo.- Sussurrò il ragazzo, accarezzandole i capelli.
-Grigia o bionda, sei sempre la ragazza più complicata che io conosca.- Borbottò lui, e Diana gli diede un pugno sulla schiena.

-Non sono io quella complicata.- Replicò lei, incrociando le braccia sotto il seno.

Sergio alzò le spalle, alzando un sopracciglio.

-Non ti rispondo solo perchè non voglio iniziare una delle solite discussioni.-

Annunciò il ragazzo, e Diana gli fece la linguaccia.

-E' ora che vai a dormire, non devi alzarti presto domani?- Diana lo canzonò, beccandosi un'occhiataccia.

Sergio odiava alzarsi presto la mattina, e non aveva affatto bisogno che Diana gli ricordasse che domani era una di quelle giornate impegnative e stressanti che amava poco.

-Buonanotte, Diana.- Borbottò Sergio, avviandosi verso la sua casa.

Già si immaginava la faccia sorpresa dipinta sul volto di Diana, nell'udire che lui l'aveva finalmente chiamata con il suo nome e non con uno stupido appellativo.

Lottando con l'impulso di girarsi, continuò a camminare dritto verso casa sua, quando le parole della ragazza bionda lo bloccarono.

-Sai perchè piangevo quel giorno? Perchè mi sentivo completamente sola.-

-Tu non sei più sola, Dì. Ci sono io.-

-Lo so, infatti ho parlato al passato.-

E in quel momento, Diana si convinse che, forse, Sergio faceva sul serio.


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